Avengers che non entreranno mai nel MCU: le 10 scelte impossibili

Nel corso degli ultimi diciassette anni, il Marvel Cinematic Universe (MCU) ha portato sul grande schermo molti personaggi iconici e alcuni meno noti, ampliando costantemente il suo cast di eroi. Ci sono figure dei fumetti che, per vari motivi, difficilmente vedranno mai un loro inserimento nel team cinematografico. In questo approfondimento si analizzano dieci personaggi dei fumetti Marvel che restano esclusi dalla partecipazione alle pellicole ufficiali, tra motivazioni legate a questioni legali, di coerenza narrativa o di complessità nell’introduzione.
10. ex nihilo e abyss
le possibilità mancate durante “Secret Wars”
Ex Nihilo e Abyss sono due entità introdotte in occasione dell’evento Secret Wars. Ex Nihilo è un essere sovrumano incaricato di creare vita attraverso avanzate tecnologie e capacità di terraformare ecosistemi. La sua presenza nel MCU sarebbe poco probabile a causa della sua natura complessa e del suo design estremamente inquietante.
Nonostante la loro motivazione sia quella di diffondere la vita — anche se con metodi discutibili — i loro background controversi e le potenzialità distruttive li rendono personaggi poco adatti ad apparire nelle produzioni mainstream.
Abbastanza potente da sfidare gli Avengers, Ex Nihilo ha mostrato tendenze autolesionistiche e una visione del mondo molto distante dai valori degli eroi cinematografici. La sua introduzione rimane improbabile per le ragioni sopra esposte.
9. flux (Dennis Sykes)
un eroe troppo sconosciuto per il grande schermo
Nell’universo Marvel, Flux rappresenta un personaggio con poteri incredibili: controlla ogni forma di materia, viva o inanimata. La sua storia è intrisa di dramma personale poiché la sua forza deriva dall’esposizione a sostanze tossiche che lo condannano a una morte imminente in sole quattro settimane.
Durante questa breve vita, Flux ha collaborato con gruppi come i Fantastici Quattro e gli Avengers. La sua vicenda emotiva si basa su esperienze reali dell’autore Stephen Wacker ed è difficile immaginare un’interpretazione cinematografica che possa mantenere tutta questa profondità senza risultare troppo drammatica o fuori contesto rispetto alla tipologia delle pellicole Marvel.
8. the two-gun kid (Matthew Hawk)
un cowboy viaggiatore nel tempo troppo lontano dall’MCU
Matthew Hawk è un avvocato dello stile western armato di due pistole, proveniente dal passato americano. Dopo aver aiutato gli Avengers smarriti nel tempo e aver combattuto contro Kang il Conquistatore, si presenta come un personaggio decisamente anacronistico rispetto al tono attuale delle pellicole Marvel.
L’approccio più realistico adottato dal MCU rende improbabile l’inserimento di un cowboy temporale così lontano dalla narrazione moderna, specialmente considerando l’attuale strategia editoriale che evita storie troppo vintage o legate al Far West.
7. synapse (Emily Guerrero)
l’insuccesso degli Inumani ha spento le speranze per Synapse
Sviluppata come parte della risposta Marvel ai diritti sui mutanti detenuti dalla Fox, Synapse possiede capacità telepatiche biologiche che le permettono di influenzare le menti umane a livello cellulare. La sua comparsa nella scena ufficiale fu breve e coincise con il fallimento della serie televisiva Inhumans.
L’insuccesso commerciale e critico della serie ha contribuito alla decisione di non includere ulteriormente questo personaggio nel franchise cinematografico principale.
6. sabretooth (Victor Creed)
da villain dei mutanti ad eroe: una transizione troppo lunga
Sempre associato agli X-Men come antagonista feroce di Wolverine, Sabretooth ha attraversato una fase temporanea in cui è stato affiliato agli Avengers dopo l’evento AXIS. Il suo volto più noto conserva caratteristiche violente e selvagge che difficilmente si sposerebbero con l’immagine dell’eroismo promossa dal MCU moderno.
Sebbene si possa ipotizzare un futuro ritorno come antagonista o antieroe nei nuovi film sugli X-Men, la trasformazione completa da cattivo spietato a membro del team appare poco credibile agli occhi del pubblico attuale.
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5. sandman (William Baker / Flint Marko)
già presente nell’universo cinematografico con “No Way Home”
Sandman è uno dei villain più celebri dell’universo Spider-Man; nel film No Way Home, ha avuto un ruolo significativo nel multiverso condiviso tra Sony e Marvel Studios. Nonostante ciò, la versione cinematografica non prevede ulteriori sviluppi riguardo al suo ruolo come eroe o membro stabile del team.
Dopo aver già fatto parte della saga cinecomics dedicata all’Uomo Ragno Sony/MCU, inserirlo nuovamente potrebbe risultare ridondante o complicato da integrare senza creare sovraffollamento narrativo.
4. triathlon (Delroy Garrett Jr.)
motivi molteplici impediscono l’ingresso nelle pellicole principali
Noto anche come 3-D Man, Delroy Garrett Jr., ex atleta olimpico caduto in disgrazia coinvolto in movimenti religiosi controversi, possiede capacità sovrumane grazie ai suoi poteri combinati di velocità, forza ed agilità tripla rispetto all’umana norma.
Purtroppo la complessità delle sue origini narrative e le implicazioni politiche rendono improbabile la sua presenza nei futuri film Marvel; oltre tutto il personaggio rischierebbe di essere frainteso o considerato simbolo di tematiche delicate da parte del pubblico globale.
3. lionheart (Kelsey Leigh)
una figura troppo marginale per il grande schermo
Kelsey Leigh nasce come civiltadina disposta a sacrificarsi per proteggere Captain America; successivamente diventa Lionheart dopo aver scelto il lato oscuro tra i due oggetti simbolici dell’iconico eroe britannico: Amulet of Right e Sword of Might. p >
L’origine complessa basata su temi sociali forti – abuso familiare e lotta interiore – rende difficile una reale integrazione nel panorama attuale del MCU più orientato all’action immediata rispetto alle storie profonde ed emotive come quella proposta da Kelsey Leigh. p >