Cinema esoterico: Olivier Laxe presenta Sirât al Festival di Cannes 2025

introduzione
Il cinema contemporaneo continua a esplorare territori innovativi, spesso sfidando le convenzioni narrative e visive. Tra le opere più interessanti presentate di recente si distingue il film Sirât, diretto da Olivier Laxe. Questa pellicola rappresenta un’esperienza cinematografica che va oltre la semplice narrazione, proponendo un viaggio sensoriale e spirituale. Analizzeremo gli aspetti principali del film, dalla sua concezione artistica alle tematiche affrontate, passando per le scelte stilistiche e il cast coinvolto.
l’essenza e il significato di sirât
il simbolismo del titolo
Sirât è una parola dall’originale significato musicale e poetico, che indica un “ponte”, ma anche una “via”. Nell’Islam rappresenta il passaggio tra l’inferno e il paradiso, simbolizzando un percorso di trasformazione attraverso il dolore. Questo concetto guida l’intera narrazione del film, che si propone come un rito collettivo capace di attraversare le fasi della vita e della crescita spirituale.
il tema centrale: un viaggio di trasformazione
La storia segue Luis, interpretato da Sergi López, padre in cerca della figlia scomparsa durante un rave nel deserto. Il film non si limita a essere un semplice racconto di ricerca; invece, indaga i processi interiori legati alla perdita, al dolore e alla rinascita. La pellicola mette in discussione le regole classiche del cinema narrativo, preferendo un approccio più astratto ed esistenziale.
approccio stilistico e linguaggio cinematografico
scelte tecniche e atmosfere visive
Girato in pellicola Super 16mm tra Marocco e Spagna, Sirât utilizza la fotografia visionaria di Mauro Herce per creare sequenze che oscillano tra documentaristico e simbolico. La colonna sonora elettronica di Kangding Ray accompagna il pubblico in uno stato di trance, con effetti sonori che evolvono dal rabbioso all’spirituale. Le immagini mostrano paesaggi desertici, montagne e strade polverose come stati dell’anima più che semplici ambientazioni.
- Mauro Herce: direttore della fotografia con uno stile visionario
- Kangding Ray: compositore delle musiche elettroniche create appositamente per il film
- Sergi López: protagonista principale nel ruolo di Luis
- Pochi attori professionisti: scelti tra comunità nomadi e marginali per garantire autenticità alla narrazione
- Casting basato sulla verità: preferenza verso persone senza esperienza recitativa per catturare la purezza naturale delle emozioni
sperimentazione narrativa e messaggio spirituale
distruzione delle convenzioni cinematografiche tradizionali
Laxe afferma che “Nessuna legge del genere è stata rispettata nella realizzazione del film”>. Il progetto ha puntato su una produzione audace, senza misurare o pianificare rigidamente ogni passo. Si tratta di una vera “cerimonia cinematografica”, utilizzata come strumento esoterico capace di penetrare nel metabolismo umano attraverso stimoli sensoriali multipli.
- L’intento: creare un’esperienza percettiva intensa che coinvolga tutti i livelli sensoriali dello spettatore
- I temi trattati: passaggi dolorosi come momenti di transizione verso nuove dimensioni dell’essere
- L’approccio filosofico: usare il cinema come mezzo per esplorare lo spirito umano oltre la narrazione convenzionale
- I risultati attesi: verificare se questa forma d’arte può realmente stimolare percezioni profonde nel pubblico
dettagli produttivi e cast artistico
sul piano tecnico-economico
Poi ancora l’utilizzo della pellicola Super 16mm permette una resa visiva unica, mentre la scelta dei luoghi – desertici o montani – sottolinea l’aspetto metafisico del viaggio interiore dei personaggi.
sul cast e gli interpreti non professionisti
I protagonisti sono stati selezionati direttamente dalle comunità nomadi o marginali, portando sul set autentici volti privi di esperienza recitativa ma ricchi di verità emotiva. Questo metodo ha permesso al regista Olivier Laxe di ottenere performance genuine ed essenziali.
Ecco alcune delle personalità presenti nel film:- Sergi López – interprete principale (Luis)
- Mauro Herce – direttore della fotografia
- Kangding Ray – compositore delle musiche elettroniche