Toy Story 2: la scena censurata che ha fatto discutere a vent’anni dal film e il legame con il movimento Me Too

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Il mondo dell’animazione è in continua evoluzione e, a volte, anche i film che sembrano iconici possono subire dei cambiamenti significativi. Un esempio rilevante è rappresentato dal film Toy Story 2, un grande classico di Disney e Pixar, che ha recentemente visto l’eliminazione di una scena controversa, risalente a venti anni fa.

modifiche a una scena post-credit

La scena in questione riguarda Stinky Pete, il cercatore d’oro che si rivela il nemico del protagonista Woody. Nel periodo in cui il film fu realizzato, Pixar era nota per inserire delle gag all’interno dei titoli di coda, conosciute come finti reel di blooper. Tali sequenze presentavano momenti comici, dando l’impressione di assistere a un dietro le quinte, dove i personaggi animati si comportano come se fossero attori in un film reale.

il contenuto della scena rimossa

In una di queste gag, i personaggi Woody, Jessie e Bullseye scoprono che Stinky Pete, ancora nella sua scatola, sta interagendo con due Barbie. Il dialogo insinuante di Pete, in cui propone un ruolo nella pellicola Toy Story 3, viene interpretato in modo ambiguo e allusivo.

La battuta di Stinky Pete, che fa riferimento alla possibilità di ricevere favori sessuali in cambio di opportunità lavorative, è divenuta inaccettabile a seguito del movimento Me Too. Tale approccio, identificato come casting couch, ha suscitato molte polemiche nel contesto odierno, in particolare dopo le accuse rivolte a figure importanti dell’industria cinematografica, come Harvey Weinstein.

la rimozione della scena

Nel 2019, con l’uscita della prima edizione in Blu-Ray di Toy Story 2, la scena è stata ufficialmente eliminata. Questo cambiamento ha fatto sì che non fosse più visibile su Disney+ e nelle edizioni home video successive. Attualmente, è possibile rintracciarla solamente se si possiede una copia del DVD originale.

considerazioni finali

L’effetto che tali modifiche possano avere sul pubblico e sulla critica è particolarmente significativo, poiché evidenzia come le normative etiche e le sensibilità culturali si evolvano nel tempo. La rimozione di scene come quella di Toy Story 2 rappresenta una risposta diretta alle richieste di cambiamento all’interno dell’industria cinematografica.

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