Serie tv di guerra sottovalutate da scoprire

Il panorama delle produzioni televisive dedicate alla guerra si estende su un ampio spettro di periodi storici e contesti militari, offrendo storie che spaziano dai conflitti antichi alle guerre moderne. Nonostante i grandi successi come Band of Brothers e The Pacific, numerose serie meno note meritano attenzione per la loro capacità di rappresentare aspetti profondamente umani e realistici del conflitto armato.
Serie TV sulla guerra poco conosciute ma di grande valore
six (2017-2018)
Six è un dramma militare intenso che segue le operazioni della squadra Navy SEAL Team Six. Con un cast guidato da Walton Goggins, il serial combina autenticità militare con narrazioni coinvolgenti, approfondendo anche le sfide personali e familiari dei protagonisti. La serie si distingue per il suo equilibrio tra scene di combattimento tese e momenti di introspezione emotiva, mostrando come le missioni all’estero influiscano anche sulla vita domestica. Con solo due stagioni, rappresenta una delle più autentiche e sottovalutate rappresentazioni della moderna guerra asimmetrica.
gallipoli (2015)
Gallipoli è una miniserie australiana che ricostruisce la campagna di WW1 attraverso gli occhi dei soldati ANZAC, in particolare del giovane Tolly Johnson interpretato da Kodi Smit-McPhee. La produzione si caratterizza per la sua rappresentazione cruda della guerra di trincea, mettendo in evidenza sia il senso dell’eroismo sia la tragicità del disastro militare. La narrazione si focalizza sui vissuti personali dei soldati, evidenziando momenti di solidarietà, paura e disillusione che vanno oltre le semplici lezioni storiche.
bluestone 42 (2013-2015)
Bluestone 42 propone una prospettiva diversa sul conflitto moderno attraverso una satira britannica ambientata in Afghanistan. La serie segue un’unità di artificieri impegnata nella lotta contro ordigni esplosivi improvvisati, con un tono che mescola humor nero a situazioni ad alto rischio. La scrittura acuta consente di affrontare gli aspetti più assurdi della guerra senza sminuirne la gravità, dimostrando come l’umorismo possa essere uno strumento di sopravvivenza in ambienti estremi. Questo approccio rende la serie unica nel suo genere e molto apprezzata dagli amanti delle narrazioni realistiche ma anche ironiche.
foyle’s war (2002-2015)
Foyle’s War, creata dall’autore Anthony Horowitz, combina il genere poliziesco con il contesto storico della Seconda Guerra Mondiale. Con Michael Kitchen nel ruolo del detective Christopher Foyle, la serie indaga sui crimini sul fronte interno inglese, intrecciando casi quotidiani con tematiche legate allo spionaggio, al contrabbando e alle implicazioni morali del periodo bellico. La produzione si distingue per l’accuratezza storica e per l’approfondimento psicologico dei personaggi, offrendo uno sguardo intimo sugli effetti sociali della guerra.
no man’s land (2020-2025)
No Man’s Land racconta il percorso di Antoine Félix Moati in Siria durante il conflitto civile siriano. Alla ricerca della sorella, Antoine si trova coinvolto nelle battaglie tra forze kurde anti-ISIS e milizie jihadiste. La serie si distingue per il suo approccio multilanguage e per l’attenzione rivolta alle unità curde delle YPJ/YPJ femminili, offrendo uno sguardo originale sulle dinamiche contemporanee di guerra asimmetrica. Il racconto mette in risalto non solo gli aspetti bellici ma anche i temi culturali e umanitari legati alla resistenza civica e al sacrificio personale.
serie storiche e politiche sulla guerra
turn: washington’s spies (2014-2017)
Turn, prodotta da AMC, narra le vicende dell’organizzazione segreta Culper Ring durante la Rivoluzione Americana. Con Jamie Bell nel ruolo principale di Abe Woodhull, questa serie mette in scena le attività d’intelligence clandestine tra intrighi politici ed etica morale complessa. Si concentra sulle operazioni segrete piuttosto che sui combattimenti aperti, offrendo uno sguardo innovativo sulla guerra rivoluzionaria dal punto di vista dello spionaggio.
a small light (2023)
A Small Light, centrato sulla figura di Miep Gies interpretata da Bel Powley, ripercorre i momenti cruciali dell’Olocausto a partire dalla Resistenza olandese contro i nazisti. La narrazione si focalizza sul coraggio quotidiano degli individui comuni impegnati a salvare vite umane sotto condizioni estreme. Questa produzione mette in luce le battaglie silenziose ma fondamentali condotte lontano dai teatri bellici tradizionali.
Sono presenti nelle produzioni citate attori come:
- Walton Goggins
- Kodi Smit-McPhee
- Mickey Kitchen
- Jamie Bell
- Bel Powley
- Sergio Castellitto
- Nicholas Hoult
- Lacey Turner
- Michelle Keegan
- Toby Jones
- Cillian Murphy strong >
Queste serie rappresentano esempi significativi di come il medium televisivo possa approfondire molteplici aspetti delle guerre passate e presenti con realismo ed empatia.