Arnold schwarzenegger e il sequel di un film di fantascienza da 261 milioni che è diventato un progetto di tom cruise e steven spielberg

Il mondo del cinema di fantascienza ha visto numerosi progetti mai realizzati, alcuni dei quali avrebbero potuto cambiare radicalmente la storia delle trasposizioni cinematografiche. Tra questi, un’ipotesi affascinante riguarda una possibile continuazione del classico Total Recall, diretto da Paul Verhoeven e interpretato da Arnold Schwarzenegger. In particolare, si è ipotizzato che il sequel avrebbe potuto essere basato sulla narrazione “The Minority Report” di Philip K. Dick, creando così un ponte tra due universi futuristici molto diversi ma legati dalla stessa fonte letteraria. Questo scenario rappresenta uno dei più interessanti “what-if” della Hollywood degli anni ’90.
total recall 2 avrebbe potuto usare la trama di phillip k. dick
l’opzione di gary goldman sulla trama di dick
Nel volume Tales From Development Hell: The Greatest Movies Never Made, viene illustrato come la vicenda di un eventuale secondo capitolo di Total Recall sia rimasta nel limbo a causa di vari ostacoli produttivi. In particolare, lo sceneggiatore e regista emergente Gary Goldman aveva acquisito i diritti sulla breve storia “We Can Remember It for You Wholesale”, su cui si basa il film originale, con l’intenzione di realizzarne una versione a basso costo come lungometraggio indipendente. Successivamente, Verhoeven suggerì che questa narrazione avrebbe potuto funzionare come sequel.
Goldman riconosceva che The Minority Report differiva molto dai temi centrali di Total Recall, ma trovava nel tono della storia elementi compatibili per un seguito narrativo coerente con l’universo creato nel primo film. Entrambi i registi e sceneggiatori vedevano in questa scelta un’opportunità per proporre una produzione “originale, non ripetitiva o derivativa”, mantenendo così viva la continuità tematica.
potenzialità tra le due trame narrative
connessioni tematiche e ambientazioni condivise
Sia Total Recall sia The Minority Report sono radicati nella visione distopica dello scrittore Philip K. Dick, trattando temi come memoria manipolata, identità frammentate e il concetto di realtà soggettiva. Sebbene le storie siano differenti — con il primo focalizzato su una colonia marziana e la seconda sull’anticipazione del crimine — ci sono elementi che potrebbero aver consentito un loro incrocio narrativo.
Per creare un sequel che integrasse entrambe le ambientazioni occorrerebbe introdurre aspetti come il sistema PreCrime (nel caso di Minority Report) all’interno dell’universo futuristico su Marte o nelle colonie terrestri descritte in Total Recall. La sfida maggiore risiederebbe nel bilanciare i mondi distinti senza perdere coerenza narrativa o rischiare sovrapposizioni troppo forzate.
motivi per cui total recall 2 non vide mai la luce
blocco finanziario e disinteresse degli attori principali
L’assenza di un seguito ufficiale deriva principalmente dal fallimento della casa produttrice Carolco Pictures, che nel 1995 incontrò gravi difficoltà finanziarie culminate nella bancarotta. Questa crisi impedì l’avvio effettivo del progetto destinato a diventare Total Recall 2. Inoltre, Arnold Schwarzenegger stesso mostrò scarso interesse a riprendere il ruolo del protagonista Douglas Quaid negli anni successivi al grande successo ottenuto con altri titoli come T1 – Terminator 2: Judgment Day.
Dopo aver acquistato i diritti della storia breve di Dick nel 1997, Miramax decise di rimuovere gli elementi collegati a Total Recall dal copione scritto da Goldman e Ronald Shusett. Parallelamente, Spielberg e Cruise concentrarono gli sforzi su altri progetti; infatti, Steven Spielberg abbandonò l’idea iniziale di dirigere questo sequel per dedicarsi ad altre produzioni iconiche come Indiana Jones e l’ultima crociata.
l’eredità di minority report e le scelte fortunate della produzione originale
perché Spielberg e Cruise optarono per Minority Report invece che per Total Recall 2?
L’eventuale riadattamento deTotal Recall em>-come sequel deThe Minority Report em>-avrebbe comportato molte complessità narrative dovute alle diverse atmosfere e temi trattati dalle due opere.
Sebbene entrambe condividano alcune tematiche legate alla percezione della realtà e ai sistemi autoritari, le rispettive ambientazioni — quella marziana contro quella futuristica urbana — richiedevano approcci stilistici distinti.
Nella scelta finale, Spielberg optò per sviluppare il concept in modo indipendente attraverso il suo film del 2002 con Tom Cruise: un’opera dallo stile neo-noir capace di approfondire questioni etiche ed esistenziali legate alla memoria artificiale.»
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p class=”fine-paragrafo”>Senza dubbio quindi,
la decisione finale ha permesso ad entrambi i film di raggiungere livelli elevati in termini artistici ed economici,
dimostrando che alcune intuizioni hollywoodiane sono destinate a rimanere sogni irrealizzati.
- Nicolas Cage;
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