Curiosità sulla realizzazione di Grindhouse – A prova di morte di Quentin Tarantino

Grindhouse – A prova di morte, diretto da Quentin Tarantino, è spesso considerato uno dei film meno favorevolmente accolti della sua carriera. In un’intervista del 2012, Tarantino ha affermato che “A prova di morte è il peggior film che abbia mai realizzato”. Anche la parte complementare, Planet Terror, co-diretta con Robert Rodriguez, ha ricevuto critiche miste, ottenendo solo il 64% di valutazioni positive su Rotten Tomatoes. Nonostante ciò, Tarantino ha espresso orgoglio per il progetto e quest’anno si celebra il diciottesimo anniversario dalla sua uscita nelle sale. Di seguito sono presentati alcuni retroscena significativi sulla produzione del film.
ispirazione per la creazione del film
L’idea per Grindhouse – A prova di morte è emersa durante una serata trascorsa in hotel con l’amico Sean Penn. Durante una conversazione informale, Tarantino manifestò l’intenzione di acquistare una Volvo, nota per la sua sicurezza. Penn suggerì invece che con un budget compreso tra 10.000 e 15.000 dollari sarebbe stata possibile ingaggiare stuntman capaci di “mettere a prova di morte” qualsiasi automobile. La frase catturò l’immaginazione di Tarantino, portandolo a scrivere una sceneggiatura basata su questo concetto. Il titolo originale previsto era Quentin Tarantino’s ThunderBolt, visibile brevemente nel montaggio finale.
casting dell’iconico Stunt Man Mike
Diverse celebrità del cinema hanno aspirato al ruolo dell’affascinante Stunt Man Mike, prima della scelta definitiva di Kurt Russell. Tra i nomi in lizza figuravano:
- Mickey Rourke
- Sylvester Stallone
- Ving Rhames
- John Travolta
- Willem Dafoe
- John Malkovich
- Bruce Willis
- Ron Perlman
- Kal Penn
- John Jarrat
aestetica visiva del film
I film grindhouse degli anni ’60 e ’70 erano noti per le loro pellicole sgranate e danneggiate, frutto di produzioni a basso budget e tempi ristretti. Per ricreare questa estetica autentica in A prova di morte strong>, i negativi della pellicola sono stati fisicamente graffiati e alterati per ottenere immagini sporche e imperfette. Inoltre, è stata rimossa una scena dal montaggio finale, pratica comune nei film grindhouse dell’epoca.
sottotesti cinematografici presenti nel film
Nell’opera di Tarantino non mancano riferimenti a opere cinematografiche e televisive amate nel passato. In questo caso specifico, il regista rende omaggio ai road-movie sulle corse automobilistiche. Ad esempio:
- L’auto Chevy Nova del 1970 possiede lo stesso numero di targa (JJZ109) della Mustang Fastback presente in Bullitt .
- Sulla Dodge Charger del 1969 si possono notare ruote identiche a quelle del “Generale Lee” nella serie tv Hazzard .
- Anche la Mustang del 1973 appare nell’originale Gone in 60 Seconds .
- E infine, la Dodge Challenger fa riferimento alla medesima vettura in Vanishing Point .
dettagli sulla carriera di Kurt Russell
Nella scena ambientata nel Warren’s Texas Chili Parlor ad Austin, vengono citati diversi lavori precedenti dell’attoreKurt Russell strong>. Quando Pam (Rose McGowan) strong > interroga Stunt Man Mike sui suoi ruoli passati, egli menziona una serie TV del 1967 intitolata The High Chaparral. em > Nella realtà, Russell ha recitato nell’episodio numero diciotto della terza stagione della serie stessa.
scomparsa di una scena controversa
Tuttavia è stata girata ma successivamente esclusa dal montaggio finale una scena controversa con Stunt Man Mike coinvolto in atti sessuali dopo aver provocato incidenti mortali alle sue vittime femminili. Questa decisione fu presa anche a causa delle dichiarazioni dello sceriffo Earl McGraw (Michael Parks) strong > riguardo alla psicopatia dell’assassino.
dettagli sul jukebox Ami
Presso il Texas Chili Parlor figura un jukebox utilizzato all’inizio anche in un altro lavoro scritto da Tarantino: Natural Born Killers. em > Questo jukebox porta il nome Ami ed è proprietà personale del regista; contiene canzoni scritte da lui stesso a mano.
sottolineatura musicale: Down In Mexico
Nella memorabile scena della lapdance offerta ad Arlene (Vanessa Ferlito) strong > risuona “Down In Mexico” deiThe Coasters. strong >
sorprese delle acrobazie eseguite da Zoe Bell
L’acrobata neozelandeseZoe Bell strong > interpreta se stessa nel film eseguendo tutte le proprie acrobazie nonostante inizialmente fosse previsto l’impiego di controfigure.
I poster promozionali spesso promettevano azioni che non si trovavano realmente nei film stessi; ad esempio,A prova di morte presenta una Chevy Camaro del 1967 che non compare mai effettivamente nella narrazione. p >