Ricordi indimenticabili: come conservare e rivivere i momenti speciali
il ritorno di “memories”: un capolavoro dell’animazione giapponese in versione restaurata
Dal 17 al 19 novembre, nelle sale cinematografiche italiane, viene proiettata una delle raccolte più significative dell’animazione degli anni ’90, “Memories”. Questo interessante ecosistema narrativo in tre episodi, ideato e supervisionato da Katsuhiro Otomo, rappresenta un esempio di sperimentazione artistica che ha lasciato un’impronta indelebile nel settore dell’animazione giapponese. La riproposta in versione restaurata permette di apprezzare un titolo che ha attraversato i decenni rimanendo un obiettivo di nicchia, raramente distribuito al di fuori del Giappone.
le tre anime del film “memories”
magnetic rose: il vertice dell’opera
Il primo capitolo, “Magnetic Rose”, diretto da Kōji Morimoto e con sceneggiatura del compianto Satoshi Kon, rappresenta il massimo livello qualitativo dell’intera raccolta. La narrazione segue quattro astronauti cui arriva un SOS nello spazio. Giunti su un’astronave deserta, scoprono che questa sembrerebbe essere costruita con i ricordi di un’opera lirica perduta. Questo episodio ha ricevuto apprezzamenti per la sua capacità di unire poesia e tecnologia in modo innovativo.
stink bomb: la satira di fantascienza
Diretto da Tensai Okamura e sceneggiato da Otomo, “Stink Bomb” si distingue come un’oscura commedia sci-fi. La storia racconta di un impiegato che, grazie a un incidente, si trasforma in una bomba biologica ambulante. La narrazione mescola umorismo e inquietudine, inserendosi in un contesto distopico che mette in discussione i limiti della tecnologia e delle azioni umane.
cannon fodder: la città in guerra
Il terzo episodio, “Cannon Fodder”, scritto e diretto dallo stesso Otomo, descrive una città rimasta in uno stato di guerra perpetuo. Ogni aspetto della vita quotidiana, sociale ed economica locale si focalizza sulla lotta contro un nemico invisibile. La narrazione riflette un’epoca di conflitto totale, offrendo una visione disturbante e riflessiva della società in guerra.
caratteristiche e significato di “memories”
Il film si distingue per la sua capacità di fondere fantascienza, satira e visioni distopiche attraverso tre punti di vista distinti ma coerenti. Ogni episodio permette di esplorare tematiche che riflettono la poetica di Otomo e della scuola d’animazione giapponese degli anni ’90, con particolare attenzione alla volontà di sperimentare sul fronte visivo e narrativo. Le immagini di questo film hanno influenzato numerosi artisti e registi e rappresentano un esempio di libertà espressiva attraverso l’animazione, in un periodo in cui si privilegiava la ricerca stilistica.
il valore dell’opera oggi
Rivedere “Memories” in sala consente di confrontarsi con un patrimonio artistico e sperimentale che ha definito un’epoca. La manifesta volontà di mettere in discussione i limiti del mezzo audiovisivo si traduce in immagini che ancora oggi ispirano e stimolano creativi. La scelta di proporre questa opera in una versione restaurata sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare un pezzo di storia dell’animazione.
Personaggi e ospiti coinvolti- Katsuhiro Otomo
- Kōji Morimoto
- Satoshi Kon
- Tensai Okamura