28 anni dopo: un capolavoro che sfida il lato oscuro del franchise

La saga di 28 Days Later si prepara a tornare sul grande schermo con il nuovo capitolo 28 Years Later, previsto per la fine di giugno 2025. Questo ritorno promette un’immersione ancora più intensa nel mondo del Virus della Rabbia, caratterizzato da immagini disturbanti e scene di forte impatto visivo. La narrazione continuerà a esplorare le paure più profonde legate all’umanità e ai suoi limiti morali in situazioni estreme, mantenendo fede alla tradizione horror della serie.
le caratteristiche principali di 28 years later
il ritorno nel universo del virus della rabbia
28 Years Later riprende le atmosfere inquietanti delle pellicole precedenti, concentrandosi su immagini come torri ossee, maschere insanguinate e zombie emaciati che urlano. L’aspetto più inquietante della saga rimane la componente umana: le azioni depravate degli esseri umani sono spesso più spaventose dei mostri stessi. La scena nota come ‘the Mannequin’ rappresenta uno dei momenti più cupi e disturbanti dell’intera serie.
il momento più oscuro: ‘the Mannequin’
una terribile prova di sopravvivenza
Nell’universo di 28 Days Later, il momento definito come ‘the Mannequin’ si distingue per la sua crudezza psicologica. Selena, protagonista del fumetto sequel pubblicato da BOOM! Studios nel 2009, viene imprigionata in una gabbia con un cerchio rosso sul pavimento. Deve rimanere immobile tutto il tempo, come un manichino, per evitare di essere attaccata dagli infetti che cercano di raggiungerla da ogni direzione. Se si muove anche solo di un centimetro, verrà brutalmente uccisa.
la paura nella staticità
Questo episodio mette in evidenza come i zombie infuriati siano estremamente veloci e aggressivi, ma anche che il vero terrore deriva dalla stasi e dalla paura dell’immobilità, trasformando la tensione horror in una lotta contro se stessi. La scena sottolinea inoltre quanto l’orrore possa scaturire non solo dall’azione frenetica ma anche dal silenzio e dalla immobilità forzata.
l’evoluzione narrativa attraverso i media
dalla pellicola al fumetto: approfondimenti sulla storia di Selena
Dopo il film originale del 2002 diretto da Alex Garland, la saga ha proseguito con altri episodi tra cui il sequel cinematografico del 2007 intitolato 28 Weeks Later. Il fumetto successivo ha ampliato ulteriormente il racconto, seguendo le sorti di Selena mentre torna a Londra per sopravvivere ad altre orde di zombie e affrontare nuove minacce umane.
- Aaron Taylor-Johnson
- Ralph Fiennes
- Jodie Comer
il ruolo degli esseri umani nell’evoluzione del terrore
I protagonisti della paura: umani contro umani
Il lato più oscuro della serie riguarda sempre gli uomini stessi: nelle vicende narrate in entrambi i film e nei fumetti associati si evidenziano comportamenti autoritari, conflitti tra gruppi diversi e la corruzione che nasce sotto pressione estrema. La paura principale non è tanto il virus o gli zombie quanto l’instabilità sociale che ne deriva.
L’approccio realistico alla crisi permette alla saga di mantenere alta l’attenzione sul tema della fragilità morale dell’uomo in condizioni estreme. Con l’atteso debutto previsto per giugno prossimo, si prospetta un ulteriore capitolo ricco di azione e orrore psicologico.
- Danny Boyle (regista)
- Cillian Murphy (Jim)
- Naoimi Harris (Selina)