La crescita dello streaming e l’impatto sulla tv tradizionale

Negli ultimi anni, l’evoluzione del panorama televisivo ha portato a profonde trasformazioni nel processo di sviluppo e produzione delle serie. La tradizionale stagione dei pilot, una fase cruciale per la selezione dei nuovi programmi, sta progressivamente scomparendo, sostituita da un approccio più flessibile e meno dipendente da questa pratica consolidata. Questo cambiamento riflette le nuove esigenze del mercato e le strategie adottate dalle reti televisive nell’era dello streaming e delle crisi industriali.
la fine della stagione dei pilot nella tv generalista
una pratica in declino per molte emittenti
Storicamente, la stagione dei pilot rappresentava il momento clou nello sviluppo di nuovi show televisivi. Durante i mesi tra gennaio e aprile, gli sceneggiatori lavoravano intensamente alla creazione di script originali, mentre le produzioni pilota venivano girate in autunno. Alla primavera successiva si aveva una prima valutazione sulla possibilità di inserire le serie nel palinsesto stagionale con un ordine completo. Questa fase era considerata il vero banco di prova per il successo o il fallimento di un nuovo progetto.
Con il passare degli anni, però, questo modello ha iniziato a mostrare segni di cedimento. Le innovazioni tecnologiche e l’aumento dell’offerta di contenuti tramite piattaforme digitali hanno modificato radicalmente i processi produttivi. Oggi, molte reti preferiscono investire direttamente in ordini completi piuttosto che rischiare su pilot che potrebbero non essere approvati.
l’impatto della crisi industriale e delle nuove modalità di produzione
le conseguenze delle recenti crisi sul ciclo produttivo
L’anno 2023 ha segnato un punto di svolta significativo nel settore televisivo: lo sciopero congiunto tra WGA e SAG-AFTRA ha bloccato temporaneamente la produzione hollywoodiana. Di conseguenza, le reti hanno dovuto rivedere le proprie strategie adattandosi a una modalità di sviluppo dei contenuti attiva tutto l’anno, eliminando quasi del tutto la classica stagione dei pilot.
In questa nuova realtà, i network sono sempre più cauti nel finanziare progetti sperimentali; si preferisce puntare su produzioni già consolidate o su concept con elevata probabilità di successo immediato. La tendenza è quella di ridurre drasticamente il numero di pilot commissionati: se prima si arrivava a circa 60 ogni stagione, oggi si scende intorno ai 15 o meno.
la transizione verso ordini diretti e l’approccio conservativo delle reti
dalla selezione tramite pilot all’adozione immediata del full series order
Mentre in passato i network investivano considerevoli risorse nella realizzazione e valutazione dei pilot per poi decidere quali serie sviluppare ulteriormente, oggi questa prassi sta diventando sempre meno comune. Le produzioni vengono spesso ordinate direttamente come serie complete senza passare attraverso la fase pilota.
Questa evoluzione comporta una diminuzione significativa delle opportunità per nuovi talenti e idee innovative. Prima si commissionavano circa sessanta pilot per stagione; ora ne vengono richiesti solo pochi esemplari, concentrando gli investimenti su progetti ritenuti più sicuri dal punto di vista commerciale.
risultati della nuova strategia: successi limitati ma alcuni casi positivi
gli esempi di show che hanno avuto successo sotto il nuovo modello
Sebbene siano diminuiti drasticamente i pilot ordinati dai network, alcuni titoli sono riusciti a emergere come veri successi grazie al nuovo metodo distributivo. Programmi come High Potential, trasmesso da ABC, sono diventati hit inattesi partendo da concept innovativi ispirati a format internazionali ma capaci di distinguersi autonomamente.
Anche CBS’ Tracker, ha riscosso notevole interesse tra il pubblico ed è stato riconosciuto come esempio positivo del nuovo approccio produttivo.
I rischi e le prospettive future del mercato seriale televisivo
Cosa significa l’abbandono della stagione dei pilot per il settore tv tradizionale
L’eliminazione quasi totale della fase pilota implica che molti titoli senza un “valore aggiunto” evidente vengono trascurati dalle reti mainstream. La scelta si orienta verso prodotti più prevedibili e con maggior garanzia commerciale. Di conseguenza, molte produzioni innovative o ad alto rischio trovano difficoltà ad ottenere finanziamenti adeguati.
This shift indica una migrazione crescente degli investimenti verso lo streaming digitale dove le regole sono diverse e più permissive rispetto al passato. Per le emittenti tradizionali potrebbe rappresentare un futuro incerto se non riusciranno ad adattarsi alle nuove dinamiche del mercato audiovisivo globale.
- Nomi notabili:
- Elwood Reid – Showrunner della serie Tracker (2024)
- Ben H. Winters – Sceneggiatore principale della stessa produzione
- Hilary Weisman Graham – Co-sceneggiatrice dell’ultima stagione
- Aspettative future:
- – Riduzione drastica dei pilot ordinati annualmente dalle reti;
- – Maggiore attenzione verso produzioni già testate o con cast consolidato;
- – Trasferimento delle opportunità creative verso piattaforme streaming;