Brutalismo al Cinema: Scopri il Film Epico di Brady Corbet che Ti Lascerà Senza Parole
Il film The Brutalist, diretto da Brady Corbet, si presenta come un’opera cinematografica di grande respiro, ambientata in un periodo storico complesso. Protagonista della narrazione è la vita di un artista ebreo, fuggito dall’Europa occupata dai nazisti, che si ritrova a fronteggiare nuovi ostacoli in America. Con un’uscita prevista al cinema per il 6 febbraio, il film ha già guadagnato riconoscimenti significativi, tra cui tre Golden Globe, tra cui Miglior film drammatico e Miglior attore protagonista per Adrien Brody.
una storia di rinascita dopo la guerra
Ambientato nel 1947, The Brutalist narra le vicende di László Tóth, un architetto ungherese che riesce a scappare dal campo di Buchenwald e a giungere negli Stati Uniti. Il film, suddiviso in due parti con un epilogo del 1980, esplora la sua lotta per trovare un nuovo posto nel mondo. Il prologo del racconto presenta il viaggio in nave, culminando con la vista capovolta della Statua della Libertà, simbolo di nuove speranze ma anche di illusioni.
il caos dell’integrazione americana
Nella prima parte del film, László affronta la vita nella vibrante America degli anni ’50, accogliendo nella sua esistenza elementi di frenesia e tentazioni. La storia riflette le tensioni tra l’antisemitismo della società americana e l’aspirazione capitalistica. László interagisce con suoi parenti, come il cugino Attila e il suo amico Gordon, mentre la sua dipendenza da sostanze stupefacenti lo accompagna in questo nuovo contesto.
una visione architettonica complessa
László viene coinvolto da Harrison Lee Van Buren, un magnate che gli affida un progetto importante. L’approccio perfezionista di Tóth e i suoi demoni personali complicano la situazione. A Doylestown, le tensioni tra la comunità protestante e l’architetto ebreo creano un clima di diffidenza. Il regista, Corbet, ha impiegato anni di lavoro per realizzare questa pellicola, con un budget tra i 6 e i 10 milioni di dollari.
l’architettura della sofferenza e delle illusioni
Il film presenta un contrasto di immagini, passando da paesaggi aperti a spazi ristretti, rappresentando la vera libertà di László in America. La storia mette in luce come il sogno americano a volte si riveli una mera illusione. Il personaggio di László, intrappolato tra le sue aspirazioni e il contesto ostile, evidenzia le contraddizioni del capitalismo e della società.
personaggi complessi e dialoghi incisivi
La narrazione di The Brutalist si arricchisce con l’introduzione di Erzsébet, interpretata da Felicity Jones, una figura che incarna le sfide della condizione femminile in quel tempo. La sceneggiatura, frutto della sinergia tra Corbet e Mona Fastvoid, riesce a dare voce a personaggi tutti complessi e ben delineati, privi di dicotomie nette tra “buoni” e “cattivi”. Questo aspetto conferisce al film una dimensione profonda e realistica.
- Brady Corbet – Regista
- Adrien Brody – László Tóth
- Felicity Jones – Erzsébet
- Guy Pearce – Harrison Lee Van Buren
- Alessandro Nivola – Attila
- Isaach de Bankolé – Gordon
- Raffey Cassidy – Zsófia