James gunn smentisce dettagli controversi su superman

il nuovo film di superman di james gunn: tra successo commerciale e polemiche politiche
Il recente debut del nuovo film dedicato a Superman, diretto da James Gunn, ha attirato grande attenzione sia per i risultati di incasso che per le discussioni che ne sono scaturite. Con un incasso superiore ai 220 milioni di dollari nel primo fine settimana mondiale, il film si distingue anche per un acceso dibattito pubblico e mediatico, principalmente legato alla sua interpretazione della trama e ai possibili riferimenti politici.
la trama e le interpretazioni politiche del film
una narrazione immaginaria con forti connotazioni politiche
La storyline ruota attorno a una guerra tra due nazioni inventate: Bovaria e Jarhanpur. La vicenda vede Bovaria, governata da un presidente con caratteristiche simili a quelle di Benjamin Netanyahu, invadere il paese più povero, Jarhanpur. I residenti di quest’ultimo tentano di difendersi con mezzi rudimentali contro carri armati e forze militari superiori. Questa rappresentazione ha portato molti spettatori e commentatori a interpretare il film come una metafora del conflitto tra Israele e Palestina.
reazioni dei commentatori e opinioni pubbliche
Hasan Piker, noto analista politico statunitense, ha affermato che il film rappresenta un attacco diretto allo Stato israeliano, definendolo come “due ore e dieci minuti di condanna verso Israele”. Secondo Piker, chi nega questa correlazione sta mentendo. D’altra parte, il conservatore Ben Shapiro ha respinto questa interpretazione sostenendo che la narrazione non riflette la realtà del conflitto mediorientale e che non presenta alcuna agenda politica.
sostenitori, critici e reazioni internazionali al film
I titoli della stampa internazionale si sono concentrati sul possibile messaggio politico del lungometraggio, con domande come: «Il nuovo Superman è anti-Israele?» o «Il film parla della guerra tra Israele e Hamas?». Attivisti pro-palestinesi sui social media hanno elogiato il film come una condanna implicita delle azioni israeliane in Gaza. Nonostante ciò, la sceneggiatura è stata consegnata a maggio 2023, prima dell’escalation recente nel conflitto israelo-palestinese.
dichiarazioni ufficiali del regista james gunn
James Gunn, regista del lungometraggio, ha chiarito che la sceneggiatura non aveva intenzioni politiche legate ai recenti eventi mediorientali. In un’intervista al Times di Londra ha spiegato: «Quando ho scritto questa storia, il conflitto non era ancora esploso. Il racconto si basa su una vicenda completamente fittizia di invasione da parte di uno stato potente contro uno più debole». Gunn ha sottolineato che ogni possibile parallelismo con la realtà è stato inserito in modo accidentale o superficiale.
le controversie passate legate al personaggio di superman
Sono già note le polemiche precedenti generate dal progetto cinematografico. Prima dell’uscita ufficiale, Gunn aveva definito il protagonista come “un immigrato”, provocando reazioni negative nel mondo conservatore statunitense. La pellicola è stata anche criticata sarcasticamente da media come Fox News con l’appellativo «SuperWoke», alimentando ulteriormente le tensioni politiche attorno all’opera.
Membri del cast e ospiti principali:
- – David Corenswet (Superman)
- – Rachel Brosnahan (Lois Lane)
- – Anthony Carrigan (Lex Luthor)