Film animati Disney sottovalutati che meritano attenzione

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Nel vasto panorama delle produzioni di Walt Disney Animation Studios, alcune pellicole hanno raggiunto uno status iconico, mentre altre sono state trascurate nel corso del tempo. Questo articolo si propone di esplorare alcuni dei film meno riconosciuti ma meritevoli di maggiore attenzione, analizzando le loro caratteristiche e il motivo per cui meritano una rivalutazione. Verranno presentati titoli che, nonostante siano stati prodotti in periodi difficili o in concorrenza con altri successi più grandi, si distinguono per qualità e originalità.

10 – the aristocats (1970)

Tra i film della Disney degli anni ’70, The Aristocats rappresenta un esempio di successo commerciale che oggi viene spesso dimenticato. Questo lungometraggio ha incassato circa 191 milioni di dollari con un budget di soli 4 milioni, dimostrando la sua popolarità all’epoca. La trama narra di un gruppo di gatti appartenenti a una ricca famiglia che devono affrontare l’invidia del maggiordomo, il quale tenta di espropiarli dell’eredità e li abbandona fuori casa. La loro avventura per tornare a casa è arricchita da personaggi memorabili e da uno stile d’animazione che meriterebbe una rivalutazione futura.

L’accoglienza critica si attestò su una valutazione mista (64% su Rotten Tomatoes), ma il film sta vivendo una rinascita grazie all’annuncio di un remake in live-action. Il suo valore storico e artistico resta invariato, rendendolo un titolo da riscoprire.

9 – robin hood (1973)

Robin Hood, uscito nel 1973, riprende la celebre leggenda medievale attraverso la prospettiva degli animali antropomorfi. La pellicola si ispira alla storia del fuorilegge Robin Hood, ambientandola in un contesto animale con protagonisti volpi, orsi e altri mammiferi.

Sebbene abbia ricevuto critiche miste al momento della distribuzione — soprattutto per lo stile d’animazione considerato datato — col tempo è diventato un vero cult movie. La sua estetica retrò oggi è molto apprezzata dai fan e dagli appassionati del genere. Con una durata contenuta di circa 83 minuti, offre un intrattenimento leggero e divertente che si distingue tra le produzioni Disney più recenti.

Da notare che Robin Hood non sarà oggetto di remake in live-action poiché Disney ha già sperimentato molte reinterpretazioni simili negli ultimi anni. Rimane comunque uno dei classici più amati dal pubblico nostalgico.

8 – the great mouse detective (1986)

The Great Mouse Detective, prodotto nel 1986, trae ispirazione dalle avventure del celebre detective Sherlock Holmes, adattandole nell’universo dei roditori. La storia segue Basil, il topo investigatore londinese, impegnato a risolvere il rapimento di un toymaker insieme al fedele assistente David Q. Dawson.

Pur essendo stato un successo modesto al botteghino — contribuì comunque a mantenere viva l’attività dello studio prima dell’esplosione artistica del Rinascimento Disney — questo film rappresenta ancora oggi una produzione sottovalutata ma molto apprezzata dai fan dell’animazione classica e delle storie poliziesche.
L’atmosfera ispirata ai romanzi gialli e lo stile visivo distintivo ne fanno una pellicola da riscoprire.

7 – oliver & company (1988)

Oliver & Company, uscito nel 1988, può essere considerato come la versione canina de The Aristocats. Racconta le vicende di alcuni cani randagi che vivono nelle strade di New York City; tra questi c’è anche Oliver, un gattino adottato dai cani stessi.
Il film prende spunto dal classico letterario Oliver Twist, aggiornandolo agli anni ’80 con uno scenario urbano moderno. Nonostante le recensioni iniziali siano state miste — con alcune critiche sulla qualità dell’animazione — col passare degli anni ha acquisito stima come cult movie.
Soprattutto grazie alla colonna sonora interpretata da Billy Joel, questo titolo meriterebbe maggiore riconoscimento.

6 – the emperor’s new groove (2000)

Nell’ambito della cosiddetta Età d’Oro post-Rinascimento Disney (The Little MermaidTarzan) si inserisce The Emperor’s New Groove. Realizzato con un budget stimato intorno ai 100 milioni di dollari — cifra considerevole per l’epoca — il film non ottenne subito grande successo commerciale.
La narrazione ruota attorno all’imperatore Kuzco, egocentrico ed egoista, trasformato in lama da Yzma e Kronk. La storia segue il suo percorso per recuperare la forma umana grazie all’aiuto di uno spirito buono proveniente dal villaggio vicino.
Anche se non ha riscosso grandi consensi al debutto, questa commedia brillante ha conquistato nel tempo pubblico e critica grazie alle sue battute intelligenti e allo humor innovativo.

