Iperproduzione di film ‘rotten’ da studi e piattaforme nel 2024

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Un recente rapporto ha messo in evidenza come tre studi e piattaforme di streaming abbiano registrato film con punteggi “rotten” su Rotten Tomatoes nel 2024. Il sito aggregatore di recensioni, Rotten Tomatoes, valuta i film sulla base della percentuale di critici e spettatori che esprimono un giudizio favorevole. I titoli che ottengono un punteggio inferiore al 60% sono considerati “rotten”, mentre quelli con punteggi pari o superiori al 60% vengono classificati come “fresh”.

analisi dei risultati del rapporto

Secondo un’analisi condotta da Puck, i dati hanno rivelato che tre piattaforme – Sony Pictures, Netflix e Prime Video/MGM – hanno ottenuto punteggi medi definiti “rotten”. La ricerca ha incluso informazioni relative a vari produttori, tra cui Netflix, Prime Video/MGM, Universal, Paramount e Warner Bros. Sono stati considerati tutti i film narrativi in lingua inglese distribuiti negli Stati Uniti nel 2024.

punteggi medi delle piattaforme

I risultati indicano che i produttori con punteggi più bassi avevano le seguenti medie:

  • Sony Pictures: 58%
  • Netflix: 58%
  • Prime Video/MGM: 55%

impatto sui grandi studi

Un aspetto significativo emerso dai dati è che Netflix non produce effettivamente i film peggiori in media; tale primato spetta a Prime Video. È importante notare che Netflix ha pubblicato un numero significativamente maggiore di titoli rispetto a Prime Video nel corso dell’anno.

confronto tra streaming e studi tradizionali

Nonostante Universal abbia riportato il punteggio medio più alto (73%), la differenza rispetto ai servizi di streaming non è così marcata. Meno di 20 punti percentuali separano Universal dai produttori con il punteggio più basso.

considerazioni finali sulla produzione di contenuti

L’impressionante volume di contenuti prodotti da Netflix continua a colpire. Il punteggio medio non tiene conto dei film senza valutazione RT o delle produzioni in lingue diverse dall’inglese. Anche se non si tratta dei peggiori film, la quantità elevata porta a una media inferiore rispetto a studi come Universal.

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