Biancaneve: recensione del live-action Disney con un tocco moderno

Biancaneve rappresenta un pilastro della storia del cinema d’animazione. Essendo il primo film Disney a utilizzare i colori, ha ottenuto un’enorme popolarità, diventando una delle fiabe più amate di sempre. Con l’avvento dei live-action, era inevitabile che anche questa celebre storia fosse reinterpretata. Le riprese del nuovo adattamento sono iniziate nel 2022 sotto la regia di Marc Webb, dopo un’interruzione causata dalla pandemia.
Le polemiche sulla scelta del cast
Il live-action ha suscitato dibattiti simili a quelli avvenuti per La Sirenetta. La selezione dell’attrice protagonista ha sollevato critiche riguardo alla sua carnagione non conforme all’immagine tradizionale di Biancaneve. Anche Rachel Zegler, interprete del ruolo principale, è stata oggetto di controversie per il suo aspetto fisico. La narrazione sottolinea come il nome “Biancaneve” derivi da una nascita durante una tempesta di neve e come essa sia capace di affrontare le avversità.
Dettagli sulla pellicola
Il film sarà disponibile nelle sale a partire dal 20 marzo. La sceneggiatura è stata scritta da Erin Cressida Wilson, mentre le canzoni originali sono state composte da Pasek & Paul.
Trama di Biancaneve
Nella storia, una regina dà alla luce Biancaneve in un giorno innevato. Crescendo, la giovane vive felice fino alla morte della madre, quando una nuova regina prende il potere e getta il regno nell’oscurità. Biancaneve viene relegata a servire nel castello e dovrà affrontare numerose sfide prima di trovare rifugio presso i sette nani e allearsi con Jonathan, un ladro ribelle.
Aspetti visivi e caratterizzazione dei personaggi
I trailer rilasciati nel 2024 avevano già anticipato l’aspetto visivo straordinario del film. La scenografia è ricca e dettagliata, creando un’atmosfera magica tipica delle favole Disney. I costumi sono stati realizzati con attenzione per evitare l’effetto cosplay. Nonostante ciò, l’abito iconico di Biancaneve non riesce a spiccare come ci si aspetterebbe.
I sette nani: sorpresa positiva
I sette nani hanno destato molta curiosità ed eventuali preoccupazioni riguardo al loro design in CGI. Sebbene alcuni possano apparire inquietanti, essi rappresentano il cuore emotivo della pellicola grazie alla loro autentica energia e comicità.
Punti critici della pellicola
Ci sono elementi problematici che influenzano negativamente l’esperienza complessiva. Dopo alcune scene iniziali promettenti, la narrazione perde coesione dopo la canzone Waiting On a Wish. In particolare, si avvertono passaggi narrativi poco chiari e ritmi spezzati che distaccano lo spettatore dalla trama principale.
Punti deboli nella performance degli attori
Anche le interpretazioni possono risultare insufficienti: Rachel Zegler tende ad esagerare nelle espressioni facciali mentre Gal Gadot non riesce a trasmettere appieno la complessità del personaggio di Grimilde a causa di uno script poco approfondito.
Nostalgia per il classico intramontabile
Sebbene alcuni difetti siano evidenti, Biancaneve riesce comunque a evocare momenti nostalgici attraverso riferimenti al film originale del 1937. Scene iconiche come la trasformazione di Grimilde o i nani al lavoro richiamano ricordi affettuosi per coloro che hanno visto il classico in infanzia.
- Marc Webb: Regista
- Rachel Zegler: Biancaneve
- Gal Gadot: Regina Grimilde
- Pasek & Paul: Compositori delle canzoni originali
- Erin Cressida Wilson: Sceneggiatrice
- I sette nani:: Personaggi principali nella narrazione