Fantastic four: il stile tra kirby e kubrick spiegato dai protagonisti

Il Marvel Cinematic Universe si arricchisce di una nuova produzione che introduce ufficialmente la più recente incarnazione della Famiglia Fantastica. Il film, diretto da Matt Shakman, rappresenta un punto di svolta nel panorama cinematografico Marvel grazie a un’ambientazione originale e a un cast di attori di grande talento. La pellicola si distingue per l’accurata ricostruzione degli anni ’60, periodo in cui sono stati creati i personaggi, e per l’approccio innovativo nella narrazione delle loro origini. Di seguito vengono analizzati gli aspetti principali del film, tra influenze stilistiche, personaggi e relazioni tra i protagonisti.
matt shakman e le sue ispirazioni per il film
“Dove Kirby incontra Kubrick”
Le prime reazioni alla pellicola hanno evidenziato come il design della scena rappresenti uno dei punti di forza del film. Shakman ha spiegato che l’estetica adottata si può riassumere con l’espressione “Dove Kirby incontra Kubrick”. Questa sintesi sottolinea il desiderio di fondere lo stile visivo di Jack Kirby, creatore originale dei personaggi insieme a Stan Lee, con le atmosfere futuristiche e retro-futuristiche tipiche del cinema di Stanley Kubrick, in particolare del film 2001: Odissea nello spazio.
Lo scopo era creare un universo visivamente coerente con le fumetti originali, ma anche fortemente influenzato dalle visioni futuriste degli anni ’60. La scelta estetica mira a rappresentare un mondo che sembri provenire direttamente da quel periodo storico, caratterizzato dall’ottimismo legato alla corsa allo spazio e dalla convinzione che tecnologia e cuore possano risolvere ogni problema.
Questa ispirazione ha portato alla decisione di ambientare il film negli anni ’60, epoca in cui i personaggi furono ideati durante il contesto della Space Race e dell’entusiasmo collettivo verso l’esplorazione spaziale.
pedro pascal e la rielaborazione del personaggio di reed richards
“Reed Richards: non fare così”
Pedro Pascal interpreta Reed Richards / Mr. Fantastic in questa nuova versione cinematografica. L’attore ha condiviso alcuni dettagli sulla sua interpretazione del personaggio, svelando come abbia voluto dare al patriarca della famiglia una sfumatura più umana e meno stereotipata.
Pascale ha raccontato che Reed avrebbe una “passione nascosta”: gli piacerebbe molto osservare Sue Storm mentre si prepara quotidianamente. Questa peculiarità è stata inserita come elemento distintivo nel suo modo di interpretare il personaggio: un interesse genuino e innocente, che rende Reed più autentico agli occhi dello spettatore.
Vanessa Kirby ha confermato questa dinamica aggiungendo che la scena venne girata accompagnata da musica piacevole mentre Sue si lavava i denti; Pascal scherzando commentò: “Reed non dovrebbe farlo…”. Un approccio che rende il personaggio più vicino alla realtà quotidiana rispetto alle versioni precedenti.
julia garner ed il ruolo del silver surfer
“Non vuole affezionarsi troppo”
Nella narrazione emerge il rapporto complesso tra Shalla-Bal / Silver Surfer (interpretata da Julia Garner) e Galactus (rappresentato da Ralph Ineson). Garner ha commentato come la sua interpretazione rifletta una certa distanza emotiva: la Surfer preferisce mantenere le distanze per proteggersi dal dolore possibile dell’attaccamento.
Ineson ha descritto la relazione tra i due come “disfunzionale”, sottolineando che lui non parla da milioni di anni prima degli eventi narrati nel film. La loro comunicazione appare difficile e problematica, quasi evitante. Garner ha sintetizzato questa dinamica con una sola parola: “Evitamento”.
L’incontro tra Silver Surfer e Johnny Storm (interpretato da Joseph Quinn) promette momenti interessanti: secondo Garner, Shalla-Bal sembra divertirsi con Johnny perché non è abituata a ricevere attenzioni così dirette. La sua riluttanza a lasciarsi coinvolgere deriva dalla paura di perdere controllo o essere troppo esposta considerando le circostanze apocalittiche.
herbie e il legame con star wars
Hello There – Matthew Wood
A completare la squadra dei protagonisti c’è Herbie, robot companion dei Fantastici Quattro. Questo automa è stato realizzato attraverso effetti pratici completi: un vero animatronic gestito da un puppeteer chiamato Jack Parker. La sua personalità viene resa credibile grazie anche al contributo vocale di Matthew Wood – noto per aver doppiato General Grievous in Star Wars – che ha fornito la voce quasi umana del robot.
Il risultato è un personaggio dotato di molta personalità:
- Sempre impegnato ed esasperato;
- Amorevole nei confronti della famiglia;
- Pieno di ‘carattere’, anche se spesso irritabile;
- Benedetto dalla tecnologia avanzata grazie alle competenze di Matthew Wood.
Sempre più vicina alle storie iconiche dell’universo Star Wars, Herbie rappresenta uno degli elementi pratici più riusciti del nuovo capitolo Marvel dedicato ai Fantastici Quattro.
L’uscita nelle sale italiane è prevista per il 24 luglio 2025 con una durata stimata in circa 115 minuti sotto la regia di Matt Shakman. Tra gli interpreti principali figurano Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards / Mr. Fantastic e Vanessa Kirby come Sue Storm / The Invisible Woman.
- PEDRO PASCALE — Reed Richards / Mr. Fantastic;
- VANESSA KIRBY — Sue Storm / The Invisible Woman;
- JOSEPH QUINN — Johnny Storm / Human Torch;
- Ebon Moss-Bachrach — Ben Grimm / The Thing;
- Julia Garner — Shalla-Bal / Silver Surfer;
- Ralph Ineson — Galactus;
- Matthew Wood — Voce Herbie;
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L’opera promette innovazioni stilistiche ed evoluzioni narrative significative rispetto alle versioni precedenti dei personaggi Marvel sul grande schermo.
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