Inflazione colpisce america: aumento dei prezzi per streaming e incassi al cinema minacciano hollywood

Il settore dell’intrattenimento hollywoodiano si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, causata da un complesso intreccio di fattori economici e politici. La ripresa post-pandemica, la fine del picco dello streaming e le recenti agitazioni sindacali hanno già indebolito il mercato prima dell’attuale contesto politico. Le politiche economiche dell’amministrazione Trump stanno aggravando ulteriormente questa situazione, portando a un quadro di grande incertezza per Hollywood.
l’impatto delle politiche economiche di trump sul settore cinematografico
aumento dei costi di produzione dovuto a inflazione e tariffe doganali
Secondo uno studio condotto dal Collegio delle Arti e del Design Otis, nel 2024 il numero di posti di lavoro nel comparto dell’intrattenimento era inferiore del 25% rispetto al picco del 2022, anno in cui Hollywood aveva iniziato a risollevarsi dopo la pandemia. La diminuzione delle giornate di ripresa in California è stata del 42%, segnale evidente della contrazione produttiva.
I costi legati alla produzione sono cresciuti significativamente, con aumenti vicini all’8% nel 2022. L’inflazione alimentata dalle politiche fiscali di Trump ha determinato un incremento dei prezzi per lavoratori, trasporti e materiali scenografici. Le tariffe doganali sui materiali importati come legname, pannelli e acciaio hanno contribuito ad aggrava questa tendenza, incidendo pesantemente sui budget delle produzioni.
tariffe su film stranieri: una strategia controversa
Nell’aprile 2025, l’allora presidente Trump annunciò su Truth Social l’intenzione di imporre una tariffa del 100% su ogni film straniero che entrasse negli Stati Uniti. Questa misura è ancora soggetta a ricorso giudiziario con una sospensione temporanea. La motivazione ufficiale riguarda la salvaguardia dell’industria nazionale, ma molti esperti sottolineano come le tasse siano più efficaci se incentivate attraverso crediti fiscali piuttosto che con misure protezionistiche.
L’imposizione di tariffe sui prodotti cinematografici esteri rischia di ridurre drasticamente le uscite internazionali e potrebbe portare a una diminuzione della produzione complessiva negli Stati Uniti, contribuendo così alla stagnazione del settore.
difficoltà nel box office e nelle piattaforme streaming
riduzione delle uscite blockbuster e calo degli incassi
I dati indicano un calo consistente delle grandi uscite cinematografiche; film come Captain America: Brave New World e Snow White non hanno raggiunto i risultati sperati al botteghino. Il primo trimestre del 2025 ha registrato i minori incassi dal 1996, secondo quanto affermato dal CEO di AMC Adam Aron.
L’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto dei consumatori, limitando la spesa per l’entertainment. Si evidenzia anche un disallineamento tra le preferenze del pubblico e le produzioni offerte da Hollywood: mentre registi come Christopher Nolan predicano un ritorno alle storie originali ed autonome, i franchise continuano a dominare le scelte commerciali.
L’effetto sull’offerta digitale in streaming
I servizi streaming stanno aumentando frequentemente i propri prezzi; Netflix ha incrementato il costo almeno cinque volte dal 2020. Nel dettaglio:
- Anni recenti: aumento dei prezzi medi tra il +14% (Disney+) fino al +20% (Netflix)
- Sistema attuale: nel 2025 i costi mensili variano dai $7.99 ai $24.99 a seconda del piano scelto
Tale incremento si inserisce in un quadro generale dove molte piattaforme stanno riconsiderando la propria strategia commerciale: Disney sta ridimensionando gli investimenti nelle produzioni originali per concentrarsi sulla distribuzione nei cinema tradizionali o in sale specializzate.
speranze e prospettive future per hollywood sotto pressione
Mentre molte aziende temono che questa fase possa protrarsi oltre il breve termine, ci sono segnali contrastanti sul possibile andamento futuro: alcuni analisti prevedono che la qualità delle produzioni possa migliorare grazie alla maggiore attenzione verso contenuti più mirati ed esclusivi. L’incertezza politica ed economica resta elevata: l’intervento diretto di Trump con nuove tariffe rischia di creare ulteriori tensioni internazionali nel settore cinematografico.
Membri principali coinvolti nella crisi hollywoodiana:
- Diversi rappresentanti dell’industria cinematografica americana;
- Esecutivi delle principali case produttrici;
- Membri della classe politica statunitense;
- Date importanti:
- – Donald Trump (ex presidente degli Stati Uniti);
- – Jeff Most (scrittore, produttore e regista);
- – Adam Aron (CEO AMC);
- – Scott Roxborough (capo redattore THR Europa).