Tron ares: recensione di un reboot deludente senza il fascino dell’originale

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Il nuovo capitolo della saga di Tron, intitolato Tron: Ares, rappresenta una svolta significativa rispetto ai film precedenti, invertendo il paradigma narrativo e visivo che ha caratterizzato la serie. La pellicola, diretta da Joachim Rønning, si distingue per aver portato gli abitanti del mondo digitale nel nostro universo reale, creando un collegamento tra i due piani che risulta meno contemplativo e più orientato all’azione. Questa scelta narrativa ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni critici che evidenziano come il film si concentri più sulla spettacolarità che su approfondimenti filosofici o esistenziali.

troni: ares – inversione del paradigma narrativo e visivo

La trama di Tron: Ares riprende gli eventi lasciati in sospeso in TRON: Legacy, ma si sviluppa attraverso una narrazione più caotica e meno coerente. La storia ruota attorno a Eve Kim, interpretata da Greta Lee, CEO di ENCOM, che lavora per scoprire il “permanence code“, un codice capace di garantire la sopravvivenza delle creazioni digitali nel mondo reale. La sua ricerca viene ostacolata dal rivale Julian Dillinger, interpretato da Evan Peters, che utilizza un programma chiamato Ares per le sue azioni di spionaggio industriale.

la trama e i personaggi principali

I protagonisti principali sono:

  • Eve Kim
  • Julian Dillinger
  • Ares (Jared Leto)
  • Athena (Jodie Turner-Smith)

l’estetica visiva e le scene d’azione

Il design grafico del film richiama l’estetica geometrica e neon tipica della serie originale, anche se con meno efficacia rispetto ai predecessori. La rappresentazione dei mondi digitali appare meno distintiva e meno coinvolgente, risultando troppo simile alla realtà senza offrire nuovi spunti visivi. Le sequenze d’azione sono numerose ma spesso confuse e poco coordinate, con scene come la corsa in jet su città illuminate da luci al neon o scontri tra veicoli futuristici che perdono parte della loro potenza comunicativa a causa di dialoghi sovrabbondanti e poco incisivi.

valutazioni critiche sulla pellicola tron: ares

La colonna sonora composta da Trent Reznor e Atticus Ross accentua l’atmosfera cupa e digitale del film, ma risulta spesso disgiunta dall’andamento narrativo, contribuendo a creare scene rumorose senza una vera progressione emotiva. La sceneggiatura si concentra più sull’accumulo di riferimenti alle opere passate che sull’esplorazione delle nuove idee introdotte dalla trama. Questo approccio rende il film più un insieme di immagini spettacolari che un’opera capace di stimolare riflessioni profonde sui temi dell’identità digitale e della coscienza artificiale.

L’utilizzo delle tecnologie digitali è evidente fin dalle prime scene, ma manca quella naturalezza estetica che aveva reso iconico il mondo di Tron nei primi capitoli. In conclusione, Rønning sembra aver privilegiato l’effetto visivo rispetto alla sostanza narrativa, offrendo così un prodotto maggiormente orientato all’intrattenimento superficiale piuttosto che all’approfondimento tematico.

cast principale ed ospiti presenti nel film

  • Jared Leto – Ares / Programma principale
  • Greta Lee – Eve Kim / CEO ENCOM
  • Evan Peters – Julian Dillinger / Rivale tecnologico
  • Jodie Turner-Smith – Athena / Confidente di Ares
  • Nessun altro ospite o personaggio specificamente menzionato nella fonte.

Tutte le informazioni sono aggiornate al 7 ottobre 2025.

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