Serie tv che avrebbero dovuto avere successo ma hanno deluso

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Nel panorama televisivo, molte produzioni si sono affermate come veri e propri successi, mentre altre hanno sorpreso positivamente il pubblico o, al contrario, sono fallite nonostante aspettative elevate. La riuscita di una serie TV dipende da molteplici fattori, tra cui budget considerevoli, concept innovativi, registi e produttori di fama e un cast di alto livello. Anche con tutte queste premesse favorevoli, alcuni show si sono rivelati insuccessi clamorosi.

le cause principali del fallimento delle serie tv

criticità nella produzione e nel contenuto

Uno dei motivi più ricorrenti è rappresentato da costi di produzione troppo elevati rispetto ai risultati ottenuti. Se la storyline o i personaggi non vengono sviluppati in modo convincente o se la sceneggiatura presenta lacune significative, l’intera serie rischia di perdere appeal. Anche le critiche negative possono influenzare fortemente l’andamento degli ascolti e portare alla cancellazione precoce.

problemi di ricezione critica e pubblico

Spesso un progetto viene bocciato dai critici o non riesce a catturare l’interesse del pubblico sin dall’inizio. Questo può essere dovuto a scelte narrative discutibili o a una gestione poco efficace della promozione. In alcuni casi, anche le aspettative create prima del debutto risultano troppo elevate rispetto alla qualità effettiva dello spettacolo.

serie tv che hanno deluso le aspettative

10. girlboss (2017)

Girlboss, trasmessa da Netflix nel 2017, era basata sull’autobiografia di Sophia Amoruso, fondatrice di Nasty Gal. Nonostante il grande hype iniziale legato alla produzione originale Netflix e al coinvolgimento di Kay Cannon come creatrice, lo show ha ricevuto recensioni molto negative. I critici hanno giudicato il personaggio principale poco empatico e il messaggio trasmesso tossico.
La serie seguiva le vicende di Sophia Marlowe (Britt Robertson), giovane appassionata di moda che decideva di avviare un proprio brand. La cattiva ricezione critica insieme alle difficoltà finanziarie reali del marchio Nasty Gal hanno portato alla cancellazione dopo una sola stagione composta da 13 episodi.

9. hemlock grove (2013-2015)

Hemlock Grove, tra le prime produzioni originali Netflix ispirate a un romanzo di Brian McGreevy, ambientata in una cittadina immaginaria della Pennsylvania governata dalla famiglia Godfrey, ha avuto scarso successo sin dal suo debutto. Con protagonisti Famke Janssen e Bill Skarsgård nei ruoli principali, la serie trattava tematiche sovrannaturali legate a vampiri ed esseri misteriosi.
Purtroppo la trama risultava disordinata e poco coinvolgente; anche con la presenza di Eli Roth come produttore esecutivo e regista del primo episodio, lo spettacolo ha mostrato limiti evidenti che ne hanno compromesso il gradimento complessivo.

8. terra nova (2011)

Il fallimento della serie “Terra Nova”

Creata da Kelly Marcel e Craig Silverstein con Steven Spielberg come produttore esecutivo, “Terra Nova” è ambientata nel futuro prossimo in un mondo devastato dall’inquinamento e sovrappopolazione. La narrazione segue la famiglia Shannon inviata a colonizzare il passato preistorico circa ottantacinque milioni di anni fa.

Nonostante l’ambizione elevata e i grandi investimenti necessari per realizzarla – considerando gli effetti speciali richiesti – la serie è stata cancellata dopo appena una stagione a causa dei bassi ascolti e delle trame poco coinvolgenti che non sono riuscite a mantenere vivo l’interesse degli spettatori.

7. limitless (2015)

“Limitless”: dal film alla serie tv senza successo

Dopo il thriller sci-fi del 2011 interpretato da Bradley Cooper, nel 2015 è arrivato un adattamento televisivo che seguiva le vicende di Brian Finch (Jake McDorman), giovane scrittore alle prese con la droga NZT per aiutare l’FBI nelle indagini criminali.

Sebbene fosse più divertente rispetto al film originale grazie all’umorismo inserito nella narrazione, lo show ha sofferto della scarsa audience: questo ha determinato la sua breve durata su schermo con solo una stagione trasmessa.

6. vinyl (2016)

“Vinyl”: talento ma poca fortuna per questa produzione HBO Max

Creato da Mick Jagger, Martin Scorsese , Rich Cohen e Terence Winter , “Vinyl” esplorava il mondo musicale degli anni ’70 a New York in piena transizione tra rock classico e nuove tendenze come punk ed hip-hop.

Sebbene avesse tutte le carte in regola per diventare un cult – grazie ai nomi illustri coinvolti – lo show si è rivelato troppo discontinuo: criticato per essere prevedibile ed lento, è stato cancellato dopo una sola stagione nonostante fosse stato rinnovato inizialmente per un secondo ciclo produttivo.

5. willow (2022)

Il ritorno televisivo del classico “Willow”

Lanciata nel 2022 da Disney+, questa serie sequel dell’omonimo film fantasy degli anni ’80 vede Warwick Davis protagonista nei panni dell’eroe Willow Ufgood mentre guida un gruppo in missione per salvare il fratello gemello della principessa Kit Tantalos dai nemici interni ed esterni.

Purtroppo questa produzione è stata rimossa dalla piattaforma durante una vasta operazione di tagli sui contenuti streaming effettuata dalla stessa Disney+, lasciando così impossibile seguirla online.L’insuccesso deriva principalmente dalla strategia commerciale aziendale più che dalla qualità narrativa stessa.

4. freaks and geeks (1999)

Un cult mancato tra i teen drama degli anni ’90

Freaks and Geeks, creata da Paul Feig sotto contratto NBC/Universal , avrebbe dovuto essere uno dei successi più duraturi ma fu cancellata dopo appena una stagione perché non riuscì ad ottenere abbastanza ascolti.
La storia seguiva due fratelli adolescenti Lindsay (Linda Cardellini) e Sam Weir (John Francis Daley) intenti ad affrontare le sfide della scuola superiore suburbana negli anni ’80.

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I problemi principali furono legati a scelte sbagliate nella programmazione televisiva ed alle visioni contrastanti tra i creatori ed i dirigenti della rete NBC; ciò impedì allo show di ottenere quel successo meritato fin dall’inizio.

3. cowboy bebop (2021)

L’adattamento live action che tradì le aspettative

Nell’anno del suo debutto sulla piattaforma Netflix ,Cowboy Bebop – versione live-action dell’anime culto – si presentò come uno dei progetti più attesi ma risultò molto distante dallo stile originale .
La trama vedeva Spike Spiegel interpretato da John Cho insieme ad altri cacciatori di taglie impegnati nell’esplorazione dello spazio tra pianeti diversi ; Molti fan storici non apprezzarono alcune scelte stilistiche né fedeltà alla fonte anime,
portando Netflix ad annunciare la cancellazione meno di un mese dal lancio ufficiale per bassissimi numeri d’ascolto.

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