wake up dead man recensione: il mistero di knives out e il declino della saga di rian johnson

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Il franchise Knives Out si è ampliato nel corso degli ultimi tre film, introducendo nuovi elementi e tematiche. La pellicola Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, presentata recentemente, si distingue per un tono più oscuro rispetto ai capitoli precedenti, concentrandosi su temi religiosi e sulle dinamiche tra due sacerdoti con background molto diversi. Questo aggiunge una nuova sfumatura alla narrazione, mantenendo comunque il filo conduttore centrato sulla greed e sui meccanismi di potere.»

l’ispirazione e le atmosfere della pellicola

Il film si ispira ai misteri di G.K. Chesterton e si allontana dai modelli classici di Agatha Christie, adottando uno stile più orientato verso le atmosfere dark di Edgar Allan Poe. La narrazione si delinea come più riflessiva, con un focus su religione, potere e denaro, anche se alcune parti risultano meno coinvolgenti rispetto ai precedenti capitoli.

le tematiche principali

Il film si concentra sul contrasto tra fede e avidità, analizzando come le persone abusino di questi aspetti per ottenere vantaggi personali. La rappresentazione della fede risulta più sottile, con il personaggio di Father Jud (interpretato da Josh O’Connor) che incarna una sincerità spirituale molto apprezzabile. La sua integrità si distingue in un contesto più cinico, aggiungendo un elemento di autentico sentimento religioso.

la caratterizzazione dei personaggi

Il cast comprende una serie di figure con motivazioni poco approfondite, riducendo la complessità delle relazioni tra loro. La relazione tra Benoit Blanc, interpretato da Daniel Craig, e il Padre Jud rappresenta uno dei segmenti più riusciti. La loro collaborazione si basa su un forte contrasto di prospettive, creando dinamiche molto coinvolgenti. Al contrario, molti altri personaggi, come Geraldine (Mila Kunis), Kerry Washington, Jeremy Renner e Andrew Scott, risultano poco sviluppati, con motivazioni poco chiare o semplicemente funzionali alla trama.

l’approccio narrativo e lo stile

Nonostante alcuni momenti divertenti e una buona dose di suspense, il film presenta parecchi cali di ritmo, con scene che risultano meno incisive rispetto ai capitoli precedenti. La presenza di battute pungenti e situazioni ingegnose è meno costante, portando a una sensazione di perdita di smalto nella saga. Il film riesce a conservare alcuni aspetti di charme e a offrire spunti di riflessione su temi quali potere e fede.

il rapporto tra Blanc e il padre Jud

Il legame tra Benoit Blanc e Father Jud resta uno degli aspetti più interessanti del film. La loro interazione si caratterizza per un reciproco rispetto, con Blanc che si mostra più riservato a causa del mancato interesse verso le tematiche religiose e una certa sfumatura di disagio. La chimica tra gli interpreti, in particolare tra Daniel Craig e Josh O’Connor, dà vita a scene coerenti e ben interpretate, elevando i momenti del film.

personaggi e interpreti principali

  • Daniel Craig nei panni di Benoit Blanc
  • Josh O’Connor nel ruolo di Father Jud
  • Mila Kunis nel ruolo di Geraldine
  • Kerry Washington
  • Jeremy Renner
  • Andrew Scott
  • Glenn Close
  • Kathryn Hahn

Il film ha debuttato in concorso al Toronto International Film Festival del 2025 e sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 26 novembre 2025, con successiva disponibilità sulla piattaforma streaming dal 12 dicembre. È una produzione che, pur mantenendo alcuni richiami alla saga originale, si distingue per un tono più riflessivo e meno dinamico, offrendo comunque un intreccio intrigante e personaggi dal forte impatto emotivo.

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