Adulthood: la recensione di un noir come un fumetto che rende noioso il delitto

Il film Adulthood, diretto da Alex Winter, si presenta come una commedia noir ambientata in periferia, che tenta di mescolare elementi di suspense con un tono spesso instabile. La narrazione ruota attorno a un segreto sepolto nel passato che riemerge in modo sorprendente, portando i protagonisti a confrontarsi con eventi inquietanti e decisioni discutibili. Questa pellicola ha suscitato reazioni contrastanti, tra tentativi di mantenere una tensione emotiva e momenti di confusione tonale.
la trama e le rivelazioni del film
ritrovamento del corpo e il passato nascosto
La storia si apre con Meg (Kaya Scodelario) e Noah (Josh Gad), che ritornano nella loro casa d’infanzia per assistere la madre malata. Durante i lavori di ristrutturazione, scoprono un cadavere in avanzato stato di decomposizione nascosto nelle pareti del seminterrato. Il corpo è riconosciuto come quello della vicina scomparsa Patty, avvenuta negli anni ’90. La comunità aveva allora puntato il dito sul marito della donna, portando alla dispersione della famiglia.
decisioni discutibili e escalation dei problemi
Invece di chiamare immediatamente le autorità, Noah e Meg decidono di occultare il corpo per proteggere la madre malata. Questa scelta dà origine a una catena di eventi drammatici, caratterizzati da ricatti e omicidi. Con l’aumento delle complicazioni, i personaggi compiono scelte sempre più inspiegabili. La sceneggiatura si perde tra toni comici involontari e momenti drammatici poco incisivi.
le criticità nella gestione del tono narrativo
disallineamento tra interpretazioni e sviluppo della trama
Nonostante le ottime performance degli attori principali, emerge una distanza evidente tra le interpretazioni: Kaya Scodelario recita in modo serio mentre Josh Gad cerca uno stile più umoristico. Questa differenza crea un’imbarazzante tensione tonale, che indebolisce la coerenza complessiva del film.
mancanza di profondità nei rapporti familiari
I legami tra i protagonisti risultano poco credibili: non si percepisce un vero legame fraterno dopo il primo incontro, mentre i risentimenti passati vengono appena accennati senza approfondimento. Questo limita l’empatia dello spettatore verso i personaggi.
valutazione finale e aspetti tecnici
l’efficacia delle scene d’azione e gli spunti comici
L’unico momento memorabile riguarda Anthony Corrigan nel ruolo di Barry, cugino ambiguo dei protagonisti. Le scene con spade, balestre e armi bianche sono visivamente interessanti ma non bastano a sostenere l’intera narrazione.
problemi nel ritmo e nell’equilibrio emozionale
Adulthood mira a trasmettere un’energia frenetica adatta all’intensificarsi degli eventi ma non riesce mai a raggiungere un vero stato di follia o eccitazione narrativa. Il ritmo è lento anche nei momenti più cruciali, lasciando lo spettatore insoddisfatto alla conclusione.
dati tecnici principali
- Date di uscita: 19 settembre 2025
- Regista: Alex Winter
- Sceneggiatore: Michael M.B. Galvin
- Membri del cast:
- Kaya Scodelario
- Josh Gad
- Billy Lourd
- Anthony Corrigan (Barry)
- Produzione: Lisa Wolofsky, Russell Hollander, Scott Kroopf, H.S. Naji, Michael Choi, Tim Lee