Captain America: Brave New World, recensione del film Marvel che non puoi perdere

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Captain America: Brave New World, approfondimento sul nuovo film Marvel

Il panorama cinematografico dell’MCU ha vissuto nel 2024 un momento di stasi, con una sola uscita significativa, Deadpool & Wolverine. Il ritorno al grande schermo avviene ora grazie a Captain America: Brave New World, che ha debuttato il 12 febbraio ed è prodotto da Marvel e Disney Studios. Questa nuova avventura si distacca dall’atmosfera di festa e complicità che caratterizzava le precedenti visualizzazioni dei film Marvel, mentre la Fase 5 si avvicina al termine con una serie di flessioni e pochi successi, affronta delle sfide che non si erano mai verificate prima nella storia della Marvel (si pensi a The Marvels).

Il nuovo capitano: Sam Wilson

Questo film rappresenta il quarto capitolo dedicato a Captain America e segna il debutto del nuovo protagonista, Sam Wilson, interpretato da Anthony Mackie. Dopo il passaggio di consegne da Steve Rogers, Sam affronta la difficoltà di sentirsi all’altezza del suo predecessore, rappresentando un nuovo capitano mentre cerca di accettare il suo nuovo ruolo. Dal finale di Endgame fino alla serie The Falcon and The Winter Soldier, Wilson cerca di costruire la sua identità come Captain America.

Tra i personaggi che ritornano dal piccolo schermo troviamo Joaquin Torres, interpretato da Danny Ramirez. Il film si avvale della regia di Julius Onah e della sceneggiatura di Rob Edwards, Malcolm Spellman e Dalan Musson. La produzione ha vissuto complessità a causa di vari problemi di scrittura e rigiri, riflettendo le difficoltà affrontate dalla Marvel nell’era post-Endgame.

Un thriller politico con elementi d’azione

Da sempre i film su Captain America si sono distinti per il loro approccio thriller-politico di alto livello. Captain America: Brave New World segue questa tradizione, offrendo sequenze di azione travolgenti e combattimenti aerei. La presenza di personaggi come Hulk Rosso, interpretato da Harrison Ford, e il ritorno di Isaiah Bradley (Carl Lumbly) arricchiscono ulteriormente la narrazione.

In questo film, Ford incarica il ruolo di Thaddeus Ross, ora Presidente degli Stati Uniti, e mira a coinvolgere Captain America nella ricostruzione degli Avengers. Il rapporto tra Sam e Ross è teso riecheggiando eventi passati come gli accordi di Sokovia. La trama si sviluppa attorno a un nemico familiare, Samuel Sterns, noto come il Capo, che riemerge dalla storia di L’incredibile Hulk.

Un’analisi del film: potenzialità e limiti

Il film, pur avendo una struttura narrativa interessante, alterna momenti di elevata tensione a fasi più mortificate, senza raggiungere l’epicità a cui il pubblico Marvel era abituato. Sebbene vi siano spunti intriganti e riferimenti a sottotrame passate, il risultato finale si presenta come un passo avanti, sebbene non sufficiente per elevarsi in modo significativo nell’ambito dell’MCU.

  • Anthony Mackie – Sam Wilson / Captain America
  • Danny Ramirez – Joaquin Torres
  • Harrison Ford – Thaddeus Ross
  • Carl Lumbly – Isaiah Bradley
  • Tim Blake Nelson – Samuel Sterns
  • Liv Tyler – Betty Ross
  • Giancarlo Esposito – Sicario
  • Ruth Bat-Seraph – Nuova Vedova Nera

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