Star wars: cosa è andato storto in l’ascensione di skywalker

Il film Star Wars: The Rise of Skywalker rappresenta uno degli episodi più criticati della saga, suscitando numerose controversie tra fan e critici. La sua ricezione negativa deriva da molteplici fattori che hanno compromesso la coerenza narrativa e l’armonia complessiva del progetto. In questo approfondimento si analizzano le cause principali di questa insoddisfazione, evidenziando le decisioni strategiche e creative che hanno influenzato il risultato finale.
assenza di un piano strutturato per la trilogia sequel
una pianificazione superficiale e frettolosa
Uno dei principali problemi riscontrati in The Rise of Skywalker riguarda la mancanza di una strategia a lungo termine durante lo sviluppo della trilogia sequel. A differenza delle precedenti saghe, questa serie di film non ha mai avuto un arco narrativo ben definito fin dall’inizio. La produzione ha mostrato segni di improvvisazione, con cambiamenti frequenti rispetto alle idee originali.
George Lucas stesso aveva considerato variazioni significative rispetto alla versione definitiva, come la sopravvivenza di Padmé o altre deviazioni dalla trama stabilita. La tradizione del franchise dimostra che i capitoli successivi spesso sono nati senza un progetto dettagliato, ma questa mancanza si è fatta sentire in modo particolare nella sequenza finale.
problemi legati alla gestione della storyline di Rey
L’incertezza sull’origine del personaggio principale
Un esempio emblematico della carenza di pianificazione riguarda la storia di Rey. Nel primo episodio, The Force Awakens, il suo passato rimane avvolto nel mistero, generando grande curiosità tra gli spettatori. Fino a The Rise of Skywalker, non era chiaro quale fosse l’identità dei suoi genitori.
La rivelazione finale sulla discendenza di Rey – collegata a Palpatine – appare come una soluzione tardiva e poco coerente con quanto lasciato intuire nei film precedenti. Questa mancanza di chiarezza ha contribuito a rendere la narrazione frammentaria e poco convincente.
difficoltà derivanti dalla gestione delle figure iconiche
L’impatto della perdita dell’attrice Carrie Fisher
Tra gli ostacoli più difficili affrontati nella realizzazione del film si annovera il decesso dell’attrice Carrie Fisher, interprete della Principessa Leia. La sua scomparsa prima delle riprese ha imposto soluzioni alternative per integrare il personaggio nella trama.
Per ovviare all’assenza fisica dell’attrice sono state utilizzate vecchie scene e tecniche digitali che hanno generato effetti inquietanti noti come “effetto valle inquietante”. Questo approccio ha reso alcune scene disturbanti e poco naturali, influendo negativamente sulla percezione complessiva del film.
decisioni discutibili nelle scelte narrative
Polemiche sul ritorno dell’Imperatore Palpatine
Sul ritorno dell’antagonista Palpatine si concentrano molte delle critiche rivolte al film. Sebbene ci siano elementi tratti dal canone Legends riguardanti questa figura, l’introduzione nel contesto dei nuovi episodi appare forzata e priva di una logica interna convincente.
Diversi segnali indicano che questa scelta sia stata principalmente frutto di decisioni prese da J.J. Abrams piuttosto che da una visione coerente dell’intera saga. La frase “In qualche modo Palpatine è tornato”, pronunciata da Poe Dameron, è diventata simbolo del problema: un espediente narrativo poco credibile inserito solo per motivi commerciali.
I tempi stretti hanno compromesso la qualità del prodotto finale
Sviluppo affrettato e pressioni produttive
L’intera produzione di The Rise of Skywalker è stata caratterizzata da una tempistica estremamente serrata. Dopo l’abbandono dello sceneggiatore Colin Trevorrow nel settembre del 2017, il film è stato spostato da maggio a dicembre dello stesso anno senza un adeguato margine temporale per perfezionare il lavoro.
A ciò si aggiunge la pressione esercitata dai ritmi intensivi imposti dalla produzione: secondo le testimonianze degli addetti ai lavori, anche le fasi finali sono state condotte sotto stress notevole, con conseguenze sulla qualità narrativa ed estetica del prodotto finito.
influenza delle decisioni manageriali sulla direzione artistica
L’effetto delle scelte aziendali sui contenuti creativi
Nell’ambito degli aspetti gestionali si evidenzia come le direttive provenienti dalla Disney abbiano influito sulle scelte creative finali. Il desiderio di rispettare le date previste ha portato ad adottare soluzioni rapide e meno ponderate rispetto alle potenzialità artistiche del franchise.
gli attori coinvolti nel progetto e i loro ruoli principali
- Daisy Ridley: protagonista nei panni di Rey;
- Kelly Marie Tran: interprete di Rose Tico;
- John Boyega: nei panni di Finn;
- Carrie Fisher: Principessa Leia (postuma tramite utilizzo di materiale preesistente);
- Billy Dee Williams: Lando Calrissian;
- Iain McDiarmid: interpretazione dell’Imperatore Palpatine;
- Anche altri membri importanti includono: