Eddington al Festival di Cannes 2025: il fallimento di un esperimento secondo Ari Aster

analisi di “Eddington”: un film che riflette sulla realtà frammentata dell’America contemporanea
Il cinema di oggi si confronta sempre più con tematiche legate alla società e alle sue trasformazioni. Tra queste, il nuovo lavoro di Ari Aster, presentato in concorso al Festival di Cannes 2025, si distingue per la sua capacità di interpretare le tensioni sociali attraverso una narrazione intensa e provocatoria. L’opera, intitolata Eddington, nasce come reazione alle conseguenze della pandemia e all’erosione del senso condiviso di verità, esplorando le distorsioni della percezione causate da isolamento, polarizzazione politica e influenza degli algoritmi digitali.
contesto e ispirazioni del film
una riflessione sull’America post-pandemica
Ari Aster ha sottolineato come Eddington sia stato scritto in un momento di grande paura e ansia. La pellicola affronta il fenomeno dell’ipermoltiplicazione dell’individualismo, evidenziando come il consenso collettivo su cosa sia reale si sia progressivamente dissolto negli ultimi decenni. La crisi sanitaria ha ulteriormente aggravato questa situazione, portando a una frattura profonda tra i cittadini.
tematiche principali e obiettivi narrativi
Il film analizza la perdita del senso condiviso di verità attraverso la storia di Joe, interpretato da Joaquin Phoenix. Egli rappresenta l’uomo che cerca disperatamente riconoscimento e connessione in un mondo ormai disorientato. La narrazione mette in luce come l’isolamento digitale, spesso alimentato dai social media, abbia contribuito ad aumentare il senso di alienazione collettiva.
personaggi principali e cast internazionale
Joaquin Phoenix: il protagonista Joe, uomo solo alla ricerca di approvazione
Emma Stone: Louise, moglie fragile intrappolata in un matrimonio difficile
Pedro Pascal: interprete di un personaggio che incarna le paure della società moderna
Michael Ward: membro del cast che porta sullo schermo una sensibilità particolare nel trattare temi delicati
dettagli sulla produzione e influenze artistiche
Lavorando con il direttore della fotografia Darius Khondji, Ari Aster ha cercato un’estetica che rispecchiasse lo stato emotivo dei personaggi. Il regista ha citato l’influenza del cinema felliniano, in particolare il modo in cui Federico Fellini popolava ogni scena di presenze significative. Questa scelta visiva sottolinea il contrasto tra sogno idilliaco e realtà distorta rappresentata nel film.
simbologia e messaggi chiave del film
L’utilizzo della scena tratta dal film Young Mr. Lincoln, simbolo di ideali americani perduti, rimanda al divario tra sogno collettivo e realtà quotidiana. Secondo Aster, la narrazione mira a mostrare quanto siano diverse le interpretazioni dell’“America”. La speranza centrale emerge dalla possibilità di riaprire un dialogo tra individui isolati: «L’unica via d’uscita è ricominciare a parlare tra noi», afferma il regista.
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