Le 10 Cose Dei Primi 3 Film Dei Fantastici Quattro Che Hanno Comportato Un Eccellente Invecchiamento

Il franchise dei Fantastic Four ha attraversato una storia cinematografica complessa. I tre film principali che hanno adattato la famosa famiglia di supereroi Marvel offrono, nonostante le critiche, alcune caratteristiche meritevoli di attenzione. Con il grande atteso rilascio di Fantastic Four: First Steps, che segna la terza incarnazione della squadra in live-action, è interessante esaminare gli aspetti positivi dei precedenti film della Fox, che ben si distaccano dalle inevitabili aspettative generate dalla nuova pellicola.
10
Chris Evans nel ruolo di Human Torch
Tornato per un buon motivo
Una caratteristica intrigante dei film Fantastic Four dei primi anni 2000 è l’interpretazione di Chris Evans nel ruolo di Human Torch. Oggi, Evans è maggiormente riconosciuto per il suo ruolo di Captain America nell’MCU, estremamente distinto rispetto a Johnny Storm. Johnny è impulsivo, immaturo e spesso infastidisce il resto della squadra, in particolare The Thing.
9
Michael Chiklis come The Thing
Il personaggio più coinvolgente dei film originali
Un altro grande casting è quello di Michael Chiklis nel ruolo di Benjamin Grimm, a.k.a. The Thing. L’essere di Grimm è profondamente colpito dai poteri ottenuti dai raggi cosmici, trasformandosi in un mostro di roccia pressoché indistruttibile. Chiklis eccelle sia come umano che come The Thing, riuscendo a esprimere una forte gamma emotiva attraverso il pesante trucco.
8
Stan Lee come Willie Lumpkin
I cameo di Lee nelle prime pellicole
I cameo di Stan Lee, il leggendario creatore di Marvel, rappresentano sempre un elemento affettuoso nei film. Lee ha interpretato il personaggio di Willie Lumpkin, il postino dei Fantastic Four, in un piacevole richiamo per i fans. Willie Lumpkin è un personaggio reale dei fumetti, offrendo un legame tangibile tra i film e le origini cartacee del franchise.
7
Il Silver Surfer
La rappresentazione di un alieno complesso
Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer introduce Norrin Radd, conosciuto come Silver Surfer, un alieno che si trova in difficoltà a causa del pianeta divoratore Galactus. Nonostante alcuni errori di rappresentazione del cattivo, il film riesce a realizzare un’efficace interpretazione del Silver Surfer, il cui aspetto è arricchito dalla combinazione della voce di Laurence Fishburne e del lavoro del mimo Doug Jones.
6
I costumi blu originali
Eleganti, semplici e efficaci
I costumi indossati dai membri dei Fantastic Four nei primi due film risultano eccezionali. Le tute dei membri della squadra erano magnifiche, dimostrando una notevole aderenza al materiale originale, a differenza di altri film superhero che hanno mostrato costumi molto più complessi.
5
I meme “Say That Again”
Una ripetizione esilarante del film del 2015
Il film del 2015, nonostante i suoi difetti, ha generato un meme divertente dalla scena finale in cui tutto il team trova il proprio nome. La battuta “Say that again” di Reed Richards è diventata un elemento comico molto citato.
4
Il gimmick del trasferimento di potere
Un’aggiunta interessante ai poteri dei Fantastic Four
Nel film Rise of the Silver Surfer, Human Torch guadagna la capacità di copiare e scambiare poteri con i membri della squadra, portando a momenti creativi per il personaggio e nuovi sviluppi nelle dinamiche del team.
3
Elementi di Body Horror
Un inserimento interessante nel film di Josh Trank
Il film del 2015 ha esplorato elementi di body horror rendendo le abilità dei personaggi spaventosamente confuse. Le manifestazioni delle abilità, come quelle di Reed Richards e Johnny Storm, sono rese in modi inquietanti e sorprendenti, conferendo al film una nuova dimensione.
2
Inclusione di Alicia Masters
Un membro valido del cast di supporto
Alicia Masters, interpretata da Kerry Washington, offre un rapporto commovente con The Thing, riuscendo a superare le avversità legate all’aspetto fisico di Grimm. Questa relazione conferisce una profondità emotiva ai film, rendendoli più accessibili e umani.
1
Effetti pratici di The Thing
Ancora stupefacenti dopo 20 anni
L’aspetto di The Thing, creato con effetti pratici, ha permesso di rappresentare il personaggio in modo credibile. Il lavoro di effetti speciali su Michael Chiklis ha dimostrato di essere non solo fedele ai fumetti, ma anche realista, rendendo il personaggio estremamente significativo e empatico.