Appello di stelle contro le istituzioni cinematografiche israeliane

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il movimento internazionale degli artisti contro il cinema israeliano

Una mobilitazione senza precedenti coinvolge oltre 1.200 professionisti del settore cinematografico, tra registi, attori e altri operatori culturali di fama mondiale, che hanno sottoscritto un manifesto di boicottaggio nei confronti delle istituzioni cinematografiche israeliane. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di forte tensione e denuncia riguardo alle accuse di complicità in pratiche considerate gravemente lesive dei diritti umani.

contenuto e obiettivi del manifesto

Il documento, promosso dall’organizzazione Film Workers for Palestine, condanna le attività delle aziende cinematografiche israeliane per il loro ruolo nel sostenere politiche di genocidio e apartheid contro il popolo palestinese. La dichiarazione si basa su una chiara presa di posizione: gli artisti si impegnano a non collaborare con festival, sale cinematografiche, emittenti o case di produzione israeliane considerate complici.

motivazioni e riferimenti internazionali

Nel testo si evidenzia come la recente sentenza della Corte Internazionale di Giustizia abbia riconosciuto a Gaza il rischio concreto di genocidio. Si sottolinea inoltre che l’occupazione israeliana e le politiche discriminatorie rappresentino violazioni dei principi fondamentali di giustizia ed uguaglianza.

impegno degli artisti e significato del boicottaggio

I firmatari affermano che questa azione non è solo simbolica, ma rappresenta un vero e proprio impegno morale: evitare ogni forma di collaborazione con enti cinematografici israeliani ritenuti complici delle pratiche oppressive. Tra le modalità adottate ci sono il rifiuto di proiezioni, apparizioni pubbliche o partnership con soggetti coinvolti nelle politiche contestate.

personalità coinvolte nel movimento

  • Olivia Colman
  • Yorgos Lanthimos
  • Ava DuVernay
  • Mark Ruffalo
  • Riz Ahmed
  • Tilda Swinton
  • Javier Bardem
  • Susan Sarandon
  • Adam McKay
  • Mike Leigh
  • Joshua Oppenheimer

L’iniziativa odierna richiama esperienze passate come quella del movimento Filmmakers United Against Apartheid  strong>, fondato nel 1987 da registi quali Jonathan Demme e Martin Scorsese per opporsi al regime sudafricano. La solidarietà tra cineasti serve a rafforzare l’impegno collettivo contro sistemi oppressivi attraverso strumenti culturali.

differenze rispetto ad altri settori culturali e ruolo attuale degli artisti

Nell’ambito culturale, già nel corso del 2024 più di sette mila scrittori tra cui Sally Rooney e Viet Thanh Nguyen avevano aderito a simili appelli contro gli editori israeliani. Ora anche il mondo del cinema si fa portavoce di un atto collettivo che mira a denunciare le responsabilità delle industrie audiovisive in relazione alle crisi geopolitiche in Medio Oriente.

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Schede principali:

  • Agnese Albertini – Autrice dell’articolo (08/09/2025)
  • Personaggi menzionati:
  • – Olivia Colman li >
  • – Yorgos Lanthimos li >
  • – Ava DuVernay li >
  • – Mark Ruffalo li >
  • – Riz Ahmed li >
  • – Tilda Swinton li >
  • – Javier Bardem li >
  • – Susan Sarandon li >
  • – Adam McKay li >
  • – Mike Leigh li >
  • – Joshua Oppenheimer li >

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