Anime e la guerra dello streaming: come gen z e millennials stanno cambiando le regole del gioco

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Negli ultimi anni, la popolarità degli anime ha conosciuto un’impennata che li ha trasformati da una nicchia di appassionati in uno dei principali contenuti di punta per le piattaforme di streaming globale. L’interesse verso questa forma di animazione proveniente dal Giappone si è diffuso ben oltre i confini nazionali, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto e diversificato. La presenza di grandi aziende come Netflix, Disney+ e Hulu testimonia l’importanza crescente del settore, spinta anche dalla riappropriazione di classici cult e dall’introduzione di nuove produzioni originali.

netflix: leader incontrastato nel mercato dello streaming di anime

statistiche e preferenze degli utenti

Secondo uno studio condotto da Dentsu, Netflix si distingue come il principale servizio di streaming dedicato agli anime, con circa il 63% degli spettatori che accedono alla piattaforma esclusivamente per questo genere. Al secondo posto si collocano Hulu e Disney+, entrambi con una quota intorno al 46%. Questi dati evidenziano come gli anime rappresentino un segmento fondamentale della programmazione digitale.

Inoltre, la ricerca rivela che circa un individuo su tre negli Stati Uniti, pari a circa il 31% della popolazione nazionale, consuma anime regolarmente. Questa diffusione globale sottolinea l’importanza strategica del settore per le piattaforme di streaming.

il pubblico giovane domina il consumo di anime

le generazioni prevalenti e le preferenze

I dati demografici mostrano che Millennials e Generazione Z costituiscono circa il 50% degli spettatori settimanali, con una significativa presenza anche tra i più giovani. Solo il 9% dei fruitori appartiene ai Baby Boomers. La varietà dei generi offerti dagli anime permette a questa categoria di contenuti di attrarre un pubblico molto eterogeneo, interessato a storie che spesso differiscono dai tradizionali canoni occidentali.

l’industria dell’anime come business redditizio

merchandising e futuro del settore

L’universo dell’anime non si limita alla visione delle serie o dei film; rappresenta anche un importante mercato legato al merchandising. Secondo quanto riportato da Variety, nell’ultimo anno gli acquisti negli Stati Uniti hanno raggiunto il 40% delle vendite mondiali legate a prodotti derivati dalle produzioni animate giapponesi. Questo dato conferma come la domanda sia elevata anche fuori dal contesto digitale.

Con sempre più aziende interessate all’inserimento nel settore dell’anime, ci si aspetta una maggiore accessibilità alle future uscite, incluse quelle non ancora disponibili sulle principali piattaforme. Mentre restano aperti alcuni aspetti relativi alle condizioni lavorative nel settore, sono stati avviati processi volti a garantire una crescita sostenibile e duratura.

personaggi e ospiti nelle produzioni televisive recenti

  • Netflix: Lilyhammer (prima serie originale), oltre a numerosi titoli come “Prey”, “Hellraiser” e “Palm Springs”.
  • Hulu: Hellraiser, Prey, Love Victor, Only Murders in the Building, The Handmaid’s Tale.
  • Altre piattaforme: Produzioni riconosciute come “White Men Can’t Jump”, “Big Time Adolescence” ed altre ancora rappresentano un esempio della diversificazione offerta dal mercato dello streaming.

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