Terza studio si unisce a disney e warner bros nella lotta legale sull’intelligenza artificiale

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l’intensificarsi della battaglia legale nel settore dell’intrattenimento contro i contenuti generati dall’intelligenza artificiale

Il settore cinematografico e televisivo sta assistendo a un crescente fronte di opposizione nei confronti delle piattaforme di intelligenza artificiale, con alcune tra le più importanti case di produzione che hanno intrapreso azioni legali per tutelare la propria proprietà intellettuale. Questa tendenza si è rafforzata con l’ingresso ufficiale di un nuovo studio in una disputa già avviata, evidenziando l’attenzione degli studi verso le implicazioni legali e commerciali dell’utilizzo dell’IA nella creazione di contenuti.

le cause contro le piattaforme di generazione immagini e video basate sull’ia

le accuse rivolte a midjourney da parte dei colossi hollywoodiani

All’inizio del 2025, Disney e Universal hanno presentato una causa congiunta contro Midjourney, una piattaforma leader nel settore della generazione automatica di immagini tramite intelligenza artificiale. Le accuse principali riguardano violazioni massicce del copyright, poiché gli utenti possono creare immagini e video molto realistici che raffigurano personaggi protetti da diritti d’autore, come Topolino, senza il consenso delle case produttrici.

I produttori sostengono che Midjourney abbia utilizzato materiale coperto da copyright per addestrare il proprio algoritmo, creando così un’attività potenzialmente illegale. La situazione si è aggravata con il lancio di nuove funzionalità dedicate alla generazione di video e a uno stream continuo 24/7, alimentando preoccupazioni riguardo alla concorrenza diretta con i contenuti tradizionali dell’intrattenimento.

la nuova causa promossa da warner bros. discovery

Successivamente, anche Warner Bros. Discovery ha deciso di agire legalmente contro Midjourney, diventando così il terzo studio coinvolto in questa controversia. La denuncia presentata rivela che la piattaforma utilizza intenzionalmente proprietà intellettuali iconiche — quali Superman, Batman, Bugs Bunny, Daffy Duck e Tom e Jerry — senza autorizzazione. Warner Bros. chiede un risarcimento danni e un’ingiunzione per bloccare ulteriori violazioni.

L’accusa principale è che Midjourney distribuisca proprietà protette come se fossero proprie, senza alcun consenso o licenza ufficiale.

Dopo aver inizialmente escluso l’intervento legale in questa fase, Warner Bros. ha deciso di aderire alle cause già avviate dopo il lancio delle nuove funzioni video e dello streaming continuo della piattaforma.

implicazioni della causa della warner bros. per il futuro dell’industria audiovisiva

L’ingresso di Warner Bros., insieme a Disney e Universal, rappresenta un segnale forte sulla volontà dell’industria dell’intrattenimento di difendere rigorosamente i propri diritti contro l’espansione incontrollata delle tecnologie IA. Si tratta di una strategia condivisa volta ad imporre limiti chiari all’utilizzo dei contenuti protetti da copyright nelle piattaforme emergenti.

Sempre più studios manifestano preoccupazione riguardo alle aree in cui si mescolano parodia, fan art e pirateria digitale, specialmente nell’ambito della generazione automatica di contenuti video. Con l’aumento delle capacità tecnologiche delle piattaforme come Midjourney, cresce anche il rischio che si sviluppino pratiche illegali o non regolamentate che potrebbero minacciare la tutela dei diritti artistici ed economici degli studi cinematografici.

personaggi coinvolti nella controversia legale

  • Disney (congiuntamente a Universal)
  • Warner Bros. Discovery
  • Membri del team legale rappresentanti degli studi coinvolti
  • Sviluppatori della piattaforma Midjourney
  • Cittadini utenti delle piattaforme IA impegnati nella creazione dei contenuti digitali

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