Alien earth stagione 2: come complica la linea temporale del franchise
La nuova serie Alien: Earth, diretta da Noah Hawley, sta attirando l’attenzione sia per il suo entusiasmo pressocritici e pubblico, sia per i contrasti che provoca nel quadro temporale del franchise Alien. Nonostante la confermata seconda stagione, questa produzione esacerba alcuni problemi di coerenza narrativa che affliggono da lungo tempo la saga. L’analisi approfondisce i dettagli della narrazione, le implicazioni sulla linea temporale e le riflessioni sul suo ruolo all’interno dell’universo Alien.
l’impatto di Alien: Earth sul franchise
Nonostante la sua alta valutazione su Rotten Tomatoes, con il 94%, e il rinnovo per la seconda stagione, Alien: Earth presenta alcune criticità. La serie valorizza la lore del franchise, contribuendo a una sua vibrante rinnovazione, iniziata con Alien: Romulus. Si evidenziano discrepanze significative con gli episodi precedenti, tra cui l’esclusione di Prometheus e Alien: Covenant, la contraddizione completa con le pellicole Alien vs. Predator e un cambiamento radicale nella percezione delle corporazioni Weyland-Yutani. Una delle problematiche più rilevanti riguarda l’influenza sulla cronologia complessiva della saga, che si intensificherà ulteriormente nella seconda stagione.
la seconda stagione di Alien: Earth e la complicazione della linea temporale
La narrazione di Alien: Earth si svolge appena due anni prima degli eventi di Alien, nel 2120. Questo contesto temporale introduce molte novità: l’arrivo degli Xenomorph sulla Terra, la competizione tra quattro nuove corporazioni per il controllo del pianeta, una corsa agli impagabili e cyborgs creati con tecnologia avanzata, e una serie di intelligenze artificiali che agiscono senza controllo. La serie amplia l’universo Alien in modi che non si erano mai visti, inserendo una serie di eventi che modificano profondamente la cronologia.
Inoltre, la seconda stagione potrebbe portare a nuovi sviluppi narrativi che avvicinano ancora di più gli eventi alla storia originale, rendendo questa breve parentesi temporale più densa di accadimenti che lo spazio di quasi due secoli tra Alien 3 e Alien Resurrection.
l’incompatibilità di Prometheus e Covenant con Alien: Earth
Il frammentato timeline dell’universo Alien si complica ulteriormente con i film prequel Prometheus e Alien: Covenant. Questi film, che dovevano rivelare le origini degli Xenomorfi, si collocano troppo vicino nel tempo rispetto a Alien stesso per rendere plausibile l’evoluzione delle uova trovate sulla nave Nostromo. Inoltre, la narrazione di Earth si svolge ancor più in anticipo rispetto a quanto indicato nelle pellicole di Scott, creando una incoerenza temporale che rende difficile inserirli nella stessa linea temporale.
Alien: Earth come opera autonoma, meglio come spin-off
Il miglior modo di interpretare Alien: Earth è considerarlo come un spin-off piuttosto che una parte canonica del franchise. La serie può essere vista come un racconto ispirato al mondo di Alien, senza impostarsi come episodio ufficiale che si inserisce direttamente nella timeline principale. Questa visione permette di ignorare molte delle incongruenze narrativo-temporali create dalle nuove puntate.
In modo più approfondito, questo approccio permette di apprezzare i contenuti senza doverli “forzare” nella storia già stabilita, evitando di contraddire le pellicole precedenti e mantenendo coerenza con la narrazione complessiva.
considerazioni finali sulla coerenza temporale e il ruolo di Alien: Earth
Più che un elemento canonico, Alien: Earth appare come un’opera che amplia l’universo Alien in modo autonomo. La serie ridefinisce alcune coordinate temporali e introduce nuovi elementi narrativi, ma il suo inserimento ufficiale nel franchise risulta problematico. La sua funzione principale potrebbe essere quella di offrire un racconto ispirato, lasciando che le principali linee temporali e le origini degli Xenomorph restino inalterate nelle pellicole originali. La presenza di numerosi personaggi di rilievo include:
- Timothy Olyphant nei panni di Kirsh
- Adarsh Gourav nel ruolo di Slightly
- Jonathan Ajayi come Smee
- Other supporting characters and cast members