Film MCU classificati dal peggiore al migliore (21-37)

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Il Marvel Cinematic Universe (MCU) si è affermato come uno dei franchise più influenti e di successo nella storia del cinema, iniziando nel 2008. Con oltre 35 pellicole ufficiali e una vasta gamma di produzioni televisive, il catalogo è estremamente ampio e variegato. Non tutte le opere hanno raggiunto lo stesso livello di qualità o impatto. Questo articolo analizza in modo obiettivo le pellicole che compongono l’universo Marvel, evidenziando i punti di forza e di debolezza di ciascuna, secondo una valutazione critica condivisa da esperti del settore.

le posizioni più basse nella classifica delle pellicole MCU

37. thor: the dark world

Thor: The Dark World è considerato uno dei capitoli meno memorabili dell’MCU. La sceneggiatura risulta piatta e poco coinvolgente, e la performance di Christopher Eccleston viene completamente sprecata. Nonostante ciò, alcuni elementi meritano attenzione: la colonna sonora composta da Brian Tyler si distingue come una delle più potenti della trilogia dedicata a Thor, e il mondo di Asgard viene rappresentato con un senso di scala mai visto prima. Inoltre, il film approfondisce in modo significativo i sentimenti di Loki e il suo umorismo, dando un’anima al racconto che altrimenti sarebbe mancata.
In definitiva, Thor: The Dark World si presenta come un’opera intermedia con molti difetti che superano i pregi, rimanendo comunque un passaggio necessario nello sviluppo della relazione tra Thor e Loki.

36. the incredible hulk

The Incredible Hulk, uscito all’alba del MCU, ha mostrato fin da subito alcune difficoltà nella sua costruzione narrativa. La caratterizzazione dei personaggi appare superficiale e il ritmo narrativo lento compromette l’impatto complessivo. La performance di Edward Norton non riesce a creare chimica con Liv Tyler, minando la credibilità dell’introduzione dell’eroe.
Dopo anni si può apprezzare come questa pellicola offra una delle esplorazioni più profonde della dualità del personaggio Hulk. La mancanza dell’umorismo tipico Marvel diventa un punto a suo favore oggi; invece, la trama si concentra sulla paranoia e la solitudine dell’eroe in modo realistico ed intenso.
A livello visivo sono stati fatti miglioramenti rispetto alla versione diretta da Ang Lee nel 2003; Alcune texture CGI risultano meno curate rispetto ad altre produzioni MCU recenti. Malgrado tutto, rimane una rappresentazione seria del personaggio che ha trovato nuovo valore nelle successive apparizioni interpretate da Mark Ruffalo.

35. ant-man and the wasp: quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania rappresenta uno degli insuccessi più evidenti all’interno dell’universo Marvel recente. Le sue numerose carenze narrative sono aggravate dal contesto esterno: l’attore Jonathan Majors interpreta Kang il Conquistatore in modo convincente ma la sua carriera personale ha subito importanti battute d’arresto che hanno compromesso il piano narrativo previsto per diversi film futuri.
L’eccessiva confidenza nell’annunciare un arco narrativo ambizioso si scontra con una realizzazione disorganizzata del film stesso. La sceneggiatura soffre di domande fondamentali rimaste senza risposta – come quella sul motivo per cui Janet Van Dyne resisteva così tanto nel rivelare l’identità di Kang – e si basa su un approccio “più è meglio” che rende il film troppo caotico senza offrire nulla di realmente innovativo o coinvolgente.

le opere ancora sotto la media nell’universo Marvel

34. captain america: brave new world

Captain America: Brave New World avrebbe potuto essere un’occasione importante per consolidare l’identità del nuovo Captain America interpretato da Anthony Mackie. Dopo aver affrontato reazioni razziste pubbliche ed essersi confrontato con tematiche sociali rilevanti nel serial “The Falcon and the Winter Soldier”, questo film avrebbe dovuto elevare il personaggio a livello cinematografico.
Purtroppo il risultato finale non rende giustizia alle aspettative; gli elementi principali sono ripetitivi e poco originali – tra cui figure come Red Hulk o scene d’azione efficaci ma prive di profondità emotiva – mentre lo sviluppo della trama lascia molto a desiderare. Mackie riceve poche opportunità per esprimere appieno il suo potenziale in mezzo a narrazioni già viste in passato nell’universo Marvel.

33. ant-man and the wasp

Ant-Man and the Wasp, originariamente pensato come parte integrante della fase tre del MCU per preparare l’arco finale con “Endgame”, mostra già segnali precoci di difficoltà produttive e narrative interne al franchise.
I personaggi principali risultano privi di profondità psicologica; Ghost (Hannah John-Kamen) avrebbe dovuto essere molto più complessa rispetto alla sua semplice motivazione legata al dolore cronico ma viene trattata superficialmente.
Anche gli altri protagonisti sembrano solo degli espedienti narrativi senza reale sviluppo o crescita significativa nel corso della storia.

    alcune delle scelte meno fortunate nella saga marveliana

    32. iron man 2

    Iron Man 2, uscita nel 2009 sotto la regia di Jon Favreau, anticipa molte delle criticità future dell’universo Marvel: una narrazione frammentaria che tenta troppo spesso di mettere insieme troppi fili narrativi senza coesione.
    Nonostante momenti divertenti e interpretazioni brillanti da parte del cast — tra cui Robert Downey Jr., Samuel L. Jackson e Scarlett Johansson — manca profondità nei contenuti ed evolve poco rispetto ai primi passi del franchise.
    Questo film riflette le prime difficoltà incontrate dalla produzione Marvel nel trovare un equilibrio tra intrattenimento leggero e complessità narrativa.

    31. thor: love and thunder

    Thor: Love and Thunder , pur non essendo il capitolo peggiore della serie dedicata all’asgardiano (quello resta sicuramente “The Dark World”), chiude questa lista per via dei problemi legati alla sua coerenza stilistica.
    Il regista Taika Waititi ha cercato nuovamente l’approccio comico già sperimentato in “Ragnarok”, ma questa scelta si scontra con temi più oscuri come la malattia di Jane Foster o Gorr il Macellatore degli Dei.
    Il risultato è una pellicola caotica che fatica a trovare un equilibrio tra comicità ed emozione autentica, lasciando lo spettatore insoddisfatto.

    personaggi principali coinvolti nelle produzioni analizzate:

    • Natalie Portman (Jane Foster)
    • Tony Stark / Iron Man (Robert Downey Jr.)
    • Loki (Tom Hiddleston)
    • Kang il Conquistatore (Jonathan Majors)
    • Samantha Wilson / Capitan America (Anthony Mackie)
    • Sarlett Johansson (Black Widow)
    • Bruce Banner / Hulk (Mark Ruffalo)
    • Evangeline Lilly (Wasp)
    • Cate Blanchett (Sersi)

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