Broken Rage: La recensione del film di Takeshi Kitano che sorprende e provoca emozioni

Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024, Broken Rage approda su Prime Video, rappresentando un intrigante esperimento del poliedrico attore e regista giapponese Takeshi “Beat” Kitano. Questo film si distingue per la sua struttura narrativa unica, offrendo un duplice intrattenimento che, a un’analisi più profonda, si rivela come una riflessione sul cinema stesso.
un racconto insolito e innovativo
La trama ruota attorno a un sicario che si trova a eseguire lo stesso incarico più volte, creando un ciclo narrativo avvincente. Kitano riesce a combinare elementi di thriller e commedia in un’unica opera, proponendo una delle più audaci riflessioni sul cinema contemporaneo, presentata in occasione della chiusura del festival di Venezia.
Broken Rage è un condensato di un’ora che riassume il percorso artistico di Kitano, offrendo due facce: la figura del sicario serio e intransigente, e quella del comico dissacrante, simile al personaggio di Mai dire Banzai. La comicità emerge in modo sorprendente mentre il protagonista affronta la pressione delle forze dell’ordine, sovvertendo le aspettative del pubblico.
l’ultima creazione di un maestro del cinema
Takeshi Kitano, noto anche come “Beat” Takeshi, ha raggiunto la fama internazionale come creatore del programma televisivo Takeshi’s Castle e ha conquistato il pubblico con opere iconiche sulla yakuza come Sonatine e Hana-bi, quest’ultimo vincitore del Leone d’Oro a Venezia. Broken Rage segna una fusione perfetta tra le diverse anime della sua filmografia, mescolando umorismo e violenza.
Kitano, che spazia tra i ruoli di regista, pittore e comico, ha mostrato una proposta cinematografica versatile, toccando generi diversi come yakuza eiga e chambara. Sebbene la sua carriera abbia subito un rallentamento nel consenso occidentale, i suoi film recenti, iniziando dalla trilogia di Outrage, hanno della funzionalità artistica che permette di reinterpretare i temi da lui esplorati.
una riflessione autoironica e metacinematografica
Inizialmente, Broken Rage si presenta come un classico thriller, ma si evolve rapidamente in un’autoparodia. Kitano riutilizza la narrazione in modo ironico, esaminando le molteplici sfaccettature della sua carriera. La pellicola esplora il concetto di metacinema, affrontando ironicamente la durata e i budget ridotti dei film contemporanei, sostituendo sequenze d’azione con situazioni comiche.
Questa opera rappresenta un’ora di cinema che provoca una risata anche negli spettatori più scettici. Broken Rage mostra un Takeshi Kitano rinnovato, capace di sorprendere e divertire, dimostrando ancora una volta il suo valore nel panorama cinematografico. Una pellicola che merita un sincero grazie da parte dei suoi fan.