Come il creatore di boys vede la justice league di dc: batman come un fastidioso potere dominante

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Il successo di The Boys si è consolidato come uno dei più significativi nel panorama sia dei fumetti che della televisione, grazie alla sua rappresentazione cruda e senza filtri del genere supereroistico. La serie si distingue per le sue critiche pungenti rivolte ai modelli classici, in particolare alla Justice League di DC Comics. Recentemente è riaffiorata un’intervista che offre una prospettiva inedita sul pensiero del suo creatore, Garth Ennis, riguardo a questi iconici personaggi e al modo in cui li interpreta.

l’approccio di garth ennis sui personaggi dc: stile diretto e personalizzato

il metodo creativo di ennis nella scrittura dei personaggi

Durante l’intervista, Ennis ha spiegato che il suo processo creativo non subisce grandi variazioni tra la scrittura di personaggi preesistenti o di quelli da lui inventati. Pur riconoscendo che con i propri personaggi ha maggiore libertà artistica, poiché “quello che dice va bene”, tende comunque a interpretare i personaggi secondo la propria visione piuttosto che seguire fedelmente le versioni precedenti. Un esempio concreto è la serie Hitman, pubblicata dal 1996 al 2001, dove Ennis ha scritto vari membri della Justice League come li immaginava lui, dando loro caratteristiche distinte rispetto alle interpretazioni ufficiali.

le interpretazioni di ennis sui supereroi iconici

Nell’ambito della sua narrazione, Ennis ha descritto alcuni eroi con caratteristiche molto personali. Per esempio, considera Batman come “una grande rottura di scatole”, riflettendo un’immagine del Cavaliere Oscuro come un personaggio complesso e spesso irritante. Parla anche di Superman come “un santo”, Wonder Woman come “fredda” e Green Lantern come “un po’ idiota. La sua versione del Flash lo dipinge come qualcuno facilmente irritabile perché sempre in ritardo rispetto agli altri. Queste interpretazioni sono frutto delle sue idee personali, lontane dagli stereotipi tradizionali.

come ennis modifica i classici dc per adattarli alla sua visione personale

la serie hitman e la rivisitazione dei membri della justice league

Nella serie Hitman, pubblicata tra il ’96 e il 2001, Ennis ha inserito diversi membri della Justice League nelle sue storie. Ha scritto ogni eroe secondo la propria interpretazione soggettiva: Batman viene rappresentato come “una vera spina nel fianco“, Superman appare come “un santo”>, Wonder Woman risulta più distante emotivamente (“Caldamente guerriera”>) mentre The Flash sembra spesso infastidito dalla lentezza degli altri. Questa scelta narrativa dimostra quanto Ennis abbia voluto plasmare i suoi personaggi secondo il proprio stile narrativo.

la visione personale sui personaggi leggendari vs le interpretazioni canoniche

Nell’intervista si evidenzia chiaramente che Ennis preferisce reinterpretare i supereroi senza vincolarsi alle caratteristiche canoniche stabilite dai loro creatori originali. Non si limita a riprodurre fedelmente le versioni ufficiali ma cerca invece di offrire una lettura più autentica secondo la propria sensibilità artistica. Per esempio, il suo Batman viene dipinto come un “pain-in-the-ass”, sottolineando aspetti meno convenzionali del personaggio rispetto all’immagine tradizionale.

considerazioni sulla visione innovativa di ennis sui supereroi iconici

L’approccio di Garth Ennis ai supereroi è caratterizzato da una forte volontà di rivedere i protagonisti secondo una chiave personale piuttosto che rispettare pedissequamente le aspettative del pubblico o gli schemi originali delle case editrici. Le sue interpretazioni offrono uno sguardo diverso su figure leggendarie come Wonder Woman o The Flash, rendendo ancora più interessante l’analisi delle sue opere.

  • Membri del cast:
  • – Garth Ennis (creatore)
  • – Homelander (The Boys)
  • – Tommy “Hitman” Monaghan (protagonista series Hitman)

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