Arti marziali: 8 serie tv che superano i film

Le serie televisive dedicate alle arti marziali hanno progressivamente guadagnato spazio, superando le limitazioni del piccolo schermo per offrire produzioni di alta qualità che competono con i film più iconici del genere. Questa evoluzione ha permesso di esplorare in modo più approfondito la componente artistica e tecnica delle lotte, integrandola in narrazioni coinvolgenti e ricche di significato. Di seguito viene presentata una selezione di produzioni televisive che si sono distinte per stile, realismo e capacità di unire azione e racconto.
serie tv marziali di rilievo
raven (1992-1993)
Raven rappresenta un esempio poco conosciuto ma notevole nell’ambito delle serie marziali. Questa produzione breve, ambientata negli anni ’90, ha saputo distinguersi per una coreografia dei combattimenti che supera quella di molti lungometraggi. Con Jeffrey Meek nel ruolo di Jonathan Raven, ex-forze speciali addestrato come ninja, la serie combinava scene d’azione precise e veloci con un’atmosfera noir molto suggestiva. La sua forza risiedeva nella capacità di mettere in primo piano la velocità, la fluidità e la precisione nei combattimenti, creando sequenze intense e coinvolgenti che ancora oggi trovano riscontro positivo tra gli appassionati.
kung fu (2021-2023)
Kung Fu, reboot della celebre serie degli anni 70, si è distinto come un prodotto contemporaneo capace di coniugare azione intensa a profonde tematiche sociali. Con Olivia Liang nel ruolo principale, il personaggio di Nicky Shen si confronta con sfide personali e familiari attraverso combattimenti che sono parte integrante della narrazione. La serie si distingue per l’uso innovativo delle arti marziali in chiave narrativa: ogni scontro possiede un peso emotivo e narrativo, grazie anche a coreografie fluide ed efficaci. La rappresentazione visiva degli scontri mira a mantenere alto il tensionamento senza sacrificare realismo e credibilità.
wu assassins (2019)
Wu Assassins fonde elementi fantasy con arti marziali d’eccellenza. Guidata da Iko Uwais – già noto per The Raid – questa produzione Netflix combina una trama criminale moderna con mitologia mistica asiatica. Le sequenze di combattimento sono state apprezzate per la loro cura meticolosa nella coreografia, spesso girate in lunghe riprese che evidenziano le abilità dei performer senza intervento massiccio di editing. L’uso sapiente delle tecniche tradizionali mescolate a elementi sovrannaturali rende lo spettacolo unico nel suo genere.
daredevil (2015-2018)
Daredevil ha rivoluzionato l’action televisiva portando sullo schermo uno stile crudo e realistico ispirato alle arti marziali miste. Le scene più celebri – come il famoso “scontro nel corridoio” della prima stagione – sono diventate benchmark del settore grazie alla loro lunga durata e alla coreografia dettagliata che trasmette fatica, dolore e determinazione. La serie dimostra come il combattimento possa essere elemento narrativo fondamentale, capace di esprimere lo stato emotivo dei personaggi attraverso tecniche miste tra boxe, krav maga e kung fu.
my name (2021)
My Name, successo sudcoreano su Netflix, racconta la storia di Yoon Ji-woo interpretata da Han So-hee: una donna infiltrata nella polizia per vendicare il padre ucciso. Le scene d’azione sono estremamente crude ed efficaci nel mostrare sia il conflitto interiore sia le abilità marziali dell’eroina. La fusione tra lotta urbana armata a tecniche corpo a corpo conferisce autenticità alle sequenze violente; l’intensità è amplificata dalla regia ravvicinata che immerge lo spettatore nel caos dello scontro.
caratteristiche distintive delle migliori serie marziali
- Coreografie realistiche e dinamiche;
- Sviluppo narrativo integrato all’azione;
- Utilizzo efficace delle tecniche tradizionali e moderne;
- Impegno fisico degli attori nelle scene d’insieme;
- Ambientazioni espressive che valorizzano le sequenze d’attacco;
- Narrative capaci di fondere emozione con spettacolo visivo.
- Jeffrey Meek
- Olivia Liang
- Iko Uwais
- Charlie Cox
- Han So-hee