Nuove rivelazioni su dragon trainer risolvono la polemica sul casting di astrid

Il remake in live-action di How to Train Your Dragon sta attirando molta attenzione, non solo per la fedeltà alla trama originale, ma anche per le scelte di casting e le novità introdotte nel racconto. Questo articolo analizza i dettagli più rilevanti riguardanti l’approccio al film, con particolare attenzione alle questioni di diversità culturale e alle modifiche rispetto alla versione animata.
l’importanza della fedeltà al materiale originale nel remake in live-action
coinvolgimento di dean deblois e impatti sulla fedeltà
Il progetto del nuovo How to Train Your Dragon in forma cinematografica si distingue per la partecipazione diretta di Dean DeBlois, regista dei tre film originali. La sua presenza garantisce che il remake sia estremamente fedele alla narrazione iniziale, rispettando le caratteristiche principali e l’atmosfera del lungometraggio animato. La scelta di mantenere questa coerenza ha contribuito a ricevere recensioni positive, con un punteggio di 8 su 10 da parte di critici come Sarah Moran.
diversità culturale e rappresentazione nel remake
la gestione della diversità nella trama
Nel corso della narrazione del remake, viene sottolineato come la tribù vichinga di Berk sia composta da membri provenienti da diverse parti del mondo. Durante un momento chiave, il leader Stoick afferma che molti Vikings hanno viaggiato lungo rotte commerciali come la Via della Seta, incontrando culture differenti. Questa introduzione permette di giustificare la presenza di personaggi con origini etniche diverse rispetto a quella tradizionale dei Vikings bianchi dell’animazione.
rilevanza della diversità per la storia fantasy
DeBlois ha chiarito che How to Train Your Dragon è principalmente una storia fantastica, ispirata dalla mitologia vichinga ma arricchita da elementi magici e creature straordinarie. La rappresentanza etnica varia tra i personaggi si inserisce perfettamente in questa cornice, rafforzando l’idea che il mondo narrato non deve essere necessariamente storico o realistico.
risoluzione delle critiche sul casting di astrid
nuove prospettive sulla razzializzazione del personaggio
Dopo le prime reazioni contrastanti riguardo alla scelta dell’attrice Nico Parker per interpretare Astrid — una giovane vichinga dai capelli biondi nel film originale — il film introduce elementi che rendono questa decisione più coerente con il contesto narrativo. In scena, viene mostrata una tribù molto più eterogenea rispetto all’animazione, eliminando così ogni dubbio sulla rappresentatività del personaggio.
il contributo di dean deblois al rinnovamento del lore
Dean DeBlois ha spiegato come la diversità etnica tra i Vikings sia supportata dall’intera mitologia del franchise: i Vikings avevano già viaggiato attraverso territori lontani e interagito con molte culture diverse. Questa narrativa amplia l’universo fantasy e permette ai fan di accettare senza riserve le nuove interpretazioni dei personaggi.
- Mason Thames – Hiccup Horrendous Haddock III
- Nico Parker – Astrid (interprete)