Scontro tra casa bianca e sabrina carpenter su uso non autorizzato di canzone nel video ICE

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Risposta della Casa Bianca alle accuse di Sabrina Carpenter sull’uso del suo brano

La partecipazione di modelli musicali a iniziative politiche senza il consenso degli artisti rappresenta un tema di crescente attualità. Recentemente, la Casa Bianca ha espresso un’entusiasta reazione dopo che Sabrina Carpenter, cantante e songwriter di fama internazionale, ha denunciato pubblicamente l’utilizzo del suo brano “Juno” in un video ufficiale volto a promuovere le operazioni dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE). La clip, pubblicata sugli account social dell’amministrazione, utilizza parti della canzone, in particolare il celebre verso “Have you ever tried this one?”, accompagnando immagini di agenti che eseguono arresti e operazioni di controllo sui civili.

La reazione di Sabrina Carpenter

Digitalmente, la cantautrice ha risposto alla diffusione del video con un messaggio fermo e netto. Ha dichiarato che l’uso della sua musica rappresenta una grave distorsione del suo lavoro e ha precisato di non aver mai dato consenso a tale impiego. La sua dichiarazione è stata condivisa sui social network, dove Carpenter ha scritto: “Questo video è male e disgustoso. Non coinvolgetemi mai o la mia musica per sostenere le vostre ingiuste agenda.”.

La replica del governo statunitense

Alcuni giorni dopo, Erin, rappresentante ufficiale della Casa Bianca, ha emesso una risposta che ha suscitato reazioni di polemica. Nella comunicazione, si è affermato che il governo non si scuserà per la deportazione di criminali pericolosi, come assassini, stupratori e pedofili. La risposta si è rivolta direttamente a Carpenter, rifacendosi alle liriche della sua canzone “Manchild” in modo provocatorio, scrivendo: “Un messaggio breve e chiaro per Sabrina Carpenter: non ci scusiamo per aver espulso dai nostri confini pericolosi criminali.”

Altre artiste vittime di usi non autorizzati dei propri brani

Non si tratta di un caso isolato. Recentemente, anche Olivia Rodrigo e Taylor Swift hanno denunciato l’utilizzo non autorizzato delle loro canzoni in iniziative politiche. Nel caso di Rodrigo, i canali ufficiali del Dipartimento per la Sicurezza Interna hanno condiviso un video con la sua traccia “All-American Bitch”, utilizzata per invitare gli immigrati irregolari a lasciare volontariamente gli Stati Uniti. La cantante ha condannato duramente questa scelta, sostenendo che “Non si devono usare le mie canzoni per promuovere propaganda razzista e odiosa”. La traccia è stata successivamente rimossa dal video.
Per quanto riguarda Taylor Swift, i contenuti digitali della Casa Bianca hanno impiegato il brano “The Fate of Ophelia” in un TikTok che sottolineava le politiche americane, senza il consenso dell’artista. Sebbene Swift non abbia commentato pubblicamente, le reazioni di altre interpreti evidenziano il disagio riguardo all’uso politico delle proprie creazioni.

Implicazioni per il mondo della musica

Questo episodio mette in luce una problematica crescente per gli artisti, che si trovano di fronte alla possibilità che le proprie opere vengano usate come strumenti di propaganda senza autorizzazioni. La questione riguarda non solo il rispetto dei diritti d’autore, ma anche il valore etico del rappresentare le proprie canzoni in contesti politici o socialmente controversi.
Nel caso di Sabrina Carpenter, il suo rifiuto si inserisce in un momento di grande successo artistico, dopo aver pubblicato l’album “Short n’ Sweet” e aver ricevuto numerose nomination ai Grammy. La sua risposta testimonia una volontà di tutela della propria integrità artistica, contro l’abuso delle creazioni musicali in ambito politico.

Personaggi, ospiti e membri del cast coinvolti

  • Sabrina Carpenter
  • Rappresentante ufficiale della Casa Bianca
  • Olivia Rodrigo
  • Taylor Swift
  • Portavoce del Dipartimento per la Sicurezza Interna

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