Costumi di marvel e dc che hanno esagerato

Il mondo dei fumetti è noto per le sue creazioni iconiche e i costumi distintivi che caratterizzano i personaggi più amati di Marvel e DC Comics. Anche le divise più celebri hanno conosciuto momenti di scarsa fortuna dal punto di vista estetico. Questo articolo analizza alcune tra le scelte di abbigliamento più discutibili mai proposte dai due colossi dell’editoria, evidenziando come alcuni look siano passati alla storia come veri e propri fallimenti di stile.
costumi più controversi di marvel e dc comics
l’era del costume marrone e nero di tim drake
Tra i personaggi più noti, Tim Drake ha ricoperto il ruolo di Robin e Batman in diverse continuity. La sua fase con un costume dominato da tonalità marrone e nero, arricchito da dettagli gialli, è rimasta impressa come una delle meno apprezzate dai fan. Il look debutta nel numero 10 di “Young Justice” (2019), ma non ottiene successo duraturo. La scelta cromatica si discosta significativamente dall’immagine tradizionale del giovane aiutante di Batman, suscitando reazioni negative.
Per riparare al pasticcio stilistico, Tim Drake tornerà presto a indossare un nuovo costume rosso e nero, in vista del rilancio della serie dedicata a Batman.
- Robin – Tim Drake
- Batman – Dick Grayson
- Damián Wayne
la mohawk punk rock di storm
Un esempio emblematico di look discutibile è quello adottato da Storm negli anni ’80. La dea del tuono sfoggiava una capigliatura con un mohawk bianco, ispirata allo stile punk rock, accompagnata da un completo nero con giacca in pelle e accessori metallici. Questa versione ha diviso i fan: alcuni la considerano troppo lontana dalla figura potente e regale che rappresenta nella saga degli X-Men.
Debuttato in “Uncanny X-Men” #173 (1983), il costume rifletteva un tentativo audace ma criticato di aggiornare l’immagine della supereroina durante un periodo di transizione narrativa.
- Storm / Ororo Munroe
- Cyclops / Scott Summers
- Wolverine / Logan
il peggiore costume degli anni ’90 per wonder woman
Uno dei capolavori dell’assurdità stilistica riguarda Wonder Woman durante gli anni ’90. In quel periodo, la principessa amazzone indossava un outfit in stile biker: pantaloni in pelle nera, top minimalista e stivali al ginocchio. Questa trasformazione visiva rappresentava una rottura netta con il suo classico abbigliamento rosso, oro e blu.
Sebbene motivata da ragioni narrative legate alla perdita temporanea del titolo da parte sua, la scelta estetica fu fortemente criticata dai fan che preferivano il look tradizionale della guerriera mitologica.
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* Diana Prince – Wonder Woman
* Artemis – Bana-Mighdall
* Steve Trevor
costumi divertenti ma poco pratici di marvel
invisibile donna: il famigerato costume “4-kini”>
Il design più ridicolo tra quelli proposti dall’universo Marvel appartiene a Sue Storm. Nel numero #371 della serie “Fantastic Four” (1992), appare vestita con un bikini che lascia poco all’immaginazione: uno striminzito top nero con un colletto alto ed extra-large “finestra a forma di ‘4’” sul petto.
Questo outfit ha suscitato molte critiche per la sua totale mancanza di praticità ed eleganza, diventando uno dei simboli delle scelte fashion più discutibili dell’intera storia dei fumetti femminili.
il costume scandaloso del cosmic boy degli anni ’70
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I membri della Legion of Super-Heroes hanno attraversato vari cambiamenti stilistici nel corso degli anni. Tra questi spicca quello del Cosmic Boy: passato dall’abito classico a tre colori ad una tenuta molto più rivelatrice sotto forma di uno slip da bagno minimale senza spiegazioni apparenti nel contesto originale.
il costume pillola del red hood diventato iconico per assurdità
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L’outfit più bizzarro tra quelli indossati da Jason Todd come Red Hood è senza dubbio il casco a forma di pillola rossa allungata. Completavano l’insieme una tuta aderente nera e bianca decorata con un grosso teschio rosso sul petto—un look che sembra uscito direttamente dai cartoni animati piuttosto che dalla realtà dei vigilanti mascherati.
l’armatura spinale di penance tra le peggiori invenzioni stilistiche
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Nel tentativo di riflettere la gravità delle azioni passate attraverso una divisa inquietante composta da armature rivestite da oltre seicento spuntoni appuntiti, Robbie Baldwin – meglio noto come Penance – si presenta con uno stile estremamente disturbante ed impraticabile. Un vero esempio di moda sconsiderata nel mondo dei supereroi.
la lingerie improbabile della white queen emma frost
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L’aspetto estetico della White Queen ha spesso oscillato tra eleganza seducente e scelte discutibili. Il primo abbigliamento indossato da Emma Frost in “Uncanny X-Men” #129 (1980) consisteva in una mise simile alla lingerie: top sottile abbinato a calze alte fino alle cosce ed elementi decorativi troppo audaci rispetto alla figura imponente della mutante telepatica.
il vestito sexy ma poco rispettoso dello stile classico di zatanna nel flashpoint
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Zatanna è nota per il suo aspetto magico ed elegante; Nel arco narrativo Flashpoint si presenta con un look molto diverso: pantaloni bassissimi abbinati ad un reggiseno nero ed una giacca corta in pelle—una scelta decisamente troppo provocante rispetto alla sua immagine tradizionale. p>
Sempre parlando dei costumi meno riusciti nelle storie a fumetti sono inclusi anche altri esempi emblematici come quello dell’Invisible Woman o del Cosmic Boy degli anni Settanta. Questi casi dimostrano quanto possa essere soggettivo il giudizio sulla moda nei comic book e quanto alcune scelte abbiano lasciato il segno come vere proprie icone dell’assurdo stilistico nell’universo superheroico mondiale. p>