Denuncia per discriminazione contro il ministero della cultura scopri i dettagli

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denuncia di discriminazione e sospensione dei fondi tax credit: il caso Iervolino nel settore cinematografico

Una recente controversia nel campo del cinema italiano ha portato alla luce sospetti di discriminazione e ostacoli amministrativi riguardanti l’accesso ai fondi pubblici dedicati al settore audiovisivo. Al centro della vicenda si trova una presunta circolare interna che avrebbe causato il blocco di importanti incentivi fiscali, influendo sull’operatività di alcune società di produzione. La questione ha coinvolto figure di rilievo e ha generato una forte attenzione sul rispetto dei principi di parità di trattamento e imparzialità amministrativa.

le accuse di abuso e discriminazione contro Iervolino

il contenuto dell’esposto e le rivendicazioni

Un avvocato specializzato nel settore, Michele Lo Foco, ha formalizzato un documento di denuncia, indirizzato al Ministro della Cultura e al Direttore Generale del settore. Nella missiva, si sostiene che un dirigente di alto livello abbia dichiarato, durante un incontro riservato, che “quando compare il nome Iervolino, tutto viene bloccato”. Tali affermazioni suggerirebbero un comportamento arbitrario e interpretazioni discriminatorie nella gestione delle pratiche legate ai fondi pubblici.

implicazioni sulla distribuzione dei fondi e la tutela dei principi costituzionali

Secondo l’avvocato Lo Foco, questa condotta ha portato a un blocco totale e ingiustificato di tutte le richieste correlate alle società riconducibili a Iervolino, con ripercussioni sulla possibilità di usufruire del Tax Credit Cinema e Audiovisivo. Tale situazione compromette la legalità e l’equità delle procedure, contrari ai principi costituzionali di imparzialità della Pubblica Amministrazione e di rispetto della libertà di iniziativa economica.

violazioni della legge e invalidità delle accuse

il rispetto delle sentenze e le pratiche trasparenti

Lo Foco evidenzia che delle sentenze del Tribunale di Roma hanno già attestato la piena legalità e correttezza gestionale delle società di Iervolino, confermando l’assenza di irregolarità. Malgrado ciò, i blocchi continuano, creando una disparità di trattamento tra diverse aziende che sono sotto indagine. La denuncia mette in luce come l’azione di blocco siano state adottate senza un’adeguata base legale, dando l’impressione di una arbitrarietà.

richiesta di intervento e ripristino dei fondi

Nel testo si chiede che il Ministro Giuli intervenga per ripristinare immediatamente la regolarità amministrativa e rimuovere gli ostacoli al disotto dei fondi fiscali. È richiesto anche di avviare un’indagine interna, poiché una condotta del genere compromette l’immagine internazionale del sistema Italia e mina la fiducia degli investitori stranieri nel settore audiovisivo nazionale.

persone coinvolte e personalità nel settore

  • Andrea Iervolino
  • Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli
  • Il Direttore Generale del Cinema, Giorgio Carlo Brugoni
  • Avvocato Michele Lo Foco
  • Tribunale di Roma (giudici e sentenze)

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