Cosa è andato storto con il film più problematico de Il signore degli anelli

Il panorama cinematografico dedicato a “Il Signore degli Anelli” presenta diverse produzioni, alcune delle quali sono state oggetto di critiche e analisi approfondite. Tra queste, si distingue un film del 1977 che, pur essendo meno noto rispetto alle opere di Peter Jackson, rappresenta un capitolo importante nella storia delle trasposizioni dell’universo tolkeniano. Questo articolo esplorerà le caratteristiche di questa pellicola, i suoi punti deboli e il suo impatto sulla percezione della saga.
la prima trasposizione animata de “il signore degli anelli” del 1977
una produzione poco fedele al testo originale
Realizzato dalla coppia di registi Jules Bass e Arthur Rankin Jr., “The Hobbit” (1977) è una versione animata che si focalizza principalmente sulla narrazione de “Lo Hobbit”. Pur avendo il pregio di introdurre il pubblico ai personaggi principali, questa interpretazione si discosta notevolmente dal romanzo di J.R.R. Tolkien, modificando elementi fondamentali della trama e dei personaggi.
Tra le principali divergenze si evidenzia l’eliminazione dell’Arkenstone, elemento centrale per lo sviluppo della vicenda e la caratterizzazione del protagonista Bilbo Baggins. La scelta di rimuovere questo simbolo ha inciso negativamente sulla coerenza narrativa e sull’importanza attribuita al personaggio stesso.
errori e scelte discutibili nella rappresentazione
interpretazioni distorte dei personaggi
Nella versione del 1977, alcuni aspetti dei personaggi risultano fortemente alterati rispetto alla descrizione originale. Ad esempio, gli Elfi Silvani sono rappresentati con caratteristiche poco fedeli alla loro natura elfica: teste calve e pelle verdeggiante danno un’immagine molto diversa da quella proposta da Tolkien.
Anche Gollum appare in modo controverso: la sua forma ricorda quella di una rana più che quella dell’entità ambigua descritta nel libro. Queste scelte visive hanno suscitato reazioni contrastanti tra critica e pubblico.
L’impatto sulla narrazione e sui fan
una versione che ha limitato l’evoluzione della saga
Sebbene sia considerata uno dei più problematici adattamenti animati de “Il Signore degli Anelli”, questa produzione possiede anche alcuni aspetti positivi. Il tono giocoso e i testi della colonna sonora riescono a catturare l’atmosfera infantile del romanzo originale, rendendola comunque piacevole per un pubblico giovane.
Le scelte narrative come la perdita dell’Arkenstone hanno indebolito la caratterizzazione di Bilbo come eroe diplomatico e strategico. La sua figura viene così ridimensionata rispetto a quella delineata nel libro, influenzando indirettamente anche la percezione dei successivi film dedicati alla Terra di Mezzo.
personaggi principali presenti nella produzione del 1977
- Bilbo Baggins
- Gandalf il Grigio
- Trolls (Tre Troll)
- L’Elfo Thranduil (versione controversa)
- Smeagol/Gollum (rappresentazione discutibile)
- I Nani Dain ed elfi vari come Thranduil (con design poco fedele)
- Istituzioni Orcish create appositamente per questa versione musicale
A dispetto delle sue criticità, il film del 1977 rimane un esempio interessante di come le prime trasposizioni animate abbiano tentato di portare sullo schermo l’universo tolkeniano con mezzi limitati ma con grande passione. La sua analisi permette anche agli autori contemporanei di comprendere meglio quali scelte evitare o migliorare nelle future produzioni dedicate alla Terra di Mezzo.