Blumhouse e il suo deludente box office nel 2025: solo 107 milioni di dollari

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analisi della performance di Blumhouse nel 2025: un anno di risultati deludenti

Nel panorama cinematografico mondiale, Blumhouse si distingue come uno degli studi più rinomati nel settore horror. Il 2025 sta rappresentando un anno particolarmente difficile per la casa di produzione, caratterizzato da risultati al botteghino che non rispecchiano le aspettative e una ricezione critica spesso negativa. In questo approfondimento vengono analizzati i motivi di questa fase complessa, con particolare attenzione alle ultime uscite e alle dichiarazioni del fondatore.

la perdita dell’identità del marchio Blumhouse

il pubblico non sceglie più i film solo per il brand

Da sempre, Blumhouse ha prodotto alcune delle pellicole horror più apprezzate a livello internazionale, come Insidious, Get Out, e The Invisible Man. Questi successi hanno consolidato la reputazione dello studio tra gli appassionati del genere. Nell’era dello streaming digitale, la fidelizzazione si sta affievolendo.

I quattro film usciti quest’anno dimostrano che il pubblico non è più così fedele come in passato. La disponibilità immediata delle pellicole su piattaforme digitali riduce l’incitamento a recarsi in sala, influenzando negativamente i risultati economici.

risultati critici e commerciali dei film del 2025

le recensioni negative compromettono le performance al botteghino

Sono quattro le pellicole distribuite da Blumhouse nel corso dell’anno. Tra queste, Drops emerge come l’unica ad aver ricevuto un giudizio positivo sui principali aggregatori di recensioni.

  • Wolf Man: incasso di circa 34 milioni di dollari con un punteggio criticico del 48%
  • The Woman in the Yard: circa 23 milioni di dollari con un punteggio del 40%
  • Drops: oltre 28 milioni di dollari con una valutazione critica dell’84%
  • M3GAN 2.0: poco più di 20 milioni di dollari finora con un punteggio del 57%

Sebbene Drops sia stato accolto positivamente per originalità e qualità narrativa, gli altri titoli sono stati considerati noiosi o troppo prevedibili dai fan dell’horror. La trasformazione da horror a science fiction in M3GAN 2.0, inoltre, ha sorpreso negativamente gli spettatori abituali.

dichiarazioni e consapevolezza della crisi da parte della dirigenza Blumhouse

il riconoscimento delle difficoltà da parte del fondatore Jason Blum

Nella prima metà dell’anno, Jason Blum ha pubblicamente riconosciuto che lo studio sta attraversando una fase negativa. In risposta ai risultati insoddisfacenti di M3GAN 2.0, il produttore ha ammesso che si era creduto troppo nella capacità della protagonista di attrarre pubblico indipendentemente dal contesto narrativo.

“Pensavamo che Megan fosse come Superman: potevamo cambiarle genere o ambientazione senza perdere interesse.”

L’ammissione ufficiale indica una volontà di ristrutturare le strategie future e recuperare la fiducia degli spettatori attraverso contenuti più curati e innovativi.

bocchi finali: due uscite previste per chiudere l’anno con ottimismo?

prospettive future con i prossimi titoli in uscita nel secondo semestre 2025

A dispetto delle difficoltà attuali, Blumhouse può ancora contare su due produzioni molto attese per la seconda parte dell’anno. Il sequel de The Black Phone – previsto per il 17 ottobre – vede il ritorno Ethan Hawke nei panni del Grabber ed è stato accolto positivamente dalle previsioni iniziali. Inoltre, l’attesissimo Five Nights at Freddy’s – Part II , in uscita il 5 dicembre, potrebbe rappresentare una svolta grazie al successo commerciale ottenuto dal primo capitolo che ha totalizzato oltre 291 milioni di dollari globalmente.

Membri principali coinvolti nelle recenti produzioni:

  • Jenna Davis – voce di M3GAN

  • Allison Williams – protagonista principale in M3GAN 2.0

 

L’insieme dei dati disponibili indica che Blumhouse deve affrontare una fase cruciale per riconquistare posizioni nel mercato cinematografico horror. La volontà dichiarata dal management e le prossime uscite potrebbero essere elementi determinanti per invertire questa tendenza negativa.

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