Cannes 2025, il debutto da registi di tre divi di Hollywood

Contenuti dell'articolo

Festival di Cannes 2025: tre giovani registi e le loro opere d’esordio

Il Festival di Cannes, come ogni anno, si presenta come un palcoscenico internazionale per promuovere il cinema più innovativo e sperimentale. In questa edizione, particolare attenzione è rivolta a tre giovani registi, tutti selezionati nella sezione Certain Regard, dedicata a film autoriali e alle nuove tendenze cinematografiche. Questi talenti emergenti hanno portato sul palco opere molto diverse tra loro, caratterizzate da scelte narrative e stilistiche distintive. La presenza di star internazionali come Scarlett Johansson, Kristen Stewart e Harris Dickinson sottolinea l’interesse verso un cinema che unisce fama e sperimentazione. L’articolo analizza i loro debutti alla regia, evidenziando le differenze nelle tematiche affrontate e negli approcci creativi adottati.

le opere di debutto dei protagonisti: caratteristiche principali

scarlett johansson: un ritratto drammatico con sfumature comiche

Eleonor the Great, il primo film diretto da Scarlett Johansson, narra la storia di una donna ultra-novantenne che si inventa una vita parallela per attrarre l’attenzione di una giovane studentessa newyorkese. La protagonista si appropria del passato di un’amica sopravvissuta all’Olocausto, condividendo con lei undici anni di convivenza dopo la perdita del marito. Sebbene sembri un soggetto da thriller, il film si rivela essere una
dramedy convenzionale, con uno stile narrativo semplice e scene a tratti poco raffinate. La scelta di Johansson appare più come un’opportunità personale piuttosto che una vera intenzione artistica.

l’approccio energico di kristen stewart in un’opera complessa

Kristen Stewart porta sullo schermo The Chronology of Water, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico della scrittrice Lydia Yuknavic. Il film esplora temi intensi quali abusi familiari, relazioni fallite e tragedie personali attraverso una narrazione frammentaria e disordinata. Stewart investe il progetto con grande energia emotiva, cercando di catturare la complessità dei ricordi secondo il modello del libro originale. Il risultato è un’opera ambiziosa ma imperfetta, che mostra la volontà dell’attrice-regista di sperimentare senza rinunciare alla passione.

harris dickinson: maturità nel racconto sociale

Urchin, diretto da Harris Dickinson, affronta la storia di un giovane senzatetto londinese coinvolto in vari percorsi tra carcere e centri assistenziali senza trovare stabilità. La narrazione combina sequenze lineari con momenti surreali dal forte valore simbolico, offrendo cosìa rappresentazioni realistiche ma non edulcorate della vita del protagonista.. Questo approccio rende il film più maturo rispetto alle altre due opere ed evidenzia la capacità dell’autore di creare un ritratto empatico senza semplificazioni.

gli ospiti presenti al festival: nomi chiave della manifestazione

  • Scarlett Johansson
  • Kirsten Stewart
  • Harris Dickinson

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rispondi