Esclusiva: Willem Dafoe svela i segreti di Nosferatu, il capolavoro horror di Robert Eggers

Il remake di Nosferatu, diretto da Robert Eggers, è atteso nelle sale cinematografiche il 1 gennaio 2025. Questo nuovo adattamento di un titolo emblematico del 1922, realizzato da F.W. Murnau, rappresenta una pietra miliare del Cinema delle Origini e dell’Era del Muto. Il film originale, giunto a noi grazie a una copia fortunosamente recuperata, si impose come un capolavoro, nonostante la controversia legata al plagio con il romanzo Dracula di Bram Stoker. La vedova di Stoker ottenne la distruzione di gran parte delle copie di Nosferatu, alimentando la sua leggenda. La pellicola di Murnau aveva già ispirato un remake nel 1979 da parte di Werner Herzog, ma il nuovo Nosferatu di Eggers intende avvicinarsi di più al romanzo originale.

Il nuovo conto Orlock e l’innovazione narrativa

Il personaggio di Conte Orlock, interpretato da Bill Skarsgård, porrà l’accento su tratti distintivi del vampiro come descritti nelle pagine del romanzo, inclusi i lunghi e ferali baffi neri, spesso trascurati nelle interpretazioni precedenti. L’opera contempla anche l’introduzione del Dottor Albin Von Franz, un personaggio particolare che arricchisce il racconto, interpretato da Willem Dafoe. Questa figura offre una lettura originale e complessa, accanto al protagonista Van Helsing, e porterà con sé colpi di scena sorprendenti.

Il legame tra Willem Dafoe e Nosferatu

Dafoe ha espresso la propria soddisfazione nel lavorare con Eggers, notando che la concezione del nuovo Nosferatu è emersa più di dieci anni fa, durante incontri informali. Il regista e l’attore cercarono un’idea adatta e, in un secondo momento, Dafoe fu coinvolto nel progetto con il ruolo di Von Franz, riflettendo anche che quella sarebbe stata una parte che Eggers stesso avrebbe voluto interpretare.

Le passioni di Willem Dafoe per il genere horror

Nell’ambito del cinema horror, Dafoe ha rivelato che, sebbene non sia tutto il suo ambito di specializzazione, considera Frankenstein il suo film preferito. La sua ammirazione per il prodotto è legata a profondi collegamenti emotivi e narrativi, tra i quali spicca una scena iconica nel finale de La moglie di Frankenstein, dove il personaggio esprime un intenso senso di perdita e appartenenza alla morte.

I progetti futuri di Willem Dafoe

Il noto attore ha accennato al suo prossimo film, Late Fame, diretto da Kent Jones, tratto da un’opera di Arthur Schnitzler. Esprime inoltre il desiderio di continuare a collaborare con registi come Yorgos Lanthimos e Robert Eggers, evidenziando le sinergie positive che si sono create nei loro precedenti lavori.

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