1917, significato e spiegazione del finale del film

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analisi dettagliata del finale di 1917: significato e interpretazioni

Il film 1917, diretto da Sam Mendes, si distingue per un approccio narrativo innovativo, caratterizzato dall’uso dello stile cinematografico in piano sequenza. Questo metodo rende la narrazione immersiva e coinvolgente, portando lo spettatore a vivere in modo più intenso le vicende dei protagonisti. Nonostante la trama sembri semplice, il finale rivela una complessità emotiva e simbolica che arricchisce l’intera opera.

la trama e il suo sviluppo nel finale di 1917

le ultime azioni di Schofield prima della conclusione

Nell’atto conclusivo del film, il soldato Will Schofield, interpretato da George MacKay, si trova a dover attraversare un campo di battaglia devastato per consegnare un messaggio cruciale al colonnello Mackenzie. La sua missione è fondamentale per evitare un attacco che potrebbe causare numerose vittime britanniche. Dopo aver superato trincee e zone di guerra, riesce a consegnare gli ordini corretti, salvando molte vite.

il ritorno alla pace e la scena simbolica degli alberi

L’ultima scena vede Schofield seduto in un prato, riprendendo una posizione simile a quella dell’inizio del film. Questa scelta stilistica sottolinea il ciclo infinito della guerra e la sensazione di vuoto lasciata dalla lotta. Gli alberi presenti nella scena rappresentano simbolicamente la resistenza della vita nonostante le devastazioni belliche: sono metafora di speranza e rinascita.

il significato delle rivelazioni sulla famiglia di Schofield

A differenza delle prime sequenze, dove l’identità familiare del protagonista rimane nascosta, nel finale viene mostrata una scena significativa: Schofield scatta una foto con una donna e due bambini, accompagnata dalla nota “Torna da noi”. Questa rivelazione aggiunge profondità all’arco narrativo del personaggio, evidenziando come il desiderio di tornare dalla propria famiglia sia il motore principale delle sue azioni.

l’impatto emotivo della scoperta sulla famiglia

  • Schofield: uomo segnato dal dolore per aver perso Blake e consapevole del rischio continuo.
  • Blake: eroe caduto che ha sacrificato tutto per salvare altri.
  • Sfida morale: tra dovere verso la missione e amore familiare.

differenze tra realtà storica e narrativa cinematografica

Sebbene il film rappresenti con grande realismo le difficoltà della Prima Guerra Mondiale, alcune scelte narrative si distaccano dalla cronologia storica reale. La missione di Schofield avviene nel 6 aprile 1917, mentre la guerra prosegue ancora oltre i mesi successivi fino al novembre 1918. Questo dettaglio sottolinea come il film focalizzi sull’esperienza personale dei soldati piuttosto che sulla totalità degli eventi storici.

il messaggio profondo dietro il finale di 1917

L’opera si conclude con una riflessione sul senso della guerra stessa: nonostante i successi parziali come quello di fermare l’attacco imminente, questa vittoria temporanea evidenzia l’insensatezza del conflitto globale. La ripetizione dell’immagine iniziale – Schofield appoggiato all’albero – rappresenta simbolicamente l’eterno ciclo della violenza e della perdita umana.

dichiarazioni degli sceneggiatori sul finale del film

Nell’intervista con Collider, la co-sceneggiatrice Krysty Wilson-Cairns ha spiegato come le scelte narrative siano state guidate dal desiderio di autenticità. La decisione di mostrare la famiglia solo alla fine deriva dall’intento realistico: in un contesto bellico intenso come quello descritto nel film, è improbabile che i personaggi parlino subito dei propri affetti più cari. La scena finale vuole invece rappresentare quel momento di calma dopo l’orrore bellico in cui emerge tutta la sofferenza nascosta dei protagonisti.

svolgimento emotivo ed evoluzione del personaggio principale

  • Nell’inizio del film Schofield appare distante dagli orrori; nella parte centrale diventa più simile a Blake, assumendo maggiore coraggio e determinazione.
  • Dopo aver perso Blake durante la missione, Schofield mostra un senso più forte del dovere verso la sua famiglia immaginaria o reale.
  • L’evoluzione psicologica è evidente anche nella scena in cui lascia la donna francese con il bambino: questo gesto diventa ancor più toccante sapendo che lui stesso ha figli a casa.

conclusione: tra realtà storica e simbolismo nel finale di 1917

I dettagli narrativi ed estetici scelti da Mendes contribuiscono a rendere 1917 un’opera potente sotto molti aspetti. Il parallelo tra l’inizio e la fine rafforza l’idea dell’inutilità totale delle guerre mondiali: nonostante gli sforzi individuali come quelli di Schofield possano sembrare vittorie personali o momentanee salvezze collettive, essi si inseriscono in un contesto storico dove le perdite umane sono immense e continue. Il film trasmette così un messaggio universale sulla natura insensata dei conflitti armati moderni.

Personaggi principali:

  • Will Schofield:– Interpretato da George MacKay;- Protagonista centrale;- Rappresenta l’uomo comune chiamato all’estremo sacrificio;

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