5 – atlantis: the lost empire (2001)

Atlantis: The Lost Empire, prodotto durante gli anni successivi alla rinascita artistica della Disney (The Lion King>–Tarzan>), presenta una trama affascinante: nel 1914 viene inviato un team internazionale alla ricerca della mitica città sommersa di Atlantide.
Il film si distingue per uno stile visivo innovativo rispetto ai precedenti lavori dello studio: integra elementi CGI assieme all’animazione tradizionale creando effetti spettacolari.
Nonostante abbia avuto scarso successo commerciale—molti lo considerano uno dei titoli sottovalutati—il cast comprendeva nomi come Michael J. Fox e Leonard Nimoy ed era destinato a lasciare il segno nell’immaginario degli appassionati.

4 – treasure planet (2002)

Treasure Planet, uscita nel 2002, rappresenta una delle produzioni più visionarie mai realizzate dalla Disney: basata sul romanzo Treasure Island, ambienta la classica avventura pirata nello spazio interstellare dove navi spaziali assumono forme simili alle imbarcazioni ottocentesche
.
Con costi elevatissimi – all’epoca tra i più costosi mai prodotti dall’animazione americana – questa pellicola utilizza effetti visivi sorprendenti ed è stata candidata a premi importanti come l’Oscar.
Nonostante sia stata ignorata dalla maggior parte del pubblico odierno rispetto ad altri titoli disneyani più celebri,
sarebbe ideale come remake live-action data la sua estetica unica e le possibilità narrative offerte dal genere sci-fi-avventuroso.

3 – brother bear (2003)

Dopo alcune delusioni commerciali come Atlantis» oTreasue Planet», Disney puntò su uno stile più tradizionale con Brother Bear em>. Il film ebbe successo al botteghino superando i $250 milioni strong>dollari globalmente,
ma ricevette critiche prevalentemente negative: solo il 37% su Rotten Tomatoes
.
La trama narra le avventure di Kenai, giovane uomo trasformatosi in orso dopo aver ucciso erroneamente uno animale sacro; accompagnato da un cucciolo bisognoso cerca infine la via per tornare umano.
Col passare degli anni questa produzione ha iniziato ad essere rivalutata positivamente ed è stata anche candidata ad Oscar;
dalla critica odierna emerge come esempio interessante delle sfide artistiche affrontate dalla Disney post-Rinascimento. strong>

2 – bolt (2008)

Nella decade dei primi anni Duemila poco ricordata è Bolt em>: pellicola uscita nel 2008 che racconta le avventure canine del protagonista omonimo.
Bolt crede davvero nei suoi poteri sovrumani perché interpreta correttamente i ruoli televisivi; quando pensa che Penny sia realmente in pericolo fugge dalla setta nella speranza di salvarla,
sostenuto da interpreti come John Travolta , Miley Cyrus e Malcolm McDowell .
Malgrado i riconoscimenti ottenuti – nomination a premi prestigiosi – questa produzione rimane sotto valutata rispetto alle altre grandi opere disneyane contemporanee, ma meriterebbe sicuramente maggior attenzione vista la freschezza della narrazione e l’affiatamento tra voce originale ed effetti speciali . p>

1 – raya and the last dragon (2021)

L’ultima posizione nella lista riguarda Raya and the Last Dragon> , uscito recentemente ma già oggetto di discussione riguardo alla sua collocazione tra i titoli minori o meno noti della Disney moderna.
Il film segue Raya nella sua missione per trovare l’ultimo drago rimasto al mondo e salvare la propria terra dalla maledizione che l’affligge; attraversa ambientazioni suggestive legate alla cultura sud-est asiatica
L’opera vanta una colonna sonora sottovalutata , cast vocale forte ed elementi culturali autentici che dovrebbero consacrare questo titolo tra i classici moderni dell’animazione disneyana.
L’apprezzamento crescente dimostra quanto possa essere importante riscoprire anche le produzioni recenti meno pubblicizzate. strong> p>

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