Abraham’s boys: la trasformazione della leggenda di van helsing in un thriller psicologico cult

Il panorama cinematografico si arricchisce di un nuovo progetto che propone una rivisitazione in chiave moderna e psicologica della figura di Van Helsing, con un’interpretazione originale del mito di Dracula. La regista Natasha Kermani torna dietro la macchina da presa per dirigere Abraham’s Boys: A Dracula Story, adattando un racconto di Joe Hill e offrendo una prospettiva innovativa sul classico horror. Questo film si distingue per il suo approccio più introspectivo e inquietante, ambientato nel deserto californiano, circa 18 anni dopo gli eventi di Bram Stoker.
una nuova interpretazione del mito di van helsing
la visione unica di natasha kermani sulla storia
Come autrice e regista, Natasha Kermani ha scelto di trasformare la leggenda di Van Helsing in un thriller psicologico dai toni cult. La sua versione si concentra su un personaggio complesso, segnato da traumi irrisolti e da una crescente paranoia familiare. La narrazione si sviluppa attraverso le vicende di Abraham Van Helsing, interpretato da Titus Welliver, che vive con i due figli e la moglie Mina, interpretata da Joceline Donahue.
Un elemento distintivo dell’opera è l’inserimento di Mina come personaggio centrale, contrariamente alle versioni più tradizionali dove appare marginale. Questa scelta permette di approfondire le dinamiche familiari e il processo evolutivo dei personaggi principali.
le caratteristiche principali del film
ambientazione e design del protagonista
L’ambientazione isolana nel deserto californiano conferisce al film un’atmosfera claustrofobica e surreale. Il design di Dracula trae ispirazione dall’immaginario dell’anime Berserk, più che dalle rappresentazioni classiche europee. Il conte viene mostrato come una silhouette imponente, alta oltre un metro rispetto ai personaggi principali, con testa calva e abbigliamento scuro, quasi monastico.
Il suo aspetto è stato ideato anche grazie a influenze non convenzionali: uno spunto importante deriva dalla figura del death god nella serie anime sopra citata, rappresentata come una sagoma oscura che incute timore senza rivelare troppo dettagli.
approccio narrativo e temi trattati
il ruolo della paura e della verità nascosta
Nella narrazione si pone l’accento sull’aspetto psicologico piuttosto che sulla mitologia vampiresca tradizionale. Kermani sottolinea come il vero orrore risieda nel fatto che Van Helsing si sia trasformato in una sorta di serial killer guidato dalla paura irrisolta nei confronti dell’ignoto. La presenza del vampiro diventa quindi una metafora delle paure interiori più profonde.
Sempre secondo la regista, non ci sono veri vampiri nel film; il mostro esiste solo nella mente dei personaggi e nelle loro paure collettive. Questo approccio permette anche di esplorare la relazione tra i membri della famiglia Van Helsing sotto una luce più umana e meno sovrannaturale.
l’inserimento di mina nella trama
perché mina rende la storia più complessa
L’introduzione del personaggio di Mina (già deceduta prima degli eventi) rappresenta uno dei cambiamenti più significativi rispetto alla fonte originale. La decisione nasce dal desiderio di mostrare l’intera unità familiare sin dall’inizio, evidenziando le tensioni tra i membri.
Inoltre, questa scelta apre nuovi orizzonti narrativi: Mina viene rappresentata come una donna matura coinvolta in questa vicenda 18 anni dopo il suo decesso apparente.
La sua presenza arricchisce il rapporto tra Max (interpretato da Brady Hepner) ed Abraham ed evidenzia le sfumature emotive dei protagonisti.
dettagli sulla creazione del personaggio principale
ispirazioni per l’aspetto visivo di dracula
Kermani ha tratto ispirazione anche dal mondo delle serie anime – in particolare dalla figura silenziosa del death god in Berserk. Ha disegnato Dracula come un’entità molto minimalista: alto, calvo e vestito con abiti semplici ma inquietanti.
La scelta estetica mira a rendere il personaggio enigmatico ed evocativo dal punto di vista visivo.
Per quanto riguarda l’attore incaricato della sua interpretazione, l’ispirazione principale deriva dall’amico Forrest McClain: alto, pallido e senza capelli – caratteristiche che hanno influenzato direttamente il concept artistico.
ringraziamenti alla collaborazione creativa
Kermani ha espresso grande soddisfazione per la libertà creativa concessale da Joe Hill durante lo sviluppo dello script. L’autore ha accolto favorevolmente le sue scelte narrative e tematiche permettendole così di modellare la storia secondo la propria visione artistica.
Il risultato finale combina elementi horror classici con atmosfere moderne tese all’esplorazione psicologica dei protagonisti.
cast principale de Abraham’s Boys: A Dracula Story
- Titus Welliver
- Joceline Donahue
- Brady Hepner
- Judah Mackey
L’opera è ora disponibile nelle sale cinematografiche dal 11 luglio 2025 con una durata complessiva di 89 minuti.
Personaggi principali:
- Titus Welliver nei panni di Abraham Van Helsing
- Joceline Donahue nel ruolo di Mina Van Helsing
- Brady Hepner interprete di Max
- Judah Mackey nei panni dei figli