Marvel studios chiarisce la pausa sui nuovi show della mcu

Scritto da Gennaro Marchesi
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La recente pausa nella produzione di diversi programmi televisivi legati al Marvel Cinematic Universe (MCU) ha suscitato preoccupazioni tra i fan. Brad Winderbaum, a capo della sezione Streaming, Televisione e Animazione di Marvel Studios, ha fornito chiarimenti sulle ragioni di questa decisione.

interruzione dei programmi tv dell’mcu

Marvel Studios ha messo in pausa la produzione di tre serie TV: Terror Inc., Nova, e Strange Academy. Queste produzioni avrebbero dovuto esplorare nuove storie all’interno dell’universo Marvel, con personaggi come Terror e Nova. In particolare, Strange Academy si sarebbe concentrata su apprendisti stregoni a Kamar-Taj, includendo probabilmente America Chavez, recentemente vista sotto la guida del Sorcerer Supreme Wong in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

dichiarazioni di brad winderbaum

Liam Crowley di ScreenRant ha interrogato Winderbaum riguardo alla sospensione indefinita di questi show. L’esecutivo ha affermato che non è intenzione del team “affrettarsi” nella realizzazione delle serie e che è fondamentale garantire una sostenibilità a lungo termine per ogni progetto. Ha sottolineato l’importanza dello sviluppo simultaneo di più contenuti:

Liam Crowley: “Ci sono piani più ampi per Marvel Television?”

Brad Winderbaum: “È molto importante per me sviluppare molte cose contemporaneamente… voglio assicurarmi che ci sia una motivazione valida per farlo.”

svolta verso la qualità nell’mcu

I commenti di Winderbaum si allineano con l’annuncio recente da parte di Disney riguardo a un approccio orientato alla “qualità rispetto alla quantità“. Questo cambiamento strategico potrebbe portare a una riduzione della frequenza delle uscite annuali, con un focus maggiore su progetti significativi piuttosto che su produzioni minori.

  • Terror Inc.
  • Nova
  • Strange Academy
  • Ameica Chavez (presumibilmente)
  • Sorcerer Supreme Wong (tutore)

Mentre il futuro delle serie rimane incerto, le parole di Winderbaum indicano un tentativo da parte dello studio di rimanere rilevante in un panorama mediatico in evoluzione.

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