I Villain Marvel: Perché Non Dovremmo Chiamarli Supercattivi secondo un Eccellente Esecutivo

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Nel mondo delle fumetti Marvel, la figura dell’Editor-in-Chief Jim Shooter è stata centrale, specialmente per il suo approccio alla definizione di supervillain. Malgrado la presenza di alcuni tra i supercriminali più iconici della storia dei fumetti, Shooter aveva una posizione particolare riguardo all’uso del termine “supervillain”, ritenuto da lui inappropriato e non realistico.

L’Avversione di Jim Shooter al Termine Supervillain

La Giustificazione di Steve Englehardt

Secondo l’autore Steve Englehardt, Shooter riteneva che il termine in questione compromettesse il realismo del racconto, poiché, a suo avviso, non esistevano persone comuni che definirebbero “supervillain” coloro che commettono crimini. Con il tempo, però, la necessità di una terminologia adeguata ha prevalso, portando alla liberalizzazione dell’uso del termine, dimostrando l’evoluzione della sua visione editoriale.

Una Realtà Impossibile da Ignorare

Figura dei Supervillain nella Marvel

Analogamente a ciò che Englehardt sottolinea, nel Marvel Universe operano entità dotate di poteri e risorse senza pari, capaci di sviluppare piani per dominare il mondo, distruggerlo o accumulare un potere inimmaginabile. Questa dimensione e gravità degli atti compiuti da questi personaggi giustificano senza dubbio il loro titolo distintivo di supervillain, che si distingue da quello di comuni criminali.

Le Regole Strategiche di Jim Shooter

Autonomie e Risorse nell’Universo Marvel

Molti dei villains di Marvel, come Magneto e Thanos, possessori di capacità straordinarie, dimostrano una superiorità tale da rendere impossibile il loro accostamento a trasgressori comuni. Sforzi come la creazione di basi su asteroidi o l’uso di Infinity Stones evidenziano la funzione di questi personaggi all’interno della narrazione, salvaguardando la loro eccezionalità e concedendo loro un nomenclatura adeguata. Coloro i quali abitano il medesimo pianeta di queste figure avrebbero sicuramente una visione differente rispetto ai criminali di quartiere.

Il Senso dell’Epica nella Narrativa Marvel

Nonostante l’operato di Jim Shooter abbia contribuito al successo di molteplici storie iconiche, i tentativi di applicare regole rigorose a un universo caratterizzato dall’assurdo sono risultati inefficaci. I creatori di fumetti hanno dato vita a enigmi e personalità straordinarie, guadagnando l’attenzione e l’affetto da parte dell’audience, tanto da giustificare il riconoscimento della figura del supervillain, che rappresenta una nomenclatura alla quale Shooter, in ultima analisi, non è mai potuto sfuggire.

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