Il titolo ingannevole di the rise of skywalker e la storia inedita di ben solo

Il franchise di Star Wars ha rappresentato uno dei pilastri della cultura popolare, con una saga che si estende attraverso numerosi film e produzioni. Tra le pellicole più discusse troviamo Star Wars: The Rise of Skywalker, ultimo capitolo della trilogia sequel, che ha suscitato opinioni contrastanti tra fan e critici. In questo approfondimento si analizzeranno alcuni aspetti chiave riguardanti il titolo del film e le scelte narrative, evidenziando come alcune decisioni abbiano influenzato la percezione complessiva dell’opera.
il significato del titolo The Rise of Skywalker: un’aspettativa tradita
una promessa non mantenuta sulla storia di ben solo
Il titolo The Rise of Skywalker lasciava intendere che la narrazione avrebbe avuto come protagonista principale Ben Solo, anche noto come Kylo Ren. La scelta del nome suggeriva un percorso di redenzione e di affermazione del personaggio all’interno della saga. All’inizio del film, infatti, Ben Solo e Leia Organa erano gli ultimi membri viventi della famiglia Skywalker.
Poiché il pubblico non era ancora a conoscenza della decisione di Rey di adottare il nome Skywalker alla fine del film (scelta molto discussa), l’aspettativa era che questa pellicola fosse dedicata a Ben Solo. La realtà dei fatti differiva notevolmente da quanto promesso dal titolo.
la presenza limitata di ben solo nel film
Sebbene ci si aspettasse un ruolo centrale per Ben Solo, in The Rise of Skywalker il suo contributo si riduce a una sola battuta: “Ow”. La sua redenzione avviene sul finale, quando si sacrifica per Rey, ma questa svolta non corrispondeva alle aspettative generate dal titolo stesso. Il personaggio appare marginale rispetto alle promesse iniziali e alla portata epica annunciata.
le implicazioni delle decisioni narrative nella conclusione della saga
perché uccidere l’ultimo skywalker è stato un errore strategico
La decisione di non sviluppare ulteriormente la storia di Ben Solo e di eliminare definitivamente la linea dei Skywalker rappresenta uno degli errori più discussi dell’intera produzione. La scelta di mettere fine alla figura di quest’ultimo tramite morte cruenta ha privato la saga di un potenziale sviluppo narrativo che avrebbe potuto onorare l’eredità familiare.
Sebbene sia comprensibile voler concludere la saga con un messaggio forte, molte alternative avrebbero potuto preservare il valore simbolico dei personaggi principali senza sacrificare completamente le possibilità future.
possibili soluzioni alternative al finale attuale
- sviluppare un arco narrativo completo per Ben Solo, portandolo a diventare una figura positiva;
- dare a lui e Rey un ruolo condiviso nel futuro dell’universo Star Wars;
- introdurre nuovi personaggi mantenendo vivo il legame con l’eredità dei Skywalker senza eliminarne i rappresentanti;
- utilizzare il nome Skywalker come simbolo da trasmettere alle nuove generazioni invece che limitarlo alla conclusione tragica degli originali.
considerazioni finali sulla gestione narrativa de The Rise of Skywalker
L’approccio adottato nella realizzazione de The Rise of Skywalker ha suscitato numerose discussioni tra appassionati e addetti ai lavori. La scelta di sidelining del personaggio di Ben Solo e la sua definitiva eliminazione hanno inciso negativamente sulla percezione complessiva del film. Il mancato sviluppo del suo arco narrativo avrebbe potuto rappresentare una chiusura più coerente con i temi della redenzione e dell’eredità familiare tipici dell’universo Star Wars.
Ecco alcuni dei principali protagonisti presenti nel contesto:
- Daisy Ridley
- Adam Driver
- Carrie Fisher (postuma)
- Billy Dee Williams
- Lupita Nyong’o
- Xavier Dolan (guest star)