Alien 3 e il perché david fincher pensava di lasciare hollywood

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Il processo di produzione di Alien 3 rappresenta uno dei capitoli più complessi e travagliati nella storia del cinema di Hollywood. La pellicola, diretta da David Fincher, è stata l’esempio lampante di come un progetto possa trasformarsi in un’esperienza estremamente difficile per tutti i soggetti coinvolti. In questo articolo si analizzano le difficoltà affrontate durante le riprese, le controversie con la produzione e il modo in cui queste vicende hanno influenzato la carriera del regista.

le sfide della produzione di alien 3

una genesi complicata e cambiamenti continui

Il film nacque da una fase di sviluppo caratterizzata da numerosi cambiamenti: inizialmente, i produttori Walter Hill e David Giler desideravano un’idea innovativa che si distaccasse dai precedenti capitoli. La proposta di ambientare il racconto su un pianeta di legno, gestito da monaci che rifiutavano la tecnologia, fu uno dei tanti concept avanzati e poi abbandonati. Dopo aver licenziato Vincent Ward, che aveva ideato questa versione, la produzione decise di affidare a Fincher il compito di dirigere una versione rivisitata del progetto.

set costruiti per scenari diversi

Durante le riprese, furono utilizzate set progettati per una versione del copione ormai abbandonata. Questo portò a condizioni lavorative estremamente complesse: il regista si trovò a dover adattare continuamente le scene alle strutture preesistenti, senza avere una visione chiara e definitiva del risultato finale. La mancanza di fiducia da parte dei produttori aggravò ulteriormente la situazione.

difficoltà nel rapporto tra Fincher e la produzione

conflitti e riscritture incessanti

Fincher dovette confrontarsi con note contrastanti provenienti dalla major e con un copione soggetto a continue riscritture. Questa condizione creò un ambiente lavorativo altamente instabile, dove ogni decisione sembrava essere dettata dall’urgenza di rispettare le scadenze piuttosto che dalla volontà artistica del regista.

impatto sulla carriera del regista

L’esperienza negativa sul set portò Fincher ad allontanarsi temporaneamente dal mondo cinematografico: tornò a dirigere videoclip musicali come “Bad Girl” per Madonna e si prese un lungo periodo di pausa prima di approdare al suo primo grande successo con Se7en. La sua partecipazione a Alien 3, infatti, gli lasciò ricordi dolorosi e una percezione negativa dell’intero processo produttivo.

dichiarazioni e riflessioni sul film

la critica personale di David Fincher su Alien 3

Nelle interviste successive alla lavorazione, Fincher ha dichiarato più volte quanto odiasse l’esperienza vissuta durante le riprese. Durante un intervento al BFI nel 2009 (ripreso anche dalla stampa), ha affermato:

Sono stato costretto a lavorarci per due anni, sono stato licenziato tre volte e ho dovuto combattere per ogni singola cosa. Nessuno odia più di me questo film; ancora oggi nessuno lo odia come me.

L’accusa principale riguarda soprattutto il fatto che il film venne realizzato sotto pressione costante, senza un vero controllo artistico da parte del regista. Il documentario “Wreckage and Rage” evidenzia come Fincher abbia dovuto operare in condizioni quasi impossibili: tra note contraddittorie degli studi e sceneggiature in continua evoluzione.

Sigourney Weaver nei panni di Ripley in Alien 3

sintesi delle criticità affrontate durante la realizzazione

  • Cambiamenti continui nel concept originale: idee abbandonate o modificate frequentemente;
  • Poca chiarezza nella gestione delle scenografie: set costruiti per versioni diverse dello script;
  • Difficoltà nelle relazioni tra regista e produttori: conflitti aperti ed esigenze commerciali prevalenti;
  • Budget elevato rispetto alle aspettative iniziali», stimato intorno ai $60 milioni;
  • Mancanza di libertà creativa totale per Fincher», che influì sulla qualità finale della pellicola.

dopo alien 3: l’evoluzione professionale di fincher

Dopo aver attraversato questa fase tumultuosa, David Fincher decise di prendersi una pausa dal cinema hollywoodiano classico. Rientrò nel mondo della musica video dirigendo clip iconici come “Bad Girl”, ma solo grazie all’opportunità offertagli dal successo mondiale de Se7en» nel1995 riuscì a recuperare fiducia nel proprio talento creativo. Da allora ha diretto capolavori come Fight Club , Zodiac strong > , The Social Network strong > , consolidando la propria posizione tra i maggiori autori contemporanei.

Anche se molti critici riconoscono che sarebbe stato interessante vederlo reinterpretare direttamente il franchise alien con una visione più personale, finora non ci sono segnali concreti riguardo a future incursioni nel genere horror o fantascientifico legate alla serie.

Sempre fedele alla sua reputazione d’eccellenza stilistica ed espressiva, David Fincher strong > rimane uno dei cineasti più influenti della sua generazione. p>

  • Sigourney Weaver
    – Tom Skerritt
    – Veronica Cartwright
    – Harry Dean Stanton
    – John Hurt
    – Ian Holm
    – Yaphet Kotto
    – Michael Biehn
    – Paul Reiser
    – Lance Henriksen
    – Carrie Henn
    – Bill Paxton
    – Charles S. Dutton
    – Charles Dance
    – Pete Postlethwaite
    – Winona Ryder
    – Ron Perlman
    – Dan Hedaya
    – Noomi Rapace
    – Charlize Theron
    – Idris Elba
    – Guy Pearce
    – Michael Fassbender
    – Katherine Waterston
    – Billy Crudup
    – Danny McBride
    – Demián Bichir

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