Commedie stravaganti degli anni ’90: più strane che divertenti

Il panorama cinematografico degli anni ’90 si distingue per una serie di commedie che, pur spaziando tra il surreale e l’assurdo, hanno lasciato un segno indelebile nel genere. Questi film sono caratterizzati da sperimentazioni stilistiche, narrazioni frammentate e toni spesso imprevedibili, che li rendono a volte difficili da interpretare ma anche cult. La loro originalità ha contribuito alla creazione di opere che, sebbene considerate eccentriche o bizzarre, sono diventate vere e proprie icone del cinema alternativo dell’epoca.
Nel corso degli anni 2000 si sono susseguite altre pellicole con caratteristiche simili: film che osano oltre i canoni tradizionali della commedia, spesso con cast di grande rilievo. Non tutti questi titoli hanno avuto successo al botteghino o nella critica, ma molti sono stati rivalutati nel tempo e oggi godono di uno status di culto. La loro natura stravagante e le scelte stilistiche audaci testimoniano la volontà dei registi di testare nuovi linguaggi narrativi e visivi.
shakes the clown (1991)
regia di Bobcat Goldthwait
Il film non viene considerato un capolavoro del decennio, ma la sua proposta originale lo rende un’opera interessante nel panorama delle commedie strane. La trama segue Shakes, un clown coinvolto in ambientazioni corrotte e pericolose all’interno della comunità circense, dove si intrecciano droga, violenza e omicidi. Il contrasto tra l’umorismo frivolo legato ai clown e la forte componente dark del racconto crea una narrazione che sfocia quasi in un dramma.
Nonostante il tono comico, il film affronta temi seri come la degenerazione morale e la perdita dell’innocenza. La figura di Shakes è tormentata e complessa; gli spettatori possono empatizzare con lui anche mentre il racconto si addentra nel caos più totale.
Rotten Tomatoes Critic Score | 43% |
Rotten Tomatoes Audience Score | 49% |
drop dead fred (1991)
regia di Ate de Jong
La pellicola ruota attorno alla figura immaginaria dell’amico Fred, interpretato da Rik Mayall, che ritorna nella vita adulta della protagonista Elizabeth (Phoebe Cates). Tra situazioni paradossali e momenti caotici, Fred aiuta Elizabeth a superare le sue difficoltà personali attraverso comportamenti spesso sopra le righe.
Lo stile visivo surreale abbinato a una narrazione disordinata rende difficile seguire la storia senza perdere interesse. Sebbene Phoebe Cates offra una performance divertente ed energica, il tono generale del film risulta troppo strano per essere apprezzato come una commedia convenzionale.
Rotten Tomatoes Critic Score | 11% |
Rotten Tomatoes Audience Score | 77% |
coneheads (1993)
regia di Steve Barron
Sebbene i brevi sketch sui Coneheads siano stati molto popolari su Saturday Night Live, l’adattamento cinematografico del 1993 non ha riscosso lo stesso successo. La pellicola riprende le gag sugli alieni con teste grandi alle prese con le dinamiche terrestri, ma il risultato risulta troppo superficiale per sostenere tutta la durata.
L’umorismo basato sull’assurdità del soggetto funziona bene nei brevi sketch televisivi; Trasformarlo in un lungometraggio ha reso evidente quanto questa premessa sia limitata. Nonostante qualche momento divertente grazie alle interpretazioni di Dan Aykroyd e Jane Curtin, il film oggi appare meno efficace per chi non conosceva già la comicità originale dello sketch.
Rotten Tomatoes Critic Score | 37% |
Rotten Tomatoes Audience Score | 38% |
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theodore rex (1995)
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regia di Jonathan R. Betuel
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Messo in scena come commedia fantasy fuori dagli schemi degli anni ’90, Theodore Rex rappresenta uno dei titoli meno memorabili della carriera di Whoopi Goldberg. Al centro della vicenda c’è una coppia improbabile: una detective umana affiancata da un tirannosauro antropomorfo interpretato tramite effetti speciali poco convincenti.
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L’intento era quello di mescolare elementi polizieschi a quelli fantastici in modo leggero; L’effetto finale risulta confuso ed esageratamente kitsch. Il film utilizza pupazzi meccanici per rappresentare Theodore — decisione estetica discutibile — che non riesce comunque a salvare questa produzione dal fallimento critico e commerciale.
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Theodore Rex (1995) | Critica: 0%Pubblico:18% td> tr > |
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freaked (1993)
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registi Alex Winter & Tom Stern
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Dalla collaborazione tra due figure note del cinema alternativo come Alex Winter (già noto per i suoi ruoli in “Bill & Ted”) e Tom Stern nasce Freaked: horror grottesco mascherato da comedy demenziale degli anni ’90. La storia segue Ricky — interpretato dallo stesso Winter — intrappolato in un incubo fatto di mostruosità artificiali ed effetti visivi estremamente vistosi. p}
L’opera utilizza effetti pratici molto intensi sulla pelle degli attori — spesso disturbanti — che rafforzano l’aspetto disturbante del racconto contro ogni tentativo satirico o comico reale. La narrazione si sviluppa intorno a una teoria complottista sullo sfruttamento chimico-industriale che trasforma le persone in “freaks”, risultando troppo cupa rispetto al tono superficiale richiesto dalla commedia. p}
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ed (1996)
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regia di Bill Couturié
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A pochi anni dal suo successo come Joey in “Friends”, Matt LeBlanc tenta l’avventura cinematografica con Ed: improbabile commedia fantasy ambientata tra le squadre minori di baseball dove il protagonista umano stringe amicizia con un gorilla antropomorfo—una scelta narrativa discutibile fin dall’inizio. p}
Sebbene LeBlanc porti carisma nella parte dell’atleta disilluso Deuce, il film soffre principalmente per la sua idea poco convincente: mettere insieme un uomo e uno scimmione gigante senza alcuna logica narrativa solida né battute memorabili. L’utilizzo delle marionette rende alcune scene visivamente curiosa ma povera di senso complessivo. p}
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mystery men (1999)
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regia di Kinka Usher
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p class=”“testo””>Mentre molte pellicole dei ’90 sono ricordate per i loro difetti o stranezze estreme, Mystery Men è diventato un cult grazie al cast stellare ed alle invenzioni più assurde sui poteri dei personaggi. p }
L’immagine dei supereroi “più umani” – spesso goffi o inesperti – permette alla sceneggiatura di ironizzare sulle convenzioni del genere supereroistico classico. I personaggi hanno poteri bizzarri come “la capacità di volare solo quando piove”, oppure “il controllo delle emissioni sonore”. Queste trovate rendono il film divertente ma anche molto fuori dagli schemi tradizionali. p }
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serial mom (1994) h2 }
regia John Waters h3 }
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Nell’ambito delle produzioni più mainstream firmate dal controverso regista John Waters spicca Serial Mom , esempio lampante dell’ironia tagliente tipica dello stile Waters . Interpretata da Kathleen Turner nei panni della madre perfetta… con segreti sanguinosi , questa black comedy porta lo spettatore ad esplorare i limiti tra normalità e follia . Mentre Beverly sembra incarnare l’archetipo della casalinga tranquilla , dietro questa facciata si cela una serial killer pronta a tutto pur di difendere la sua immagine pubblica . L’evoluzione narrativa culmina in uno scontro violento durante il processo , capacedi sorprendere anche gli spettatori più smaliziati . p }