Star trek finale di stagione 2: un omaggio incredibile dopo 56 anni

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l’eredità di “assignment: earth” e il suo impatto sulla saga di star trek

La conclusione della seconda stagione di Star Trek: The Original Series ha lasciato un’impressione duratura, tanto da influenzare successivamente diverse produzioni moderne dell’universo di Star Trek. L’episodio intitolato “Assignment: Earth” rappresenta un punto di svolta, poiché fungeva da vero e proprio backdoor pilot per una serie completamente nuova dedicata a Gary Seven e alla sua assistente Roberta Lincoln. Questo episodio, ambientato nel 1968, vede l’equipaggio dell’USS Enterprise alle prese con un personaggio umano incaricato di proteggere la Terra dai rischi storici.

il concept originale e i personaggi principali

una finestra su un universo parallelo in fase embrionale

L’episodio si distingue per la forte caratterizzazione dei protagonisti principali, Gary Seven e Roberta Lincoln, che avrebbero potuto essere i veri protagonisti di una nuova serie. La loro chimica sullo schermo è evidente, così come l’interessante costruzione del mondo in cui operano. Il loro ufficio in stile mid-century modern è ricco di gadget futuristici come il servo multifunzione, la macchina da scrivere con riconoscimento vocale e il computer Beta 5 (interpretato da Barbara Babcock). Se fosse stata realizzata una serie dedicata, si sarebbero approfonditi aspetti come Isis, il gatto di Gary, le origini dei Supervisori e le capacità sovrumane di Gary stesso.

il messaggio sociale nascosto dietro la narrazione sci-fi

L’idea alla base del personaggio di Gary Seven si allinea con la visione ottimistica di Gene Roddenberry riguardo a un futuro migliore possibile. Spostando l’ambientazione ai giorni nostri, il concept avrebbe potuto assumere un significato più diretto: stimolare gli spettatori a cambiare rotta nel presente per costruire realmente quel futuro migliore. La presenza delle tecnologie avanzate non nascondeva solo uno stile estetico distintivo ma anche un messaggio chiaro sull’impegno civico e sociale.

l’eredità canonica e le successive apparizioni nelle produzioni moderne

Anche se l’intenzione originale era quella di creare uno spin-off completo che non vide mai luce, “Assignment: Earth” venne inserito ufficialmente nel canone della saga di Star Trek. I Supervisors sono apparsi in diverse occasioni successive:

  • Star Trek: Picard: con Tallinn (Orla Brady), incaricata di sorvegliare Renée Picard nel 2024 a Los Angeles.
  • Star Trek: Prodigy: Wesley Crusher utilizza l’ufficio dei Supervisors come rifugio sicuro per i giovani protagonisti contro minacce multiversali.

gli elementi comuni tra passato e presente nella narrazione dei supervisori

I parallelismi tra Gary Seven e Tallinn sono evidenti. Entrambi utilizzano gadget tecnologici avanzati simili a strumenti del Dottore in Doctor Who, oltre a dispositivi capaci di celare le caratteristiche alieno-romulane. La trama ruota spesso attorno a countdown cruciali prima del lancio o dell’attivazione di eventi decisivi per il destino della Terra. In entrambe le versioni, i Supervisors agiscono come custodi invisibili della storia umana.

dalla televisione classica alle nuove frontiere dello storytelling

L’interesse verso questa figura misteriosa si estende anche ad altre produzioni animate come Star Trek: Prodigy», dove l’ufficio dei Supervisors viene riproposto fedelmente come omaggio agli appassionati. Questa continuità dimostra quanto il concetto rimanga attuale ed efficace ancora oggi. La presenza dei Supervisors sottolinea inoltre come Star Trek continui ad affrontare temi universali quali responsabilità civica, progresso tecnologico e speranza nel futuro.

I principali personaggi coinvolti nelle varie incarnazioni delle storie sui Supervisors

  • Tallinn (Orla Brady)
  • Prenée Picard (Penelope Mitchell)
  • Brett Gray – Dal R’El (Star Trek: Prodigy)
  • Episodi iconici:
    • “Assignment: Earth” – Star Trek TOS
    • “Journey’s End” – Star Trek TNG
    • “The Devourer of All Things” – Star Trek: Prodigy

Sono numerose le figure chiave che hanno contribuito a mantenere vivo il ricordo degli agenti segreti spaziali creati da Roddenberry; la loro presenza continua ad arricchire la narrazione dello spazio-tempo nell’universo Star Trek.

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