Breath: il documentario di Ilaria Congiu arriva al cinema dal 6 maggio

analisi di “Breath”: un racconto intimo e politico sul mare
Il film “Breath” si distingue come un’opera che supera la semplice narrazione ambientale, trasformandosi in una confessione profonda, un atto d’amore e una riflessione sulle relazioni tra l’essere umano e l’oceano. Diretto da Ilaria Congiu, il documentario esplora temi quali l’impatto dell’industria della pesca, i cambiamenti climatici silenziosi e le radici personali legate al mare. Attraverso questa pellicola, si delinea un viaggio che combina elementi emotivi e analisi fattuale, stimolando una presa di coscienza critica.
origine e ispirazione del progetto
una genesi personale e professionale
“Breath” nasce da esperienze dirette di Congiu, cresciuta tra le spiagge africane e coinvolta nelle contraddizioni dell’esportazione ittica. La regista ha sentito il bisogno di approfondire le proprie radici attraverso un racconto che fosse sia intimo che politico. La scintilla è stata un’esperienza con Sea Shepherd Italia: osservare da vicino le gabbie dei tonni ha generato in Congiu sentimenti di rabbia e tristezza, portandola a scrivere il copione mentre ancora era a bordo della nave.
tematiche principali affrontate nel film
il rapporto con il mare e le sue trasformazioni
Congiu ricorda come abbia percepito il mare “più silenzioso e privo di vita” nel corso degli anni. Ricordi personali, come l’ultimo squalo vivo avvistato durante l’adolescenza a Dakar, sottolineano la perdita di biodiversità causata dalla pesca intensiva. Il documentario mette in evidenza come la scomparsa di singoli elementi della catena alimentare possa compromettere tutto l’equilibrio ecologico.
la relazione familiare e il confronto interiore
L’aspetto personale si intreccia con quello narrativo attraverso il rapporto tra Congiu e suo padre, direttore di un’azienda di esportazione ittica. La regista descrive difficoltà nel dialogo intergenerazionale: da un lato la consapevolezza delle contraddizioni familiari, dall’altro la volontà di mostrare rispetto per i sacrifici fatti dal padre. Questa dinamica arricchisce la narrazione con emozioni autentiche sulla responsabilità individuale e collettiva.
costruzione narrativa ed equilibrio stilistico
tra emozione e analisi oggettiva
Sviluppare un equilibrio tra aspetti emotivi e dati concreti è stato uno degli obiettivi principali nella realizzazione del film. Congiu ha riscritto più volte il trattamento sceneggiato per mantenere questa armonia; durante le riprese si è lasciata guidare dagli eventi imprevisti, affidandosi al montaggio finale per perfezionare il risultato.
il ruolo degli intervistati
I cinque “figli del mare” rappresentano diverse realtà legate all’ambiente marino: ciascuno con una propria storia affascinante che testimonia l’amore viscerale verso l’oceano. Le loro storie sono state raccolte in modo accurato nell’arco di due anni attraverso ricerche mirate:
- Domenico – pescatore siciliano sostituito durante le riprese;
- Alessia – giovane appassionata;
- Diversi altri testimoni scelti per rappresentare varie prospettive;
- Sono stati trovati anche tramite suggerimenti diretti o casuali.
concetti chiave affrontati nel documentario
“economia dell’estinzione” spiegata
L’espressione indica la pratica commerciale di acquistare specie prossime all’estinzione a prezzi elevati, sperando in futuri profitti quando queste saranno scomparse definitivamente. Congiu sottolinea quanto questa pratica sia sbalorditiva ed eticamente discutibile, evidenziando come il denaro possa spingere all’autentica estinzione delle specie marine.
sistema produttivo globale e disuguaglianze sociali
Nell’opera si traccia un parallelo tra pesca industriale, consumismo sfrenato e ingiustizie sociali mondiali. Si mette in discussione se i Paesi più sviluppati siano realmente pronti a modificare le proprie abitudini alimentari per favorire pratiche più sostenibili senza creare ulteriori divisioni sociali.
sostenibilità alimentare: realtà o utopia?
Congiu sostiene che mangiare pesce non sia intrinsecamente insostenibile se si rispettano stagionalità ed ecosistemi locali. Ricorda inoltre quanto sia importante diversificare i propri consumi alimentari evitando pretese extraterritoriali spesso dettate da ignoranza o pigrizia collettiva.
il mare come fonte d’identità personale
L’autrice rivela come girare “Breath” abbia rappresentato per lei un ritorno alle origini: ogni volta che ascolta o vede il mare sente una sensazione di casa stessa. Questa connessione profonda rende ancora più significativa la sua opera cinematografica.
possibilità future: tradizione artigianale contro sistema globalizzato
Sul valore dei mestieri antichi Congiu afferma che essi costituiscono ancora oggi una strada concreta per preservare tradizioni ed equilibrio ambientale. Nonostante sembri un passo indietro rispetto alla logica commerciale moderna, tali attività rappresentano invece una via avanti verso qualità della vita più autentiche.