Colpo di scena perfetto nel sadico slasher da scoprire

Il film All the Boys Love Mandy Lane, diretto da Jonathan Levine, rappresenta un’interessante evoluzione nel genere horror, in particolare nello slasher. Con una trama che decostruisce i codici tradizionali, il film pone al centro una figura femminile che si discosta dalle classiche eroine positive.
il fascino dello slasher nel cinema horror
Nel panorama del cinema horror, la figura del killer che agisce con armi bianche è diventata iconica. Questo sottogenere ha origini risalenti all’epoca del cinema muto, come dimostra l’opera The Bat (1926). Negli anni ’60, l’interesse per queste storie è rinato e ha raggiunto il suo apice negli anni ’70 e ’80 con titoli emblematici come:
- Halloween
- Venerdì 13
- Nightmare
le regole del genere slasher
Le caratteristiche tipiche dello slasher includono un assassino con un passato traumatico, un gruppo di adolescenti ignari e una serie di omicidi brutali. In questo contesto emerge la figura della “final girl”, destinata a sopravvivere e confrontarsi con il male.
la trama di All the Boys Love Mandy Lane
Ambientato in un contesto adolescenziale, il film segue le vicende di Mandy (Amber Heard) che, dopo aver attirato l’attenzione dei suoi coetanei durante l’estate, viene invitata a una festa in un ranch isolato. Durante questa festa, gli eventi prendono una piega mortale e i ragazzi iniziano a morire misteriosamente.
svolta narrativa sorprendente
L’apparente vendetta del nerd emarginato Emmet si trasforma in qualcosa di più complesso quando si scopre che Mandy è la mente dietro gli omicidi. Insieme avevano pianificato la carneficina come risposta all’emarginazione subita dai compagni. La situazione culmina quando Emmet tenta di uccidere Mandy dopo essersi reso conto di essere stato manipolato.
dalla vittima alla final girl
Mandy emerge come unica superstite mentre il mondo esterno la percepisce come una vittima innocente. Lo spettatore conosce la verità: lei incarna l’orrore stesso.
un’opera controversa ma innovativa
All the Boys Love Mandy Lane, sebbene non privo di difetti come ritmi irregolari e difficoltà distributive, rappresenta un lavoro intelligente e sorprendentemente moderno. La pellicola gioca con le convenzioni del genere horror e propone una protagonista ambigua che sfida le aspettative tradizionali.
Mandy: simbolo dell’orrore interiore
Mandy non combatte contro il male; lo incarna attraverso il volto angelico e lo sguardo glaciale interpretati da Amber Heard. Questa dualità rende il film disturbante e affascinante: l’orrore non proviene dall’esterno ma è radicato dentro ciascun individuo.
- Agnese Albertini – Critica cinematografica
- Jonathan Levine – Regista
- Amber Heard – Protagonista
- Mandy – Personaggio centrale
- Emmet – Migliore amico di Mandy
- I ragazzi – Compagni coinvolti nella storia